Capitolo 20

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☆☆☆
Era tutto finito. Maria di me non voleva saperne più niente, come biasimarla.. l'ho portata a vedere la ragazza che è incinta di mio figlio... ormai dovevo prendermi cura di loro.
"Amore ma cosa succede?"
"N-Niente su torniamo dentro..."
"Marco che ne dici di una piccola vacanza?"
"Io..vedi... o-ok preparati andiamo un po' a Monaco" almeno l'avrei rivista... sicuramente era da Mario e Giulia, almeno dovevo parlarle, dovevo spiegarle qualcosa, le invio dei messaggi.
Non risponde... forse devo andare avanti anche io.
"Caroline sei pronta?"
"Si si arrivo" saliamo in macchina; decido di guidare io, senza prendere l'aereo.
Arriviamo e la porto in giro per i centri commerciali e nonostante cerco di non pensarci è sempre nella mia testa.
Maria, lei che non ama andare a far shopping ma che va ovunque per far felice le persone a cui tiene, lei che mi dava consigli ed io come un cretino l'ho portata a vedere il 'casino' che avevo combinato, ma dovevo farlo per lei e per me.
"Amore tutto ok?"
"Si ti va di fare una passeggiata?"
"Si ho visto un bel parco andiamo lì?"
"Certo" prendo la macchina arriviamo a questo parco e cominciamo a camminare avanti e indietro per poi uscire dal parco, riprendiamo la macchina e decido di portarla in un ristorante in cui ero andato una sera con Mario, passiamo davanti un dirupo che io ho sempre trovato affascinante quando Caroline mi chiama.
"Amore c'è qualcuno che vuole buttarsi" mi volto e freno di colpo, no non può essere. Scendo dalla macchina e le dico di restare dentro, dopodiché riconosco quel giubbetto, il suo! Mi avvicino e la chiamo.
"Maria per l'amor del cielo vieni qui"
"Non ti avvicinare o mi butto"
"Maria per favore non farlo!"
"Basta" strilla e mette i piedi sempre più avanti.
Cerco di avvicinarmi lentamente senza farmi sentire e l'afferro per il bacino.
"Lasciami" strilla cercando di farmi allentare la presa.
"Mettimi giù, ti odio vattene"
"Ti prego Maria"
"Ti prego un corno, non voglio più soffrire sono stufa, davvero. Io davvero non ce la faccio..." dice cominciando a piangere.
"...ed è tutta colpa tua, tu non mi hai amato... tu mi hai solo usato, dentro la tua macchina c'è quella incinta di tuo figlio va da lei! Non mi meriti" e comincia a tirarmi pugni sul petto mentre io l'ho abbracciata, la lascio e lei si accascia giù sulle pietre e mentre torno verso la macchina la sento piangere e scaccio una lacrima sul mio volto.
"Ehi tutto ok? Era lei??"
"Si ora andiamo..." dico sfrecciando via.

☆☆☆
Rimango li seduta sulla breccia cominciando a piangere di nuovo... perché era qui? E perché si è proprio fermato? Magari pensava che non ero io... o forse mi aveva vista e si era fermato proprio per quello.
Decido di alzarmi e di rimuovere quel desiderio di buttarmi, ritorno in me e vado a casa di Mario e Giulia. Arrivo e suono il campanello, mi viene ad aprire la stessa Giulia che appena mi vede mi abbraccia.
"Mio Dio dove eri finita?"
"Te l'ho detto facevo una passeggiata... e non ho controllato l'ora... vado di sopra" quando entro in camera, guardo la mia immagine riflessa allo specchio e mi vedo diversa, nel giro di due giorni ho gli occhi gonfi e pieni di occhiaie, non sto mangiando e il fisico ne risente, forse sono entrata in un 'tunnel' da cui non posso più uscire, ma non posso scoraggiarmi, io devo andare avanti in un modo o in un altro.
Dopo un po' sento qualcuno bussare alla porta.
"Avanti" dico per poi vedere il viso angelico della mia migliore amica sbucare dalla porta.
"Ehi"
"Ehi"
"Ti ho portato un mio pigiama... così puoi cambiarti"
"Oh grazie"
"Come ti senti?"
"Uguale a ieri..."
"Cavolo Maria cosa ti prende? Tu non sei mai senza parole e ora? Hai deciso che la tua vita è finita? Chiusa? Scaricata nel cesso? No perché io non te lo permetterò cara, sei forte, lo sei sempre stata e ora non più buttarti giù per un ragazzo... lo so che ora mi dirai che non posso capire, che era tutto per te ma ad un certo punto chissenefrega! Ha fatto la cazzata? Bene ci ha rimesso lui! Domani è il mio compleanno e non voglio vederti così altrimenti vado in depressione anche io, chiaro?"
"Si, ma non ce faccio più"
"La sai un'altra cosa? Ti ha lasciato? Bene, fatti una bella dormita così da togliere quella occhiaie, ti trucchi per bene, ricominci a vestirti come una ragazza della tua età e gli sbatti il tuo bel culo in faccia quando torni a fare la giornalista al Signal Iduna Park perché ci tornerai vero?"
"Ahahahahah farò tutto tralasciando quello di sbattergli il culo in faccia e si... certo che ci torno, ma prima ho bisogno di una pausa lontana da tutti e da tutto"
"Su questo sono d'accordo ma dopo il mio compleanno bellezza e dopo aver parlato con i dirigenti del Borussia"
"Beh certo... forse dovrei chiamarli"
"Come vuoi, stasera ordiniamo un po' di pizza a te va? Anche perché l'alternativa è il digiuno e non mi sembra il caso"
"Ahahahaha la pizza va benissimo..."
"Speriamo di trovare una pizzeria Italiana... vuoi venire con me?"
"No grazie credo che inizierò con il dormire"
"Va bene quando torno ti chiamo, ciao pulcino"
"Ciao capra"
Esce dalla stanza e decido di uscire un po' fuori il terrazzo della casa e guardare un po' le stelle... mi direte stelle a Dicembre? Ebbene si il cielo è stranamente sereno e anche se c'è una grossa nuvola si possono vedere un po' le stelle e la luna... per una volta vorrei sentirmi come loro... uscire solo quando il cielo è il sereno, solo quando tutto va bene senza dover affrontare il cielo scuro.
Decido di rientrare, prendo il pigiama nero con i ricami bianchi che mi aveva portato Giulia e mi infilo sotto il piumone color pesca un po' freddo... ma non mi interessa, ho così tanto sonno che sarei capace di dormire persino sul pavimento.
E infatti nel giro di venti secondi chiudo gli occhi e sprofondo nel sonno.

Nda: Buona sera! Forse mi odierete un po' ma davvero ho poco tempo per scrivere, comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio chi legge e soprattutto chi commenta! :)

Buona fortuna amore - Sara2 || Marco ReusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora