Sherlock
È una situazione molto complicata la mia, perché amo quello stupido biondino di John io-non-sono-gay Watson ma lui ha una moglie e persino una meravigliosa bambina..
Forse dovrei andarmene e lasciare che John viva felice con la sua famiglia..John
È difficile vivere così, con la mia famiglia lontana e io qui con il mio coinquilino, quel detective moro con dei ricci da favola e degli occhi color del ghiaccio ancora più belli, forse non avrei dovuto sposare Mary..
Io voglio solo Sherlock e la mia bambina a fianco..
La mia famiglia sono loro due, mi dispiace per Mary ma non la merito..Sherlock
-John, io..
-Sherlock, io..
All' unisono diciamo i nostri nomi e sempre all'unisono continuiamo
-Beh, prima tu..
-No, tu..
-Ok, John, parlerò io.. beh, John, credo che dovresti andare via da questa casa, hai una famiglia, non puoi e non dovresti stare lontano da loro solo per stare qui con me, lasciami nella mia solitudine ed agonia, me la caverò, veramente John, fallo, vai via di qui, allontanati da me, fallo per il tuo bene..-
- È il mio turno? Ok, parlo, ora o mai più... Sherlock, io non posso stare lontano da questa casa, lontano da te, è inutile che dici queste cose, io non me ne andrò mai da qui perché io ti amo.. E non ti permetterò di allontanarmi né di allontanarti da qui, caro il mio detective so-tutto-io, diamine Sherlock, se non ti amassi, in questo momento me ne sarei andato senza proferire parola, senza guardarti in faccia neanche per un secondo e sbattendo la porta come per dirti addio, e per sempre, ma non è così, Sherlock, ti amo e..-
Non gli permisi di continuare e anzi avevo retto a lungo, poggiai dunque con più leggerezza possibile le mie labbra contro quelle del mio biondino preferito, l'unico uomo della mia vita, con cui desidero stare, poi preso dal possesso e dalla passione gli strinsi i capelli fra le dita, quasi non permettendo il minimo respiro tra un bacio e l'altro
-Ascolta John, so che mi ami, cioè, non lo so, sono sorpreso a dire la verità, ma ci ho pensato, ci ho pensato molto in questi giorni, per questo mi sono allontanato, ti ho detto di andare via, e fallo finché sei in tempo, perché poi il rimorso di non avermi lasciato andare ora che avresti potuto ti perseguiterà sempre..-
Quelle parole mi inseguivano l'anima da giorni, e anzi settimane ormai..
Presi il mio violino e cominciai a suonarlo, ma era una melodia triste, biascicavo a malapena le note, ma sono sicuro che fosse una melodia triste, di quelle che ti scappano quando ti si spezza il cuore..
Una volta andati a letto, mi tolsi la vestaglia blu, indossai il mio cappotto e la sciarpa e, cercando di non far rumore, aprii la porta; era un modo bastardo di andar via, ma fortunatamente non ci riuscii: John sentì i miei passi e in dormiveglia mi chiese:-Dove hai intenzione di andare dopo, Sherlock?-
E lì, il mio cuore andò letteralmente in pezzi, lui mi voleva lì e io me ne andavo per lasciarlo libero e felice dalla sua famiglia..John
Lui voleva davvero lasciarmi andare così? Dopo quel bacio, quello più importante, voleva andarsene silenziosamente senza dire nulla? Non glielo avrei permesso.. Non senza delle spiegazioni, se saranno accettabili non so come farò senza di lui, se non lo sono potrà dire tutto ciò che vorrà, ma io non lo lascerò andare per nulla al mondo anche se dovessi morire esattamente in quell'istante in cui mi avrà detto tutta la veritàSherlock
Ero rimasto solo perché John stava facendo un brutto sogno, parlava, diceva di non volermi lasciare per nulla al mondo, e io volevo abbracciarlo e baciarlo, avrei voluto veramente, non so neanch'io come abbia fatto a resistere a questo fantastico uomo fino ad ora..
Poco dopo infatti gli lasciai un semplice, dolce e delicato bacio sulle labbra, segno del mio amore e segno di un addio incontrastabile, diceva di volere spiegazioni, e gliele avrei date, ma attraverso una lettera...Caro John,
se vuoi delle spiegazioni, fatti bastare questo pezzo di carta perché non ce ne saranno altre.
Ho deciso di andarmene via per non farti soffrire, voglio che stai con la tua famiglia, anche se dopo ciò che hai detto ieri sera mi sono reso conto di essere io la tua famiglia, e che se andrò via soffriremo entrambi, ma lo faccio per il tuo bene John, cerca di capire, stupido uomo, io ti amo ma non possiamo stare insieme, questo significherebbe tradire la tua Mary e per quanto io sia maledettamente sociopatico non voglio che stai lontano da loro solo per stare con me..
Tuo per sempre,Sherlock
P.S.: Ti amo più della mia stessa vita, dottore
John
Mi svegliai ma lui non c'era, così lo cercai per la casa, purtroppo non lo trovai ma una lettera mi era saltata agli occhi, era la sua calligrafia, se n'era andato e queste che tenevo in mano erano le sue spiegazioni, mi aveva lasciato solo, ma ero convinto di una cosa, la prima tappa del suo nuovo viaggio è la tomba di Barbarossa, il suo amato cane, quindi mi vestii in fretta e furia, e andai verso il cimitero, lo aveva sepolto lì ed è proprio lì che lo trovai, non poteva sfuggirmi...
-Sherlock, perché? Perché te ne sei andato?-
-Why haven't you read the letter yet?- Disse con uno sguardo molto triste e il suo inglese perfetto
-You know, i love you, so, don't be stupid Sherlock, i don't believe you, kiss me please, i need you, don't leave me, please..-
Ero così triste che sussurravo a malapena, lui però riuscì a sentirmi e mi baciò, era il suo vero addio stavolta..
Era troppo tardi perché mi accorgessi che stava uscendo dal cimitero, e so che non si dovrebbe urlare in posti sacri ma lo feci comunque: -SHERLOCK!!-
-Addio John..- sussurrò il mio Sherlock
-Aspetta ti prego, non andare..-
Stavo piangendo, ma mi misi a correre verso di lui, non volevo che finisse così, poi però mi resi conto che io non mi stavo più muovendo e che ero tra le braccia del mio fantastico moro dai riccioli, dagli occhi e dall'inglese perfetto, e sussurrai ancora al suo orecchio:- I love you, Sherlock, don't leave me, please, never again-
-Non lo farò-
E Sherlock finalmente mi baciò, un'ultima volta prima di ritornare a casa con me, non avrei mai aperto quella lettera..