Mi dirigo in cucina per fare colazione con Mya che è ormai scesa da qualche minuti e, una volta arrivata, mi siedo al posto di fronte al suo. Dopo aver dato il primo morso al mio cornetto, finalmente m decido a parlare, e dico: "Sabato è la festa di Carnevale"
"Già" sussurra lei, "Ma devo proprio venirci?" mi chiede poi
"Dai, Mya, è pure una festa in maschera, quindi non ti riconoscerà nessuno" Le dico, cosi lei mi risponde con un: "Va bene".
Oggi devo parlare con Evan, della descrizione che lui ha fatto di me e, forse, anche della mia nei suoi confronti. Mi chiedo cosa lui abbia pensato, leggendo quanto io ho scritto di lui, ma in realtà, io sono stata semplicemente sincera, scrivendo quello che davvero penso di lui.
Quando ieri, abbiamo parlato brevemente dei nostri scrittori inglesi preferiti, ho visto per un momento una parte di Evan che mi ha sorpreso particolarmente e mi ha spinto a scrivere, appunto, ciò che davvero penso di lui.
Già la sera che lui e la sua famiglia hanno mangiato qui, era abbastanza chiaro come lui fosse dipendente dal padre e, questo mi dispiace particolarmente, perché Evan, credo sia un ragazzo che potrebbe riservare una serie di sorprese a chiunque.
"Buongiorno, ragazze" ci dice Aaron, entrando in cucina.
Saluta sia me che Mya con un bacio sulla guancia, e solo ora mi ricordo che non gli ho ancora parlato del rapporto che hanno lui e Mya. Sinceramente, penso che loro potrebbero andare davvero molto d'accordo, ma se non riesco ad avvicinarsi da soli, a me non dispiace per niente darli una mano. Dopo tutto, che cugina e che migliore amica sarei se non lo facessi?
Io e Mya finiamo di mangiare, e poi, insieme ad Aaron, andiamo verso scuola, arrivando dopo dieci minuti, finché, appena Mya non individua Kaylee e Emma, non lascia soli me e Aaron.
"Vi raggiungo tra un attimo" dico a Mya e le altre, per poi prendere Aaron per un braccio e trascinarlo verso un albero, isolato.
"Che pensi di Mya?" gli chiedo in modo assolutamente diretto
"Perché? " mi chiede
"E' vero che prima del mio arrivo non parlavate molto?"
"Be..si. Ma , più che altro, ci siamo un po' allontanati da dopo che mi sono messo con Tara" mi dice
"Ma tu cosa provi nei confronti di Mya?" gli chiedo
"Be, la conosco da sempre, quindi, direi che le voglio abbastanza bene" mi risponde
"Credo che tu..le piaccia" gli dico, ricevendo in risposta un semplice 'Ah'.
"Io sto con Tara e la amo davvero" mi dice poi
"Lo so, e non ti sto chiedendo niente, ma pensavo fosse giusto farti rendere conto di questa cosa" gli dico
"Tay, io non voglio illuderla" mi dice, confermandomi ancora una volta, da quando lo conosco, che persona fantastica e diversa, lui sia.
"Potresti parlare con lei" Gli suggerisco
Senza dire niente, Aaron va subito verso Mya, e per quanto io non centri niente in tutto questo, mi sento in ansia per loro.
Sono proprio una persona ansiosa, bisogna ammetterlo. Lo sono da sempre.
"Ehi Tay" mi saluta Cole, venendo verso di me
Al momento, l'unica persona con cui vorrei parlare è Evan, che però non si è proprio visto.
"Ehi" gli rispondo
"Ascolta. Volevo chiederti una cosa.." mi dice, chiaramente titubante e imbarazzato
"Dimmi pure" gli dico, accennando un sorriso
"Mi chiedevo...verresti alla festa di Carnevale in coppia con me? Come amici, ovviamente" mi chiede
Questa non me l'aspettavo proprio, ma per quanto io vorrei andarci con lui, non posso fare questo a Mya.
"Non posso far andare Mya da sola, ma se vuoi possiamo andare tutti insieme" gli dico, sorridendo
"Oh si, va bene. Perfetto" mi dice sorridendo, anche lui, per poi chiedermi: "E' stato tanto brutto stare in coppia con Evan al corso di scrittura creativa?"
"Non poi cosi tanto" rispondo ridacchiando, finché la campanella non suona, e non siamo costretti a dirigerci in aula.
Non faccio altro che pensare ad Evan, per tutte le prime ore scolastiche, finché, finalmente, non lo vedo all'uscita scolastica, mentre cammina, da solo, verso l'uscita dal cortile.
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I WANT YOU.
RomanceTaylor Johnson. Lei, una ragazza dagli occhi color blu e i capelli lunghi e castani, con un carattere coraggioso, impulsivo e, a volte, infantile. Evan Smith. Lui, un ragazzo dagli occhi color ghiaccio e i capelli color cenere, con un carattere c...