Capitolo 11

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Bianca
I suoi passi erano silenziosi e fluidi, mentre avanzava verso di noi. La sua espressione era carica di dolcezza e curiosità, e i suoi occhi color tempesta non lasciavano andare i miei della notte. Il suo abito era bianco e lungo, circondato da sprazzi di color rubino ai suoi lati. Non era un vestito che avvolgeva particolarmente la sua figura, ma dava l'idea che fosse una figura eterea. La sua mano leggermente abbronzata si tese verso il tavolo e le sue dita non troppo magre percorsero la superficie leggermente ruvida.
-Zac- i suoi occhi si spostarono dai miei, interrompendo il contatto, e aprendosi in un radioso sorriso -Quanto tempo-
Quando anche l'angelo di fianco a me rispose con lo stesso suo sorriso sentii una sensazione strana nel petto, come un formicolio.
-Tu non mi inviti mai- Zac cambiò subito espressione e il suo sorriso divenne un ghigno di strafottenza.
-Sai che per te questo posto è la tua seconda casa, e come tale è sempre aperta- le sue braccia si allargarono per indicare l'intero salone.
-Luna- la voce di Seth fece aggrottare la fronte alla ragazza e la fece girare verso di lui -Come ben saprai lei è Bianca- l'angelo dagli occhi neri mi indicò, e sul volto di Luna si fece vivo di nuovo quel sorriso radioso.
Adesso che si era avvicinata potevo vedere che i suoi occhi si schiarivano incredibilmente quando sorrideva. Sembrava che le nuvole dei suoi occhi furono attraversate da dei raggi di luce.
-Si infatti- mi tese una mano -Piacere di conoscerti Bianca-
Fissai la sua mano come se fosse una cosa che non avevo mai visto.
La sua risata cristallina mi fece sussultare.
-Tranquilla sono innocua- i suoi occhi brillavano di ilarità, mentre ritirava la sua mano, ma ben presto il suo sorriso smise di esserci e la sua espressione si fece seria -Michele mi ha informato sulla tua profezia, è corretto?-
Annuii, incapace di parlare. Era come se la mia voce fosse rimasta intrappolata dentro la gola.
- L'avete qui con voi?- i suoi occhi scandagliarono i due angeli, fino a quando Seth non gli diede la pergamena con, ormai, il sigillo rotto.
-Vieni con me- Luna mi fece un cenno con la testa, e mosse il primo passo verso il corridoio da cui se ne era andata Evelyn -Voi due restate qui-.
I due angeli si pietrificarono sul posto, colti in fragrante.
Subito dopo mi costrinsi a seguire la ragazza davanti a me, con la testa immersa nei miei pensieri.
-Posso capire come tu ti senta-
Luna mi lanciò un'occhiata comprensiva, mentre camminavamo nel lungo corridoio, che scoprii avere pure delle porte.
-Lo so- la mia voce uscì tremante -Dopotutto tutti parlano di te e della tua vecchia profezia-
I miei occhi incontrarono i suoi, ma lei distolse subito lo sguardo, puntandolo davanti a sé.
-Ma non è stato facile- la sua mano si spostò sui suoi capelli, e li scosse leggermente -Appena saputo della mia profezia ero accecata dalla voglia di romperla, o perlomeno adempierla- il suo sguardo si perse nel vuoto -Se non fosse stato per Zachariel io a quest'ora non stavo qua-
-Che cosa è successo?-
Lei mi guardò, con un luccichio particolare negli occhi -Magari sta a lui dirtelo, o magari te lo dirò un altra volta, adesso siamo arrivati-
Si voltò verso una porta e appoggiò il suo palmo sulla sua superficie. Di li a pochi secondi si sprigiono' una luce color rosso sangue, e tutto intorno a me si fece incredibilmente luminoso, fino a scomparire.

La guardiana dell'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora