Capitolo 11

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Oggi comincio finalmente il corso di scrittura creativa, e devo dire che non mi sono mai sentita cosi in ansia per un'attività scolastica. 

Ma sono in ansia per l'attività scolastica o per la presenza di Cole? In questi ultimi giorni, io e Cole siamo stati molto spesso insieme e devo ammettere che con lui, mi trovo davvero bene. Ho parlato di lui anche a Sarah, che mi ha consigliato di provarci , perché non lo vedo solo come amico, ma io penso che il fatto di non riuscire a vederlo come semplice amico, non voglia dire che io lo voglia come qualcosa di più. 

"Buon corso eh!" mi dice Mya, nel corridoio. 

Lei, il corso extrascolastico non ce l'ha oggi, perciò mentre io resterò a scuola, lei andrà a casa. 

Entro nell'aula del corso di scrittura e, subito, noto Cole seduto infondo, cosi precipitandomi da lui, mi siedo al suo fianco. 

"Non mi avevi detto che avevi scelto questo corso" commenta lui

"Be.. sorpresa!" dico, sorridendo 

"Non sai chi altro sta in questo corso, vero?" mi chiede

"Chi?" chiedo, confusa

No, ti prego, non dirlo. Posso sopportare tutto, ma non di frequentare un corso con quello lì. 

"Evan Smith" 

Se considerassi la gran sfiga che mi perseguita dalla nascita, la cosa non mi sorprende per niente. Proprio, mentre sto per rispondere a Cole, Evan entra in classe e si va a sedere dalla parte opposta rispetto a quella dove siamo seduti io e Cole. 

"Allora ragazzi, oggi faremo un lavoro a coppie" annuncia il professore 

Subito, tutti quanti si vanno a sedere vicino ai loro amici, finché il professore dice: "No, ragazzi. Le coppie saranno sorteggiate" 

Inizia a sorteggiare le coppie, ma la mia ansia arriva alle stelle, proprio quando rimaniamo da sorteggiare solo io, Cole, Evan e un'altra ragazza. Spero davvero che a me capiti Cole, o al massimo la ragazza di cui ancora non conosco il nome. 

"Cole va con.. Sydney" dice poi il professore, dimostrandomi che dio ce l'ha proprio con me. 

Evan viene a sedersi di fronte a me, spinto dalla volontà del professore, che poi inizia a spiegarci l'esercizio, dicendoci: "Voglio che voi facciate una descrizione della persona con cui siete capitati in coppia. Finita la descrizione, vi scambierete i fogli e leggere le vostre descrizioni, e poi la prossima volta me le darete a me" 

Io odio i testi descrittivi e, ovviamente, dobbiamo iniziare proprio con quello. 

"Vi chiedo solo di essere del tutto sinceri nella descrizione, e di metterci tutti voi stessi. Ora potete iniziare" dice, infine, il prof. 

Guardo Evan, prendere il foglio e la penna per fare la mia descrizione, e subito, mi chiedo cosa potrebbe scrivere su di me. Lui mi odia e già mi immagino, la sua descrizione di me come una ragazza bruttissima e con un pessimo carattere. 

Io, invece, cercherò di essere del tutto sincera, perché mi sembra giusto esserlo. Per quanto lui sia insopportabile, un'idea, in parte positiva, su di lui, me la sono fatta. 

"Neanche io sono felice di essere capitato in coppia con te" mi dice, in seguito un leggero sospiro da parte mia

"Non pensavo fossi da corso di scrittura" commento

"Mi piace leggere e scrivere, invece. Adoro molti scrittori, come Oscar Wilde, Dickens o Shakespeare" commenta lui, ma una volta finito di parlare, sembra pentirsi di quanto detto, probabilmente perché mi ha appena permesso di conoscere una parte profonda di lui. 

"Anche a me piacciono gli stessi scrittori, ma io ci aggiungerei anche Hemingway" commento io

"Si, è vero. Anche lui è fantastico, ma il mio preferito tra tutti è Dickens" mi dice

Gli sorrido spontaneamente, e per un momento lui ricambia, ma poi, come se si rendesse conto di quanto appena fatto, distoglie lo sguardo. 

"Dai, iniziamo le descrizioni o non finiremo per la fine dell'ora" mi dice, poi. 

Prendo il foglio a righe dal tavolo, e subito inizio a scrivere la descrizione, ormai sicura di ciò che voglio scrivere. 

"Bene, ragazzi. Scambiatevi le descrizioni. Ci vediamo la prossima settimana" ci dice il prof, alla fine dell'ora. 

Scrivo, velocemente, l'ultima parte della mia descrizione per poi dargliela, ricevendo in cambio quella realizzata da lui. 

Faccio per aprirla, curiosa di cosa abbia scritto, ma Evan, mettendo la sua mano sulla mia, facendomi cosi rabbrividire, mi dice: "Per  favore, non leggerlo qui" 

"Perché? Non ti imbarazzerà mica" gli dico, scherzando

Non mi risponde, ma se ne va semplicemente non aggiungendo altro. Metto la mia descrizione fatta da lui in tasca e mi dirigo verso Cole, che si offre di accompagnarmi a casa.

"Ci vediamo domani, Tay" mi dice, lasciandomi un bacio sulla guancia, appena arriviamo a quella che, alla fine, posso, ormai, considerare anche casa mia.



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