Secondo anno C.4

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L'anno era iniziato bene. Almeno fino a quel 31 ottobre. 

Sarah aveva trovato buona compagnia in Luna, al tavolo dei Corvonero si sentiva meno sola. E certo, le faceva piacere passare il tempo con Fred e George, ma a differenza dell'anno prima fuggire da quel tavolo non era più una priorità. 

Forse era per quello che l'idea di passare un Halloween divertente a fare scherzi con Luna e i gemelli sembrava divertente ed entusiasmante. 

L'anno scorso la scuola era stata attaccata da un troll, e lei per poco non si era rotta la testa nel vano tentativo di cercare Hermione Granger persa nei bagni delle ragazze, ma non era stato tutto negativo. Anche se stordita, aveva passato la serata abbracciata a Fred e George nella sala comune dei Grifondoro, un posto che i Corvonero non dovrebbero nemmeno pensare. 

Quindi, dopo quel casino, si poteva supporre che Halloween sarebbe stato fantastico fino alla fine, no? Dopo le storie di fantasmi raccontate da Luna (lei privilegiava quelle dei Thestral, cavalli scheletrici che guidavano le carrozze di Hogwarts), gli scherzi fatti per i tavoli con i gemelli, gli zuccotti di zucca e Padma e Pansy che urlavano con dei ragni finti in testa, di sicuro quella serata poteva concludersi alla grande. 

E invece no. 

La gatta di Gazza doveva rimanere pietrificata davanti ad un cavolo di muro con una scritta insanguinata sopra! Che bella storia di fantasmi, azzeccata ad Halloween. 

"La serata era andata così bene..." Si disse, mentre sentiva le urla delle ragazze e ragazzi avanti a lei.

"Stavolta noi non c'entriamo niente!" George alzò le mani al cielo, mentre Fred cercava di vedere meglio la situazione.

"Guardate!" Luna indicò qualcosa davanti a loro, proprio mentre il professor Silente si avvicinava di corsa, seguito dalla loro professoressa di Trasfigurazione e il nuovo prof di Difesa contro le Arti Oscure, Gilderoy Allock.

Sarah non si stupì quando vide Potter e compagnia in primis, ma il sangue sul muro era agghiacciante. Odiava quel dannato liquido rosso, e la strega si sentì improvvisamente privata di esso, quando gli gettò un'occhiata. Dapprima il suo sguardo era annoiato, ma poi sentì un brivido per tutta la schiena e spalancò gli occhi. Ignorò anche il: "Che fine ha fatto Ginny?" sussurrato e candido di Luna, che come sempre sembrava estranea a tutte quelle cose. 

La figlia di Atena rimase paralizzata davanti al muro, leggendo quelle righe, mentre i sussurri smarriti di altri studenti crescevano sempre di più. 

"La Camera dei Segreti è stata aperta. Temete, nemici dell'erede."

***

-Hai sentito della gatta di Gazza?

-Sì, è stato orribile!

-Sinceramente a me non dispiace. Così magari la smetterà di mettermi in punizione. 

-Ma va là! E la scritta sul muro, allora?

Quelle erano le voci che giravano per tutta Hogwarts, e Sarah non poteva non ascoltarle. Era rimasta scioccata anche lei, probabilmente erano circa due o tre sere che non dormiva bene.

-Conosci un incantesimo per dormire tranquillamente?- Sbottò Samuel, un Corvonero che faceva lezione con Sarah, sedendosi accanto a lei.

-Probabilmente lo avrei usato su di me.- Replicò lei. Guardò i suoi compagni di classe. I maschi parlottavano fra loro, mentre le ragazze sembravano più ansiose di prima.

Del resto, quella era la lezione di Allock.   

Sarah non riusciva a capire cosa avesse di speciale quel professore. Certo, non poteva negare che fosse bello, ma era un incapace. Non riusciva a credere che avesse fatto tutte le cose coraggiose narrate nei suoi libri. Potevano benissimo essere racconti inventati da lui. Eppure... Sarah non lo giudicava un Corvonero tanto incapace: era riuscito ad avere fama e gloria, e qualsiasi fosse lo stratagemma di cui si era servito... beh, complimenti, era geniale.

Ciò non cambiava però la sua opinione e il pensiero che quello lì fosse un incapace nell'ambito delle Arti Oscure.

-Comunque- Samuel attirò di nuovo la sua attenzione. Anche lui era un bel ragazzo, Sarah doveva ammetterlo. I capelli neri gli ricadevano tutti a mo di ciuffo sugli occhi grigi. Batteva sempre un piede a terra quando era nervoso, e tendeva ad offendersi facilmente, soprattutto quando giudicavano male suo padre, un babbano. Un po' come lei, del resto. Eppure al primo anno non si erano parlati molto.

"È perché gli piaci!" Aveva scherzato Luna.

"Sì ma Sarah non va appresso a tipi come lui." Aveva sbuffato Fred.

Sarah si schiarì la gola.

-Comunque?- Lo incitò a continuare.

Vide Samuel mordersi la guancia.

-Cosa pensi che sia la Camera dei Segreti?

La semidea sospirò: non voleva parlare di quel che era successo, era strano e difficile. D'altro canto, però, il suo cervello fremeva e scattava al solo pensiero della faccenda, cercando di trovare soluzioni, teorie, pensieri. Eppure il suo cuore batteva forte per il nervosismo. E meno male che i Corvonero dovevano pensare solo col cervello.

Però... aveva paura che quella fosse solo la prima mossa.

-Non ne ho la minima idea.- Sussurrò con la gola secca.

Gli occhi grigi di Samuel si illuminarono, e Sarah si sentì scossa da un altro brivido quando continuò a parlare.

-P...potremmo cercare qualcosa assieme, che ne dici? Del resto... tutti sanno che tu...

In quel preciso istante entrò il professore, seguito dai mormorii teatrali delle ragazze.

Sarah imprecò mentalmente, e rivolse uno sguardo leggermente ansioso al suo compagno di banco, nella speranza che continuasse il discorso, ma Samuel si era già rivolto al professore.

[SOSPESA] Hogwarts is my home {1.0}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora