Portami con te

Fuga (54)

Ilaria
Prima di uscire, vado da Matteo. Sta giocando tranquillo per terra con i suoi Lego. Lui è ancora nel suo mondo immaginario, tra giochi e cartoni. Non può capire tutto questo. Mi dispiace lasciarlo da solo, ma non posso restare. Mi inginocchio vicino a lui.
"Matteo ascoltami"
Matteo continua a giocare, non calcolandomi.
"Ti prego Matty per una buona volta, è importante"
Lui mi concede un attimo di attenzione.
"Senti, io sto andando molto lontano , non so quando tornerò. Non è il tragitto da scuola a casa, è molto di più. Sto andando da una persona che per me è molto importante capisci?"
Matteo mi fa di si con la testa.

Matteo
"Importante come mamma?"

Ilaria
"Si.. per me forse anche un po' di più. Te sai cosa vuol dire amore?"

Matteo
"L'amore è quando due persone si vogliono bene e si stringono forte la mano per non perdersi"

Ilaria
Mi vengono gli occhi lucidi .
"Si, esatto, anche qualcosa in più, un giorno lo scoprirai pure tu.
Promettimi che qualunque cosa succederá , te sarai forte sempre"
Mi cade una lacrima.

Matteo
"Perchè piangi?"

Ilaria
"Non sto piangendo"
Mi asciugo la lacrima con la manica della maglia.
"Capito quello che ti ho detto?"

Matteo
"Si, sorellona"

Ilaria
"Mi mancherai un casino, ti voglio bene ricordatelo"
Matteo si avvicina e mi da un piccolo abbraccio. Poi ritorna a giocare. Mi alzo e vado verso la porta di casa. I miei sono sul divano. Credo hanno capito le mie intenzioni, ma non mi fermano. Mamma piange, papà finge di non vedermi. Non ci credo veramente che sto facendo questo. Non ci credo, che la mia famiglia, si sia sfasciata cosí in un attimo.. Eravamo cosi uniti, un tempo. Chissà cosa stará passando ora lei. Chissà se riuscirò a trovarla. Giuro se la troverò con un occhio nero o un solo livido, non so come potrei diventare. Esco di casa e prendo la via della stazione. Ho pochi soldi. Mi bastano giusto per l'andata. Prendo il biglietto e salgo. Il treno parte.
"Ti sto venendo a prendere" sussurro.