Capitolo 8

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Entro in casa e c'è Marco sul divano che guarda la tv.
"Sono tornata" non si gira.
"Ho detto: sono tornata" niente, oddio quanto mi fa girare le palle.
"Marco ma sei sordo?" ancora non risponde così vado davanti la tv e mi ci metto davanti.
"Spostati"
"No"
"Ma che vuoi?"
"Ho detto tre volte sono tornata potresti anche rispondere no?"
"Ti ripeto cosa vuoi?"
"Io niente, anzi un po' di rispetto"
"E beh con tutto questo tempo da Erik non l'hai ricevuto il rispetto"
"Ahi, che cazzo fai?"
Gli ho tirato un ceffone, già.
"Non ti permettere, ma cosa cazzo avete oggi? Cosa ho fatto di tanto male? Mi trattate tutti male io non lo so" dico correndo in camera in preda alle lacrime. Entro e Giulia non c'è così la chiamo.
<Giuly dove sei?>
<Ehi cosa è successo?>
<Niente... dove sei?>
<Sono dovuta rimanere a lavoro, torno tra poco>
<Ok ciao>
Attacco e comincio a piangere, avete presente quando prendete quegli 'attacchi di panico' che vi sentite sbagliate, nel panico, vorreste essere in un altro posto..ecco!
Non capisco, insomma non ho fatto niente di male, si ho baciato due volte Erik e una Marco però... il comportamento di Marco mi sembra esagerato cavolo. Devo chiarire con lui.
Scendo di nuovo giù e lui è sempre lì.
"Marco possono parlare due minuti" mi guarda ed annuisce, spegne la tv e mi fa segno di sedermi vicino a lui.
"Io non capisco, non capisco il tuo comportamento"
"Ah si non capisci?"
"No che non capisco, un momento andiamo d'amore e d'accordo e l'altro mi odi"
"Ti sbagli, tu non sai il significato di amore, io e te andiamo solo d'accordo"
"Ma cosa dici? Lo vedi io non capisco questo comportamento da strafottente"
"Io strafottente? Ti sbagli"
"Che palle mi vuoi parlare come un vero uomo oppure come un ragazzino a vita?" dico strillando.
"Vuoi che ti parli da uomo?"
"Si"
"Bene... quante cose avrei da dirti, ma ti dico questo, non prendere in giro le persone hai capito?"
"Si ma io non sto prendendo in giro nessuno"
"No e allora perché hai baciato Erik in discoteca?" rimango di sasso, come fa a saperlo?
"Marco..."
"Ecco lo vedi? Fai pace con il cervello perché io non voglio una ragazza così?"
"Ragazza?" spalanco gli occhi.
"Ehm...beh una ragazza con cui devo condividere una casa mica per fidanzata"
"A- allora cercherò di cambiare... comunque io adesso devo uscire, vado a fare la spesa hai qualcosa di specifico da farti prendere?"
"No"
"Va bene, posso prendere la tua auto?"
"Si..."
"Grazie" mi giro sorridendo, riprendo la borsa ed esco.
Parcheggio più o meno nel centro di Dortmund, scendo e comincio a camminare, mentre sono alla ricerca di un supermercato vedo una vetrina e penso a cosa mettere stasera, in fondo non ho niente di così tanto appropriato, così entro.
"Buongiorno" dico entrando ma non risponde nessuno, qui non è come da noi in Italia, non c'è una commessa, anzi si solo quella alla cassa e basta. Comincio a cercare e poi vedo una bellissima gonna lunga verde acqua con una cinta color oro, la prendo, poi continuo a cercare e trovo una canotta bianca, prendo anche quella e un paio di sandali sempre color oro. Entro in camerino e provo tutto e visto che la maglia è lunga la metto nella gonna, mi guardo allo specchio lì dentro e wow non sono male! Decido di prendere tutto, così mi rivesto, esco, pago e adesso cerco veramente un supermercato e dopo aver camminato per dieci minuti finalmente ne trovo uno.
Entro prendo un carrello e comincio a riempirlo di roba, quelle che conosco perché altre cose non le ho mai sentite nominare. Dopo aver fatto faccio la fila alla cassa, pago e dopo aver rifatto tutta la strada prendo la macchina e torno a casa. Entro e non c'è nessuno, poi trovo un biglietto di Marco 'sono uscito'.
Con cosa? Penso visto che la macchina l'avevo io.
Vado un secondo sopra e vedo Giulia in camera.
"Ehi Giuly"
"Oi Mary"
"Giulyyy ho comprato quello che devo mettermi questa sera!"
"Brava e a me niente?"
"No perché se ti prendevo qualcosa sicuramente non ti piaceva"
"Giusto, allora senti se prepari tu il pranzo e io vado a comprare qualcosa?"
"Sisi vai qui ci penso io, basta che per l'una sei qui tanto i negozi a quell'ora chiudono"
"Si a dopo"
"Scusa ma con cosa vai?"
"Autobus" mi strilla dalle scale.
"Ok"
Appendo le cose con delle stampelle in armadio e scendo giù e dopo aver sistemato la spesa decido di sedermi un po' sul divano. Accendo la tv e clicco 200, poi 201, 202 stanno facendo le scorse Bayern-BVB, anche se manca qualche settimana è la partita più attesa questa, non tanto per la rivalità, ma per i giocatori.
Chissà chi può capire..continuo a guardare un po' fino a quando non mi addormento.
Mi sveglio perché sento la serratura della porta aprirsi, guardo l'orario solo le tre del pomeriggio, che strano, alzo la testa e vedo Giulia rientrare.
"Giulia come mai sei tornata ora?"
"Perché l'autobus prima non è passato, ho provato a chiamarti ma non rispondevi"
"Si è che mi sono addormentata un po'"
"Mh e Marco?"
"Non lo so ti ripeto mi sono addormenta"
"Ahahah stupida, comunque ho comprato una cosa bellissma"
"Oh fa vedere" prende una busta "Chanel".
"Giulia, Chanel?"
"È già e qui le cose non costano neanche tanto"
"Si immagino su forza" prende una gonna rosa antico con uno spacco, una maglietta bianca e un paio di scarpe con il tacco sempre rosa.
"Che belli wow"
"Vorresti fare a cambio eh"
"No ahahahahah" tra una risata e l'altra si fanno le cinque e Marco non ritorna.
"Senti Mary io vado a farmi la doccia"
"Già?"
"E sono le cinque"
"Beh devo prepararmi"
"Ok vai" sale sopra e intanto Marco ancora non è tornato, così gli mando un messaggio, si ci siamo scambiati i numeri e io l'ho salvato "Idol".
*Marco quando torni?* invio e attendo la risposta.
*Sto arrivando*
Blocco il telefono e apro il frigorifero, prendo uno yogurt e mentre mangio sento la porta aprirsi, è Marco.
"Hai deciso di tornare" gli dico.
"Sono libero di uscire quando voglio"
Non rispondo, butto il barattolino, metto il cucchiaio nel lavandino e me ne vado sopra sbattendo la porta della camera.
Aspetto che torni Giulia dal bagno e poi vado io, mi lavo i capelli e non so mentre l'acqua scorre sul mio corpo penso a Erik. Esatto, Erik. Mi sembra strano... insomma io lo penso, sono arrivata qui da poco eppure mi sembra di aver fatto più casini di quanti ne abbia fatti in venti anni.
Esco dalla doccia, metto l'accappatoio e vado in camera dove c'è Giulia alle prese con quella gonna che le sta benissimo, la maglietta e vedo attaccato alla presa il ferro per i capelli, in silenzio metto l'intimo, poi metto la maglietta bianca, infine la gonna.
"Insomma Maria che cavolo ti prende? Tu non sei mai silenziosa cosa succede?"
"Succede che non lo so"
"Come non lo sai?"
"No non lo so cosa mi prende che mi sento un attimo benissimo, poi odio tutti, poi pace e amore e ancora poi vorrei scappare uff" dico sedendomi sul letto sbuffando.
"C'entra Marco o Erik"
"No... cioè non lo so, però per questa sera non ci voglio pensare"
"Mh va bene ora preparati su" metto i sandali, e poi faccio una treccia ai capelli, mi trucco leggermente e scendo giù.

★★★
Sento un paio di tacchi per le scale e la vedo, la squadro per un secondo ma non posso dirle che è bellissima, no, le farò un complimento ma..
"Come sto?" mi chiede con quegli occhi luminosi color ghiaccio.
"Stai...ok" OK? OK? Insomma OK? Come cavolo ti è venuto in mente di dirle una cosa del genere? Vedo il suo sorriso spegnersi, però io sono arrabbiato con lei... si sono arrabbiato con lei. Nel frattempo scende anche Giulia, prendo le chiavi e usciamo, Maria senza dire niente si va a sedere dietro, io metto in moto e parto. Arriviamo in dieci minuti circa, parcheggio e prima di entrare prendo Maria per un braccio. Devo dirle una cosa!

Nda: Ciao ragazze! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ringrazio chi legge, vi chiedo solo di essere un po' più attive cioè, fatemi sapere cosa ne pensate della storia, criticate anche se volete, detto ciò buon serata a tutte ;)

Buona fortuna amore - Sara2 || Marco ReusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora