Portami con te

Ribellione (53)

Ilaria
"Perchè non posso amare chi voglio?"

Papa di Ilaria
"Non è normale"

Mamma di Ilaria
"È solo una cosa passeggera"

Ilaria
"Non è una cosa passeggera"

Mamma di Ilaria
"Sei troppo piccola, non sai neanche cosa è l'amore"

Papa di Ilaria
"Lo sai come trattano i gay, la fuori"

Ilaria
"Non siamo più nel Medioevo nessuno ci darà fastidio"

Mamma di Ilaria
"Te non sai la vergogna di avere un figlio gay e ora che dirò alle mie amiche? E alle zie? Oddio, la nonna svenirá"

Ilaria
"Non mi importa di ciò che pensano loro"

Papà di Ilaria
"E invece dovresti"

Mamma di Ilaria
"Sei una delusione"

Ilaria
"Non me ne frega un cazzo cosa pensate di me" alzo la voce.
Papá mi tira uno schiaffo.
Tutto quello che mi stanno dicendo e niente confronto a questo.
Me ne vado in camera sbattendo la porta.
Mio padre urla dall'altra parte della stanza, di fronte.

Papà di Ilaria
"Senti fottiti, valla pure a cercare, ma non tornare più in questa casa. Non ci saremo, di certo, noi due a salvarti se qualcosa va storto"

Ilaria
Rispondo con il suo stesso tono.
"E quello che farò"
...

Ilaria
Mi butto nel letto, tiro pugni al cuscino. La dovrei andare a cercare? Si. Ma non so esattamente dove si trovi.. Mi potrei perdere... ma forse ora perdersi è il minimo, piuttosto di stare in questa casa. Mi sento come se queste quattro mure da un momento all'altro mi stringesserò tra di loro. Mi sento soffocare.
Mi affaccio al balcone per prendere aria. Cercarla e non poter tornare o restare e non poterla vedere piú? La risposta mi pare ovvia. Prima devo trovare un modo per arrivarci, poi, non credo sarà difficile trovarla. Guardo su internet che treno prendere e preparo lo zaino. Sono decisa a fare sta cazzata per lei.