Scott corse, corse in quella notte buia, silenziosa, ma che come un tuono era piombata nelle vite di tutti, insinuandosi tra i giorni ordinari, corteggiando le ore, e facendole proprie.
Perché in quelle ore, in quelle poche che erano trascorse, le vite e destini dei quattro erano cambiate, modificandosi senza ritorno, senza che nessuno potesse opporsi.
Niente si può opporre all'Amore.
Niente si può opporre al Contatto.
Niente si può opporre a due Anime che si legano oltre il confine della Natura.E con quel peso tra le braccia, con quel Cuore senza Anima appoggiato col viso al suo petto nudo e caldo, corse senza fiato, senza forze, ma con una meta e uno scopo.
Tutto ció che doveva fare era riportarlo da lui, riportarlo da quel petto che aveva accolto la sua Anima pura, innocente, innocua.
Più volte, durante il tragitto, aveva dato uno sguardo a quel viso stanco ma sereno, e più volte aveva appoggiato le labbra sulla sua fronte, per sentire se fosse ancora caldo, per sentire se sangue umano scorresse ancora sotto quel sottile strato di pelle, bianca quanto la Luna, coperta di nei quanto un cielo stellato.
Osservò quegli occhi, così socchiusi e così inconsapevoli di quale sarebbe stato il loro destino.
Osservò quelle ciglia, così delicate e così morbide alla vista, non coscienti del paesaggio circostante.
Si soffermó in ultimo sulle labbra, labbra che erano state scolpite per incastrarsi alla perfezione con quelle di Derek, con quelle dell'Alpha.E fu mentre diede un'ultima occhiata al ragazzo, rannicchiato contro il suo corpo, che capí quanto avrebbe voluto stargli affianco.
Si sarebbe preso cura del ragazzo.
L'avrebbe preservato dalla rabbia del Licantropo, ora umano.
Avrebbe garantito lui la più pacifica sopravvivenza all'interno della dimora fino al momento in cui Derek si fosse reso conto di quell'innamoramento.Continuò a correre, fino a quando non arrivò a destinazione.
Alzò il volto, in cerca della Luna.
Di quella Luna che li teneva soggiogati sotto il suo potere, di quella Luna che li faceva innamorare ad ogni notte, mostrandosi così bella, così pura, così innocente. Di quella Luna che, nel preciso istante in cui Stilss avesse aperto gli occhi, avrebbe perso luce.Perché molta di essa era contenuta in quelle iridi, tenuta nascosta da quelle palpebre, riparata da quelle ciglia.
Stiles era la Luna di Derek, e Derek era il Lupo che le avrebbe ululato Amore giorno e notte.
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"Death Love Birth", di Sarah Jane
FanfictionQuella notte, qualcosa si interpose all'Istinto. Quella notte, qualcosa di meno animalesco, qualcosa di più umano, salvò Stiles Stilinski dal morso di Derek Hale.