11-Gli ultimi giorni dell'anno

797 48 14
                                    

A Natale bisognerebbe fare una pausa, una dove ti ritrovi in famiglia e nient'altro, non hai pensieri e non ti annoi perché troverai sempre qualcosa da fare.

Credo che questo sia il Natale più bello, perché finalmente siamo tutti insieme veramente, ci troviamo a casa di Mycroft e Greg, una abbastanza spaziosa per quanti siamo.

A proposito, in realtà non siamo neanche tanti ma è pur sempre una famiglia allargata, perché oggi a festeggiare il Natale, ci sono il mio amato Sherlock, la signora Hudson, Molly con il suo fidanzato, Mycroft e Greg, che non possono mancare dato che è casa loro, la mia piccola Rosie, ormai cresciuta e che ha già sei anni, e io, John Watson, quell'ex soldato con un dolore psicosomatico alla gamba che insieme a Sherlock non ha mai più risentito.

I padroni di casa stavano a Musgrave e per qualche giorno, tutti quelli prima elencati, dormirono lì.

Le camere da letto erano al piano superiore, e ormai si erano fatte le dieci del mattino, dunque era ora di fare colazione, io e Sherlock ci svegliammo quasi allo stesso tempo, solo che io avevo avuto la fortuna, almeno per un po', di vederlo dormire con quell'espressione dolce che assume solitamente, chissà cosa sognava..

Dopodiché ci alzammo e..
"Buongiorno Sherlock, e buon Natale"
"Buongiorno John" e mi diede un lieve bacio sulle labbra.
Ormai scesi, vedemmo che Mycroft, Greg, Molly e la nostra padrona di casa si erano messi all'opera per addobbare la casa a festa, ovviamente avevano appeso anche il vischio, esattamente all'ultimo gradino della scala, eppure non ce ne eravamo accorti, così scese tutte le scale, tenendoci per mano, avvertimmo gli sguardi di tutti addosso a noi, non capii cosa si aspettassero, ma poi alzai gli occhi al soffitto e vidi il vischio, così poggiai dolcemente le mie labbra su quelle del mio amato, entrambi in vestaglia, dopo che sfortunatamente ci separammo, arrivammo in sala a fare colazione. La tavola era imbandita, e c'erano latte, tea, caffè, croissant riempiti diversamente e alcuni vuoti, dopodiché succo d'arancia, uova, e tutto ciò che poteva essere richiesto in hotel, anche se in realtà eravamo semplicemente nella casa di chi rappresenta il governo inglese.

Non eravamo di certo bambini, ma aspettavamo comunque i regali, io avevo ricevuto una sciarpa, un lungo cappotto simile a quello che indossa solitamente Sherlock e un portafoto, e mentre io avevo regalato al mio amato varie ampolle di diverse capacità e forme, lui mi donò l'ennesimo maglione, ma fortunatamente era diverso da tutti gli altri, aveva una stampa con un riccio e una lontra, non ne capii il motivo, però lo apprezzai molto, gli avrei chiesto il significato prima o poi..

*

A quanto pare la signora Hudson, Mycroft e Greg avevano prenotato per me e Sherlock una stanza in un albergo, dove poter passare gli ultimi giorni dell'anno, quindi in poco tempo riorganizzammo le nostre valigie e partimmo per il Coastlands Musgrave Hotel.

Non ci volle molto, poiché eravamo esattamente a 7 minuti dalla casa di Mycroft, quindi per qualsiasi motivo saremmo potuti tornare perfettamente lì.

*

Penso che Sherlock sia stato felice di vivere questi giorni solo con me, quindi gli ho preparato una sorpresa per l'ultimo giorno di quest'anno; per farlo uscire dall'albergo e avere il tempo di preparare il tutto, gli ho dato varie commissioni, e sapendo che nessuno dei due conosce molto bene la zona e non vi sono supermarket vicini come a Londra, ci avrebbe impiegato molto tempo.

Chiesi ad alcuni componenti dello staff di quell'albergo di portare nella stanza e nel bagno candele con un profumo dolce ma non troppo invadente per le narici, delle luci soffuse rosse e dei petali di rose sempre rosse, il classico tocco per rendere l'atmosfera più accesa e intensa.
Posai i petali vicino la vasca e tutt'attorno ad essa e subito dopo aver ricevuto la chiamata da Sherlock che diceva che di lì a poco sarebbe ritornato in hotel, entrai nella vasca per farmi un lungo bagno caldo e rilassante in attesa del mio amato.

Subito dopo essere entrato nella vasca, Sherlock rientrò nella stanza e urlò il mio nome non trovandomi. "John dove sei?"
Io però non risposi, perché ricordavo di aver lasciato un biglietto di là, dove avevo scritto 'Segui i petali' e così a quanto pare fece.

Sherlock
Quando capii che i petali portavano in bagno iniziai pian piano a togliermi tutti gli indumenti per la strada, perché sapevo che era arrivato il momento di un rilassante, caldo e lungo, lunghissimo bagno, ma non mi aspettavo di trovarci John lì, ormai già da un po' immagino, poiché era addormentato, ma si erano ben capiti i suoi intenti, anche perché durante tutte le commissioni che mi aveva lasciato, avevo pensato al perché e la mia unica risposta è stata proprio questa 'è l'ultimo giorno dell'anno oggi, quindi vorrà passarlo in un modo un po' speciale..'.

Fortunatamente si era svegliato prima che io mettessi piede in vasca, e riuscì ad osservarmi dettagliatamente..

John
Il bagno era così rilassante che ero riuscito ad addormentarmi seppure per un paio di minuti che bastarono a riportarmi in camera Sherlock.
Appena lo vidi sentii subito che ero diventato completamente rosso, non ero ancora molto abituato a vederlo così, come Madre Natura lo aveva concepito, ma dopo pochissimo mi rilassai, d'altronde stavamo insieme, non c'era alcun dubbio che io lo amassi o che lui amasse me, perciò ripresi il controllo di me stesso e lo baciai, senza pensarci due volte, sentivo sempre di più il bisogno delle sue labbra, tanto che poi presi a morderle un po' e ad assaporarle, a gustarmele, e vi posso assicurare, sono dolci come il miele e non riuscireste mai a separarvene...
Pian piano una serie di cose fino all'atto finale, ma per quello decidemmo di uscire dalla vasca, asciugarci almeno un po', tenendo sempre l'uno lo sguardo sull'altro, quasi affamati e sicuramente vogliosi, dopodiché, ormai nella stanza, consumammo l'atto d'amore, riempiendolo realmente di amore, di passione, di baci intensi e di respiri molto profondi, impressi sulla carne, sulla pelle, una volta finito Sherlock mi aveva sussurrato "Questo è stato l'anno più bello della mia vita, John Watson, grazie" e subito dopo un ultimo bacio a fior di labbra, dopodiché sentimmo le campane rintoccare la mezzanotte.. Un anno era passato, ed era stato meraviglioso.

One shots JohnlockDove le storie prendono vita. Scoprilo ora