CAPITOLO 4

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Siamo davanti alla sua scuola, un liceo linguistico. La struttura è molto ben curata ed è molto bella, è grigia in stile moderno perché è stata ristrutturata da pochi anni.

-Questa è la mia scuola, ricordi quando parlammo e ti dissi che un giorno mi sarebbe piaciuto portarti in tutti i posti che frequento?- dice con tono emozionato, come un bambino che mostra il suo giocattolo preferito

-ma certo, sono contenta che ti ricordi quel che ci siamo detti in questi mesi-

-come potrei dimenticarmene- a quelle sue parole mi sciolgo come un gelato al sole di Agosto. Torniamo verso il centro e mi mostra dei bar, locali, posti e strade che percorre solitamente. Mi fermo davanti ad un negozio con dei capi d'abbigliamento davvero favolosi e i miei occhi diventano a cuoricino.

-Questo è il mio negozio preferito, di qui compro la maggior parte del mio vestiario è una boutique Armani- *Cavolo tra tutti i negozi mi sono invaghita del più costoso, penso*

-vuoi entrarci?- mi chiede, evidentemente anche lui ha notato che ero rimasta folgorata dalla bellezza di quella boutique

-non vorrei rovinare i tuoi piani, mi piace quello che hai organizzato per me- sorride contento delle mie parole

-o no non fraintendere volevo soltanto dire..- gesticolo nervosamemte, Lorenzo afferra le mie mani per tenermi ferma

-tranquilla ho capito cosa vuoi dirmi non agitarti non ho nient'altro da mostrarti se ti va ci possiamo entrare-

-va bene allora entriamoci- sono troppo entusiasta. Appena entriamo noto che c'é un annuncio per una commessa così mentre Lorenzo si dirige verso la parte maschile del negozio, io chiedo informazioni sull'annuncio in vetrina. La responsabile mi informa che ha bisogno del mio curriculum e in seguito di un colloquio. Io con entusiasmo estraggo dalla mia borsa la mia usb con il curriculum, la bionda signora dagli occhi grigi mi chiede di seguirla. Informo Lorenzo e seguo la responsabile. Ci chiudiamo in un piccolo studio,

-prego si accomodi- mi invita con voce gentile

-quanti anni ha lei?-

-19- dico agitata

-si rilassi signorina è un semplice colloquio per conoscerla meglio- le sorrido più rilassata -ha mai lavorato prima in questo campo?-

-si ho lavorato qualche giorno in un negozio di oggettistica della mia città, e qualche altro giorno nell'Atelier di abiti da sposa di mia nonna-

-come mai solo per alcuni giorni?- mi chiede con adeguata nonchalance

-in realtà non ho mai necessitato di un lavoro stabile, mio padre guadagna abbastanza per mantenerci, ma ora vorrei avere un lavoro che mi permetta di essere indipendente dai miei, insomma vorrei riuscire a soddisfare i miei bisogni autonomamente- rispondo con sincerità. La direttrice mi osserva per alcuni secondi, oscilla la sua penna stilo tra il pollice e l'indice, da un'ultima occhiata al mio curriculum e dice:

-Noemy benvenuta nello staff della boutique "Memory" la aspetto do mattina alle 9.00, per il suo primo giorno di lavoro la affiancheró io e se ha dubbi e perplessità potrà chiedere direttamente a me- allunga la sua mano curata e morbida e si presenta -Noemy,piacere io sono Laura-

-il piacere è tutto mio grazie infinite- usciamo dallo studio la saluto e raggiungo Lorenzo. Sta uscendo dal camerino dove stava provando una camicia che gli sta fantasticamente

-come mi sta?-

-mh- dico piegando le mie labbra in una smorfia di disapprovazione

-mi sta male?- mi domanda accigliato

Una partenza improvvisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora