10. Ricordi lontani e vicini

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Tun... tun... tun...

Apro gli occhi spaventata e cerco di capire da dove possa provenire questo strano rumore nel cuore della notte. 

"Sarà di certo un ladro" sussurro piano tra me e me e subito risento questo rumore seguito anche da bisbiglii.

Afferro la mia mazza da baseball da sotto il mio letto e mi dirigo verso il balcone dove continuo a sentire il rumore perseguitarsi. 

"Chi va là?" dico agitata a voce alta mentre impugno la mia letale arma ma nessuno risponde ovviamente.

"Ho un'arma! E so come usarla!" esclamo ormai fuori dal balcone.

"Chanel, Chanel. Siamo noi, guarda giù"  sento bisbigliare. 

"E voi che ci fate qui?" chiedo ai ragazzi che mi trovo sotto gli occhi.

"Siamo venuti a prenderti" come se fosse normale tutto questo.

"Ma saranno le tre o quattro di notte, vorrei dormire ragazzi" dico. 

"Scusate per la domanda non opportuna, ma tu che ci fai con una mazza da baseball in mano?" mi chiede incuriosita la ragazza bionda. 

"Da piccola giocavo a baseball... ed ero anche forte" dico posando la mazza per terra. 

"Mettiti dei stracci addosso e scendi, ti spieghiamo tutto durante il viaggio" dice Lucy felice sorridendo.

Mi metto un paio di leggins neri ed una maglietta scollata e grigia, indosso le scarpe ed esco di soppiatto senza fare rumore per non farmi scoprire dai miei genitori.

"Dai sbigati" dice James da dentro la macchina di Andrew.

"Saremo un po' stretti ma pazienza" dice Ash dal sedile davanti mentre ride e subito io, James e Lucy gli lanciamo un'occhiataccia.

Mi accomodo dietro accanto a Lucy che appare di una felicità allucinante. 

La macchina parte e nella città è tutto chiuso, si vedono soltanto alcune luci piccole e i lampioni che illuminano questa città buia.

"Qualcuno ha intenzione di spiegarmi dove stiamo andando?" chiedo curiosa.

"Dopodomani sarà il compleanno di Dylan e abbiamo pensato di decidere dove possiamo festeggiare il suo compleanno" spiega velocemente Andrew.

"E perchè lui non è qui? Poi che centro io?" chiedo curiosa.

"Beh, ci pareva una bella idea se i suoi amici più stretti gli organizzassero una festa a sorpresa e tu non potevi di certo mancare" dice il ragazzo accanto a Lucy. 

"Okay, ma non capisco perchè tutto questo a quest'ora, cioè, oggi è domenica e abbiamo tutto il giorno per decidere dove" dico guardandoli tutti ma nessuno risponde. 

Vedo sempre di più allontanarci dalla città e le strade sempre più buie. 

"Do-dove siamo?" chiede Ash abbastanza spaventata. 

"Tranquilla so dove vado" risponde Andrew. 

Tutto questo fa paura anche a me; il buio, l'ora, le strade deserte, ma dove stiamo andando? Eppure sembra che gli altri tre ragazzi non siano per niente in ansia su dove ci stia portando Andrew. 

"Siamo arrivati" dice Andrew scendendo dalla macchina parcheggiata male davanti ad un edificio vecchio. 

Vedo quest'edificio a due piani, color verde spento, con vetri distrutti e alcuni arredi di casa sparti tra i piani.

"Ma dove caspita siamo?" chiede Ash guardando terrorizzata quello che abbiamo davanti.

"Questa era una discoteca qualche anno fa ma poi è successo che una serata delle tante ha preso fuoco ed io e Dylan abbiamo avuto fortuna a scampare dalle fiamme e dalla morte. Non sapete cosa si prova a vedere la gente prendere fuoco e morire davanti a te, è una cosa orrenda" dice malinconico James. 

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