Il piano di Katniss

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La voce di Finnick rimbombava in tutta la stanza, aveva trovato l' interruttore che avviava l'intero distretto. La sua voce fuoriusciva dagli altoparlanti posti in ogni stanza salone stanza e ripostiglio. 

- Gentili signori e signore, siete pregati di seguire le mie istruzioni in modo da raggiungermi giù nei sotterranei di emergenza; il cibo e a vostra disposizione. Potete trovare il menù all'ingresso delle scalinate qui di sotto Le prelibatezze sono: Zuppa di agnello, carne essiccata di fagiano, fegato di scoiattolo e zuppa di Sea la Zozza invecchiato di un paio di anni. Vi aspetto numerosi. 

Dopo il suo annuncio ci trovammo tutti di sotto con lo stomaco che brontolava per la fame. Cero la zuppa di Sea non sarebbe stata toccata da nessuno, ma rinnegare la carne essiccata o la zuppa inscatola di agnello sarebbe stato un vero sacrilegio. Johanna sembrava impaziente, camminava avanti e indietro aspettando che Finnick finisse di dividere le razioni. Decidemmo di comunicare il ritrovamento del cibo anche agli altri tre che erano totalmente spariti dalla nostra vista. Pollux e ai suoi compagni,  Non si fecero vedere, non avevo immaginato quanto fossero offesi per le parole della mia amica Johanna, eppure non sembra avessero mai trovato questo posto. Erano da un po nascosti nel distretto, ma non sembrava che nei sotterranei ci fossero mai venuti prima. Niente era cambiato da allora, tutto taceva come se nessuno avesse mai messo piede li dentro; ma mi tornava in mente quel momento in cui il distretto venne bombardato all'improvviso e ad ogni abitante fu ordinato di scendere di sotto, lontano dalle bombe di Capitol. Finimmo i nostri pasti in silenzio, Johanna ci aggiornò della situazione all'interno dell'infermeria. Decisi che non sarei più tornata la dentro per via di dolorosi ricordi che percorrevano la mia mente. Io che passai quasi tutta la mia permanenza sedata su quei letti e legata per evitare di fare del male agli altri e a me stessa, i medici aspettavano che mi calmassi per slegarmi le mani. Mia madre che veniva a trovarmi per darmi notizie di ciò che accadeva di fuori, Gale  che mi portava informazioni della guerra e di Peeta ancora nelle mani di Snow, Haymitch che nonostante odiavo per il tradimento nei confronti miei e di Peeta tornava a visitarmi quando dormivo. Johanna che rubava la mia dose di morfina, e Prima...La mia dolce e piccola Prima, pronta per buttarsi nel mondo degli adulti ormai cosi matura per una ragazzina della sua età. Mi mancava cosi tanto che il solo pensiero mi uccideva. Poi si spostò nell'armeria, non trovo armi ma solo divise di combattimento che ci diede Boggs prima della partenza verso i distretti in guerra.  Peeta invece non trovò niente nella zona in cui perlustrava,  a parte qualche stoviglia e qualche pezzo di frutta ormai marcia. Io invece trovai la stanza segreta della Coin, ma decisi di non condividere quel segreto con i miei compagni, non volevo che ci entrassero, non so il perchè, ma Dopo essere stata la dentro lo sentivo come una mia piccola proprietà, un posto sacro di cui non volevo venisse contaminato da altre persone. Non nutrivo alcuna simpatia per la Coin, in fondo era colpa sua se mia sorella era morta, ma pensavo che doveva rimanere tutto come lei aveva lasciato. Era il suo mondo, i suoi ricordi, il suo tesoro nascosto dove poteva rifugiarsi nei momenti di sconforto. Non avevo mai pensato a un mondo diverso da Panem, Una vita diversa, magari dove i miei figli sarebbero stati al sicuro, un posto chiamato Stati Uniti D'America. Eppure ricordavo che mio padre me ne parlò in un giorno di caccia, mi raccontò di come era diversa la vita, quanto era bella la libertà. Poi qualcosa cambiò, qualcosa rese queste terre marce, piene di odio e di schiavitù. Decisi di smuovere quei pensieri e quei ricordi dalla mia mente, e mi concentrai su cosa avrei dovuto dire ai miei compagni. - Io sono stata nella sala delle riunioni, speravo di trovare qualche mappa che ci potesse aiutare a muoverci qui dentro e all'esterno, ma non ho trovato niente, non so nemmeno come funzionano i computer e gli schermi tv, so solo che ci vuole qualcuno che ci aiuti a ad avviare quei maledetti computer in modo da avere una visuale dell'esterno e far installare l'allarme in caso ci fosse qualche intruso o un attacco dall'esterno. Nessuno mi rispose, rimasero tutti in  silenzio. Nessuno di noi era bravo con la tecnologia. Poi a Peeta venne in mente Cressida e i suoi compagni. Loro sarebbero stati capaci di aiutarci ma dovevamo convincerli a venire da noi. 

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