Capitolo 13

183 15 0
                                    

Luna
La guardiana mi guardò per interminabili secondi.
Secondi che parvero diventare minuti.
I suoi occhi blu furono attraversati da un lampo grigio, e la lupa che era in me si agito'.
-I miei genitori..- la sua voce era fredda e controllata, e i suoi occhi scrutarono i miei -Tutti mi proteggono..-
Feci un passo verso di lei ma venni fermata dalla vista dei suoi occhi oramai grigi come la tempesta.
Come i miei.
-Tutti vogliono proteggermi- i suoi occhi si fecero distanti, mentre una lacrima scorreva solitaria sul viso di porcellana -Ora capisco il perché, ma quello che non ho capito è perche tra tante della mia specie proprio io?-
La sua voce si fece sofferente, e la sua figura minuta scivolo' a terra, mentre la guardavo senza proferire parola.
Avevo un nodo alla gola, la lupa dentro di me ringhio' impaziente di uscire. Ma la continuai a trattenere.
-Non so il perche tu sia stata scelta- modulai la voce facendola diventare comprensiva. L'ultima cosa che volevo era che il potere di Bianca si manifestasse e distruggesse il castello. -Ti do la mia parola che lo scoprirò-
Ed era vero. Avevo intenzione di scoprirlo.
Mi avvicinai silenziosamente a lei, che nel frattempo si stava stringendo forsennatamente i capelli, feci per allungare una mano ma mi fermai non appena percepii dei passi che si avvicinavano alla porta, infatti di li a pochi secondi , la porta si spalanco' e Zachariel entrò in stanza.
Aveva l'aria stravolta, i grandi occhi smeraldo spalancati e pieni di paura...
Il suo sguardo vago' per la stanza fino a fermarsi sul corpo inerme di Bianca.
Lei lo stava guardando come se sapesse esattamente il perche fosse entrato cosi in fretta nella stanza. E per una volta la curiosità superò di gran lunga il mio solito autocontrollo.
Continuai a guardarli, ad osservarli, fino a che Zac non mi guardò. E li capii.
-Vieni Bianca- Zac fece per avvicinarsi. Ma la guardiana si mise a ridere.
Una risata agghiacciante, sarcastica. I suoi occhi ancora grigi divennero un po piu luminosi.
-E dove mi porteresti sentiamo- la sua voce era intrisa di scherno.
L'angelo degluti e i suoi occhi furono attraversati momentaneamente dalla sofferenza.
-Via da questa stanza- l'afferro' bruscamente per il braccio, e con uno strattone la tirò in piedi, e la trascino' fuori dalla stanza, mentre lei cercava di liberarsi di lui, muovendosi peggio di un pesce nelle fauci di un orso.
Mi girai verso la scrivania e il rumore della porta sbattere fece tremare le pareti vicino ad essa.
Sospirai mentre appoggiavo le mie mani sul cristallo. Chinai il capo, e ripensai a Bianca.
Era una ragazza da una straordinaria bellezza. Bellezza paragonata solo agli angeli. Era impossibile notare quanto fosse pericolosa in realtà. I suoi poteri erano talmente potenti che rischiavano di consumarla se non imparava al piu presto a governarli.
Posai gli occhi sulla pergamena. Parlava chiaramente di una guerra dove avremmo perso numerosi combattenti, ma non saprei cosa sarei stata disposta a dare per sapere quando si fosse verificata.
Un suono acuto mi costrinse a tapparmi le orecchie, le pareti vibrarono e tutta la stanza fu avvolta da una luce. Serrai gli occhi per il dolore e per la luce accecante e crollai in ginocchio. Mi imposi di non urlare, e quando pensai che quel suono non sarebbe mai smesso e mi avrebbe uccisa, esso cessò come era venuto.
Le pareti smisero di tremare, e aprii gli occhi, momentaneamente appannati dalle mie lacrime.
Al centro della stanza c'era un giovane ragazzo, all'incirca di 18 anni, ma sapevo che non era così.
I suoi capelli bianchi come la neve erano portati corti e i suoi occhi privi di pupilla scandagliarono la stanza, e sul suo viso privo di ogni difetto era stampata un'espressione di pura curiosità. Il suo corpo era avvolto da una maglietta e un pantalone bianco. Sembrava quasi una persona normale..
I suoi piedi si mossero, e la sua figura vago' per la stanza, facendo scorrere i suoi occhi su ogni mobile, mentre io mi sollevavo da terra ancora ansimante.
Il suo sguardo proprio in quel momento si inchiodo' alla mia figura, e smisi di respirare.
Il ragazzo sorrise benevolo, facendomi annaspare in cerca di ossigeno. Era di una bellezza disarmante.
-Salve Luna- la sua voce era cosi come me la ricordavo. Cosi armonica e bella da ammaliare chiunque.
- Lelahel...-
Lui sorrise ancora piu ampliamente, e i suoi occhi assunsero un colorito azzurrissimo.
-Lieto che non hai dimenticato come mi chiamo-
Si avvicinò a me, e le mie gambe cominciarono a tremare. La lupa che era in me era stranamente silenziosa.
-Perche sei qui?-
-Oh ma andiamo- me lo ritrovai a due palmi dal naso ed ebbi un mancamento -Tu sai perche sono qui Lupa- i suoi occhi indugiarono sui miei. Cielo sereno contro cielo nuvoloso. -Tu vuoi delle risposte-
-Si.- mi allontanai di scatto da lui.
-Sono qui per questo-

Sciauu a tuttee/ii
Mi scuso per la mia assenza in queste ultime settimane, ma avevo davvero troppissimo da fare, tra scuola sport e cavolate varie ho avuto pochissimo tempo da dedicare per aggiornare.
Ma non temete! Cercherò di aggiornare al piu presto possibile, anche perché sono molto intenzionata a finire questa storia.
Quiiindi partiamo con le domande. (Si lo so sono cattiva muahahha)
Luna ha scoperto finalmente la verità, o almeno è quello che pensa😏
Nel prossimo capitolo secondo voi cosa succederà? Come si metteranno le cose tra lei e l'Angelo della vita?
E ancoora Lelahel secondo voi è venuto solo per rispondere alle domande di Luna oppure per altro?
Non dimenticatevi di commentare (che leggo sempre i vostri commenti) e se il capitolo vi è piaciuto mettere una stellina.
Vi lascio ai vostri dubbi😏😂😂
Alla prossimaa
ELISABE07

La guardiana dell'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora