Un salto tra le braccia della morte

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Al cambio turno io e Peeta andammo ariposare, eravamo stanchi e di malumore. Il discorso che avevamo incorso era terminato con un " vero o falso?" E' sempre stato unmodo per capire se ancora ci amavamo. Nonostante la stanchezza nonriuscivo prendere sonno, Peeta era crollato quasi subito. Decisi dirimanere sdraiata giusto per riposare il corpo. Potevo sentireHaymitch e Jhoanna che parlavano sotto voce, Jhoanna aveva un mistodi paura, a confermarlo furono le sue parole.

Secondo me ci faranno fuori uno alla volta.

E' probabile, ma prima o poi succederà, tanto vale farci l'abitudine mia cara.

Sei sempre così ironico Haymitch?

Sempre stato, altrimenti non sarei io.

Certo, certo. Dimenticavo che tu e la morte siete grandi amici.

Mi cara, se avessi vissuto gli anni che ho vissuto io, te ne sareste una fatta una ragione.

Non hai paura?

Molta, ma in fondo sono stanco di vivere in questo modo.

Non hai ucciso tu la Donner.

Maysilee Donner, eravamo molto giovani allora. Avevamo deciso di allearci. Lei cercava posti sicuri dove nasconderci, evitare gli altri tributi, io invece cercavo un modo per capire come scappare da quell'inferno. No, non è morta per mano mia, se ben può sembrare strano, ma ero deciso a tutti costi di scappare per evitare la morte. Maysilee invece aveva deciso di rompere l'alleanza ed io non la fermai. Ho continuato per la mia strada quando se ne andò, non passò molto quando all'improvviso udì un'urlo disperato. Ma arrivai troppo tardi, Maysilee era già morta.

Immagino che ti sei sentito in colpa per tutti questi anni.

Avevo un buon amico a consolarmi.

Parli del tuo wisky?

Vedo che sei ben informata, ,ma si anche. Quando diventai mentore di quei due rompiscatole di Peeta e Katniss mi sono dato una calmata.

Lo sai che otrsti morire per mano sua? Come è successo con Ryan.

Povero ragazzo, mi stava simpatico.

Diciamo che era indifferente.

Johanna, Johanna, hai sempre avuto questo carattere cosi duro, porti una corazza così grande che non riesci a vedere oltre.

Che ore saranno ormai?

Quasi l'alba.

Bisogna svegliare gli altri due, penso che presto avremmo visite.

Cosa diamine stai dicendo, io non vedo niente.

Guada là, oltre quella collina.

Haymitch aveva ragione, oltre lacollina un' esercito di grasse scimmie ci osservavamo con gli artigliin fuori. Si potevano intravedere delle sagome attraverso i primiraggi del sole. Jhoanna si lanciò verso di noi per farci alzare, nonavevamo tempo da perdere, non ce l'avremmo mai fatta con tutte quellebestie inferocite. Decidemmo di separarci, l'appuntamento era aipiedi della tomba di Ryan, avevamo ancora in atto i nostro modo dicomunicare. Jhoanna corse lungo il sentiero con il mio vecchiomentore, io e Peeta ci dirigemmo verso le profondità della foresta.Peeta purtroppo non poteva correre velocemente, quindi dovevamoprepararci per combattere, la sua gamba era un impedimento perentrambe, ma non avevo nessuna intenzione di perdere mio marito.Dovevamo fare di tutto per uscire da quell'inferno e lo avremmo fattoinsieme. I nostri figli ci aspettavano, ed ero certa che nonimmaginavano nemmeno che c'era il rischio che non ci avrebbero piùrivisti.

-Kat, devi andare via, scappa!

-Non andròvia senza di te

- Devi farlo, per i bambini.

- Andremmo via insieme, non ti lasceròqui a morire.

Se rimani morirai con me, non possono perdere entrambi i genitori.

Abbiamo già combattuto contro quelle scimmie.

Già, quando Finnick era ancora vivo, ed era dei nostri. E fu grazia a chissà quale dio che ci siamo salvati allora.

Possiamo farcela.

No Kat, non possiamo, tu vai ed io li distraggo.

Non ebbi il tempo di controbattere, lescimmie erano già arrivate. Una mi saltò addosso ma ebbi laprontezza di spostarmi. La bestia atterrò sulle zampe e contrattaccoma sta volta Peeta. Con una freccia le oltrepassai la testa a crollòa terra come un sacco di patate. Peeta ed io ci mettemmo di nuovo acorrere, le urla inferocite delle scimmie si sentivano a pocadistanza, il che ci stavano raggiungendo. Lanciavo frecce in tutte ledirezioni, appena vedevo qualcosa muoversi la colpivo. Ogni tantocentravo il bersaglio, le scimmie cadevano dagli alberi, cercavo dievitare che si avvicinassero a Peeta. Ma le frecce non sarebberobastate, dovevamo trovare una soluzione , quando all'improvvisodavanti a noi si scorgeva una grande cascata. Non avevamo bisogno diparole per capirci, bastò uno sguardo, e al bordo della cascata cituffammo nel vuoto. 

Dopo gli Hunger gamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora