{In metro} (42)

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Alle 06:00 di mattina

Ilaria
Lorenzo arriva puntuale. È a piedi e non suona il citono per non fare rumore. Ci manda un messaggio. È qui sotto. Scendo con Giulia, non dobbiamo assolutamente svegliare i suoi genitori. Apro la porta pianissimo e lui mi porge le chiavi dell'alloggio. Poi se ne va. Per fortuna Birba dorme e non abbaia. Siamo già pronte con uno zaino sulle spalle e ci siamo cambiate. Ho addosso un vestito di Giulia. Il mio sapeva troppo di alcool. Ci avviamo verso la metro. Per fortuna è vicina. Arriviamo e paghiamo il biglietto, con i pochi soldi che abbiamo. C'è poca gente e saliamo. Sul vagone, tutta l'emozione per tutta questa trasgressione, mi fa venire voglia di baciarla. Si, non importa se ci sono dei passeggeri a bordo. Devono sapere tutti che è mia. La bacio. Il viaggio non è tanto breve e mi tremano tantissimo le gambe. Ho paura che vada tutto storto. Ho paura che non riusciamo neanche ad arrivare all'alloggio.
...

Ilaria
Non so quanto tempo passa, ma arriviamo sane e salve, per modo di dire. Seguo le indicazioni che mi ha detto Lorenzo e trovo il palazzo. Prendiamo l'ascensore e saliamo. Terzo piano, prima porta a sinistra. Metto la chiave, la giro ed entriamo. Mi sento quasi una ladra ad entrare, così, in casa di una mezza sconosciuta. L'odore di chiuso ci travolge. Tiro su una tapparella. È piccolo come alloggio, ma è carino. C'è una camera da letto con al centro un bellissimo letto matrimoniale. Poi un salotto con la tv, un divano, un tavolo e quattro sedie. Un bagno tutto rosa e una cucina molto piccola staccata dalla zona da pranzo. I cassetti delle varie camere sono tutti abbastanza pieni. Ci sono asciugamani, accapatoi, shampoo e bagno schiuma nel bagno. E nella camera vestiti e lenzuola. Possiamo sistemarci abbastanza comode. Forse, il problema principale sará il cibo.

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