Capitolo 3

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Emily

Stavo osservando il cielo annuvolarsi. Ero uscita da due ore e camminavo ininterrottamente per le strade deserte della mia città.
Adoravo Toronto, era una città abbastanza tranquilla a confronto delle altre città dove ero stata,e poi il suo clima era imprevedibile. Mi ricordava un po' mia sorella.
Senza accorgermene delle gocce fresche di acqua salmastra cominciarono a cadere sul mio viso, e in men che non si dica già stava piovendo. Ma sapevo che non era un problema per me, adoravo la pioggia, e alcune volte potevo lasciarmi andare ad un spensierato ballo sotto di essa. Ma non quella volta.
Mi girai verso destra, la pioggia scendeva in modo sempre più fitto , ma non abbastanza da impedirmi di vedere un gruppo di persone entrare dentro una casa. Una casa comune come tutte le altre che c'erano in quei vialetti, ma qualcosa mi disse che quelle persone non erano normali.
Credevo sia nel paranormale che nei licantropi e altre creature, e quelle persone erano venute dal bosco dove si dice che accadono molte cose strane.
Fermai il mio passo e puntai lo sguardo su una ragazza in particolare, che si era staccata dal gruppo e che ora stava venendo verso di me.
Il mio cuore perse un battito e un improvvisa ansia prese il controllo del mio corpo.
Lei era lì, i suoi capelli innaturalmente bianchi appiccicati al suo viso di porcellana a causa della pioggia, i suoi occhi così blu mi osservavano in modo freddo e calcolatore. Era alta, ma non troppo e magra. Cominciai a credere di essere al cospetto di un qualche Angelo tanto era bella e perfetta, ma il suo sguardo era gelido come l'Antartide.
Mi costrinsi a parlare.
-C-ciao- le mie parole uscirono in un sussurro impercettibile.
La sua espressione se è possibile si induri ancora di più. E i suoi occhi si assottigliarono nell'osservarmi. Mi guardo' come se fossi un inutile insetto da schiacciare, e qualcosa mi fece pensare che potesse farlo solo con uno schiocco di dita. Assurdo.
-Che ci fai qui - La sua voce mi fece sussultare. Era incredibilmente armonica, musicale. Ma con una nota che stonava. Era ribrezzo.
-Io passavo di qui- la guardai un po' impaurita - S-Sono Emily-
Allungai una mano tremante in segno di amicizia. Lei la prese e la comincio a stringere. Era caldissima, ma morbida. Una contraddizione, quando mai una cosa bollente è tanto morbida da poterci restare per sempre? Sembra quasi una trappola incantata.
-Emily devi andartene - la sua voce era diventata cupa mentre mi lasciava la mano e si girava. Ma prima che potesse muoversi la fermai.
-No- la mia voce uscì prima che potessi fermarla in qualche modo. La ragazza si giro', molto lentamente. Mi incateno in quello sguardo così freddo, e giurai di aver visto i suoi occhi blu assumere una sfumatura molto vicina al grigio perla.
Come a voler enfatizzare la mia scoperta, in quel momento un fulmine squarcio' il cielo, e mi costrinse ad arretrare involontariamente da quella strana ragazza.
-Si invece- la sua espressione non lasciava posto ad ulteriori repliche - Te ne andrai Emily. Che tu lo voglia o no. Te lo dirò un altra volta soltanto- si avvicinò a me come un predatore alla sua preda - Vattene e non tornare-
La sfumatura grigia tornò a farsi presente nei suoi occhi. Ma questa volta era diverso. Il grigio aveva ingoiato tutto l'azzurro dell'iride. Un improvvisa paura si fece presente dentro di me, le mie gambe presero il comando e mi trascinarono lontano.
Lontano da quella strana ragazza e da quella casa.

Sciauuuuuuu ragazzeee
Cosa pensate di questa storia? Vi sta piacendo?
Bhe vi chiederete sicuramente chi è  questa presunta Emily e che ruolo ha in questa storia. Ma non vi preoccupate c'è un nesso in tutto.
Farò più avanti un capitolo interamente dedicato ai personaggi e alle foto di come, secondo me, sono nella vita reale.
Intanto però lasciate tante belle stelline e commentate.
Detto questo mi dileguo, al prossimo capitolo.
Sciauuuuu
ELISABE07

La guardiana dell'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora