Capitolo 8

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Bianca
Mi svegliai con un forte dolore alla testa, e mi accorsi di stare in una stanza. Era incredibilmente luminosa e sterile, ma non per questo meno bella. Le pareti erano di un colore bianco simile ai miei capelli, non c'era nessun quadro o finestra che mi faceva capire dove stavo.
Sentii un altra presenza aldilà della porta in legno e dopo pochi secondi nella camera entrò un ragazzo.
-Oh ciao, ben svegliata- e mi sorrise. Incominciai a pensare che i suoi sorrisi fossero accecanti come il sole. Gli occhi azzurri di questo ragazzo erano luminosi, e mi fissavano con un intensità tale da rendermi difficile anche solo guardarlo.
-Chi sei?- mi ritrovai a parlare senza aver connesso prima il cervello. Lui sembrò stupito dalla mia domanda.
-Sono Eric- poi tolse gli occhi da me, e li fece girare per la stanza -Non mi aspettavo una domanda del genere, pensavo volessi sapere dove stavi- e dalle sue labbra uscì fuori una risata cristallina.
Fui scossa da un brivido ma mi ripresi subito -Si anche quello-
-Siamo in Paradiso-.
Sgranai gli occhi, ero finita nella tana del lupo. Ma guardando di nuovo Eric non sembrava così.
-Michele e gli altri miei superiori vogliono vederti. Mi hanno incaricato di portarti da loro- mi tese una mano -Vieni-
Proprio in quel momento ebbi un deja vu. Zachariel era stato il primo di cui mi ero fidata, e anche questa volta accettai la mano di Eric.
Mi portò fuori dalla stanza e camminammo per corridoi che sembravano infiniti prima di raggiungere una specie di piazzale.
C'erano tanti angeli, ma soltanto uno mi diede l'impressione di essere il piu forte e saggio. Proprio quell'angelo venne verso di me, con un sorriso accentuato sul volto di mezza età.
-Ciao mia cara, Sono Michele- la sua voce era roca ma non per questo forte e autoritaria. I suoi occhi blu sembravano contenere dei segreti -Come stai?-
-Sto bene- la mia voce a confronto sua era soltanto un sussurro. Mi sentivo come se fossi un'animale da macello. -Perche sono qui?- azzardai questa domanda, e lui mi guardò comprensivo, prima di accompagnarmi verso gli altri angeli.
Mi sentii osservata da mille occhi, ma soltanto due sguardi mi procurarono dei brividi sulla pelle di porcellana. Zachariel e Seth mi guardavano entusiasti.
-Bianca- la voce di Michele mi fece distogliere lo sguardo - Zachariel ti ha portato qui per due motivi- la sua voce adesso era tremendamente seria, mentre indicava l'angelo dagli occhi smeraldo -Il primo motivo è che sia qui che nella reggia reale dei sovrani del regno magico sarai al sicuro dagli attacchi dei demoni- parlò lentamente, guardandomi negli occhi -Il secondo motivo è che qui è custodita una pergamena su cui vi è scritta una profezia- un coro di bisbigli si seguirono dopo quelle parole -Abbiamo paura che quella profezia si rivolga a te-.
Mi pietrificai, e il mio respiro divenne affannoso. Sentii una scarica alle mani e un pizzicore negli occhi.
Qualcuno mi poggio una mano sulla spalla e quasi sussultai. Quando mi girai trovai i pozzi neri di Seth, quei pozzi che stavano diventando un rifugio sicuro.
-Io e mio fratello staremo con te, qualunque cosa dica quella profezia-

La guardiana dell'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora