Ti devo tutto. Paulo Dybala

Cap. 1

Visto che non so come mettere il cast, ho deciso di inserirlo qui.
•Paulo Dybala as him self
• Loren Gray as Elena
•Madison Beer as Sofia
•il resto della squadra as il resto della squadra

Elena's POV

È incredibile come la vita possa cambiare in solo un anno.

Dodici mesi fa ero solo una normalissima ventenne che si divertiva nella propria cameretta a scrivere qualche testo; ora sono una delle cantanti più note della scena hip-hop italiana.
Vincere X-Factor è stato il mio trampolino di lancio, oltre al luogo in cui ho conosciuto le persone che, come me, vivevano per la musica con cui abbiamo condiviso tantissime passioni e storie.
Una su tutte è stato sicuramente Genn, eravamo molto amici e per questo ci scambiavano per fidanzati, anche noi abbiamo creduto di amarci e per un periodo siamo stati insieme ma non la nostra non era altro che pura amicizia.

-Elena! Ascoltami!- Anna richiama la mia attenzione.
Lei è l'unica cugina italiana, le altre sono tutte americane. Se non ci conoscessero ci potrebbero scambiare per sorella quanta è la somiglianza.

Abbiamo entrambe i capelli biondi e gli occhi azzurri, solo che lei indossa gli occhiali da vista, siamo entrambe abbastanza magre solo che le mie curve sono più pronunciate e morbide.

-sì, scusami, dicevi?- inarco un sopracciglio.
-allora, l'hotel è prenotato, abbiamo i biglietti della partita e poi il PR ci ha venduto le prevendite, siamo a posto- batte le mani contenta, ricorda molto London Tipton in quella serie tv con i gemelli  Sprouse.

-mancano solo le valigie- sorrido.
-io devo tornare subito a casa, ci vediamo domani verso le quattro del pomeriggio-
Annuisco per poi lasciarle un bacio sulla guancia. 

Salgo le scale e trovo Sofia, la mia migliore amica, nella mia stanza.
Abbiamo sempre convissuto, non per dividere le spese, ma proprio perché siamo legate da una forte amicizia.
-che ci fai tu qui?-
-mi servono delle scarpe con il tacco per domani sera, visto che tu e Anna andate a Torino [N/A: so che la partita era a Genova, ma ha più senso farla svolgere nello stadio della Juventus], ho invitato Alessio a cena da noi. Me le presti, queste?-

Mi sventola davanti al viso un paio di scarpe con il tacco rosa cipria, le avessi indossate una volta prima di farle diventare piccole.

-sì sì, prendi pure. Io intanto preparo la valigia-

***

Finalmente, dopo i vari regali da parte della mia famiglia e amici e soprattutto da parte dei fan riusciamo a partire quando è praticamente il tramonto.
L'autostrada è piena zeppa, e, secondo Anna, siamo in ritardo sulla tabella di marcia.

Ne approfitto per rispondere ai messaggi dei fans, sono così fuori di testa, alcuni hanno addirittura creato un video con tutte le mie foto, anche con gli screenshot imbarazzanti delle stories.
Non so proprio come farei senza di loro, li amo troppo.

Quando arriviamo a Torino sono le otto della sera e mia cugina non mi lascia nemmeno disfare le valigie che subito mi obbliga a cambiarmi e ad andare in discoteca.
Decido di indossare un tubino grigio a costine verticali e dei tacchi neri con il cinturino, sistemo i capelli in una coda molto alta e liscia.

-sai, il PR, quello con il faccino carino, mi ha scritto che questa sera ci saranno anche dei calciatori. Non mi ha detto se del Toro, del Genoa o della Juve- sembra sprizzare gioia da tutti i pori.
-mh, interessante- pronuncio svogliata.
Lo dice ogni volta che veniamo in questa discoteca a Torino, ho capito è un locale frequentato da calciatori famosi, non serve ripetermelo ogni volta.

-sai se riuscissi ad incontrarlo e magari qualcosina in più?- muove le sopracciglia in maniera maliziosa.
-dubito fortemente che il tuo amichetto ci abbia dato il prive vicino a quello dei giocatori, o hai dimenticato l'ultima volta?-
Ridacchio ricordando cos'è successo qualche mese fa quando la mia meravigliosa cuginetta si ubriacó talmente tanto da saltare addosso a Belotti. Sarebbe successo un putiferio se Anna non fosse stata "amica speciale" del promoter.

-smettila di prendermi in giro, stronza e spera di incontrare il tuo Dybalino- cerca di zittirmi.
-Anna, è fidanzato da tre anni e non credo che voglia abbandonare tutto per me-

La mia gemella non di sangue mi prende sempre in giro perché, secondo lei, ho una crush per lui. Sono una persona molto onesta con me stessa, so benissimo di non avere nessuna chance con lui.

Entriamo nel locale dopo aver mostrato le prevendite al bodyguard.
-le mie due donne preferite!- il PR, di cui non ricordo mai il nome, ci abbraccia.
-ciao anche a te, Gabriele-
Grazie Anna, mi hai salvato.
-che ne dite, facciamo una foto?-

Sì, è proprio un promoter e ovviamente cerca di invogliare più gente possibile ad andare nella sua discoteca.

Richiama il fotografo del locale che ci scatta una foto in cui sia io che mia cugina baciamo le guance di Gabriele.

Ci porta personalmente al tavolo dove troviamo già degli altri amici, sia miei che di Anna, ovviamente che abitano a Torino. Saluto tutti con due baci sulla guancia e scarto i regali che mi hanno fatto.

Verso le tre, o forse le cinque, non riesco a vedere bene le lancette del mio orologio, sia io che Anna siamo decisamente molto ubriache e stiamo dando spettacolo in un altro privet.