[SOSPESA] Hogwarts is my home {1.0}

Secondo anno C.5

-Tu non ci sai fare con le ragazze.- Dichiarò Sarah, guardando Samuel e chiudendo il libro.

Erano andati in biblioteca assieme a Luna, troppo occupata ad osservare una ragnatela, nella speranza di studiare decentemente per la verifica di Pozioni.

Un altro allegro anno con Severus-Non mi faccio uno shampoo dal 1890-Piton.

Samuel balbettò qualcosa di incomprensibile, arrossendo.

Sarah alzò le sopracciglia, con fare interrogativo. Stava per ribattere, quando qualcuno si avvicinò a loro.

Era un ragazzo alto, con la pelle olivastra e i capelli chiarissimi. Stringeva i libri di Divinazione sotto braccio, quindi doveva essere uno studente del terzo anno. La cravatta dei Serpeverde spuntava dalla tasca del suo pantalone.

-Ehi, ehm...- Balbettò -Posso sedermi qui?

-No.- Dichiarò Sarah, leggendo i suoi appunti -Ti sei alzato dal tavolo di Malfoy.

Samuel la guardò, nervoso.

La semidea sbuffò e guardò il nuovo arrivato.

-Senti, se sei venuto per prenderci in giro non ti consiglio nemmeno di provarci. Oggi sono arrabbiata, e la gente sa di cosa sono capace quando sono arrabbiata.

-Non ho intenzione di farlo. Non è che se conosco Malfoy automaticamente la penso come lui.- Replicò il Serpeverde.

Luna aveva smesso di giocare con il ragno, per la gioia di Sarah, ed era tornata a sedersi al tavolo.

-Certo! Siediti pure con noi! Io sono Luna, lei è Sarah e lui è Samuel!

-Derek.- Si presentò, guardando Luna senza battere ciglio. Si sedette accanto a Samuel, in silenzio.

Rimasero a sfogliare i propri libri o i propri appunti, fino a che Samuel non sussurrò a disagio:

-Allora... Derek... s...studi Divinazione?

Sarah rimase notevolmente stupida per il coraggio del compagno, e attese.

L'altro non alzò gli occhi dal suo libro, ma annuì.

Passò più di un'abbondante mezz'ora.

Sarah stava già per alzarsi, quando arrivarono Fred e George.

"Questa biblioteca è troppo affollata."

-Che ci fate voi qui?- Sussurrò -Non state mai in biblioteca.

-Ci credi se ti diciamo che volevamo studiare?- Ghignò George.

-Per niente.

-Siamo venuti a prendere Angelina, infatti.- Dichiarò Fred -Anche perché tu hai tanta compagnia nuova e un Serpeverde.

Derek alzò lo sguardo.

-I fantastici gemelli.- Disse, senza tracce di scherno -Era strano che non foste già qui a fare le guardie del corpo a lei.- E indicò Sarah con un dito.

George stava per ribattere, ma poi Fred gli diede una gomitata e si avviò da Angelina, che li aveva scorti.

Sarah socchiuse gli occhi: detestava quella Grifondoro. Non c'era un motivo preciso, a dire la verità. Forse perché Fred aveva una cotta pazzesca per lei.

Forse.

Distolse lo sguardo e fissò George, indicando la sedia accanto a Luna. Lui indugiò ancora su Derek, poi sbuffò e si sedette, mettendosi a fare palline di carta che lanciava nelle piccole venature createsi col tempo, o semplicemente incise dagli studenti.

Quello fu il pomeriggio di studi più strano che Sarah avesse mai passato, in compagnia di George che non entrava mai in libreria, un Serpeverde che sembrava distante da tutto e da tutti nonostante l'imbarazzo iniziale, Samuel che arrossiva e sembrava avere una crisi di nervi senza una ragione e Luna che dava nomi a tutti i minuscoli insetti che trovava per là.

***

"Ehilà Tonks! Sono io!

Volevo chiederti come stava andando a casa. Come stanno Ted e Andromeda? E tu?

Io qui sto bene, sono diventata amica con Luna Lovegood, una tipa molto originale. Condividiamo la stanza, grazie al cielo.

Poi c'è anche un Corvonero di nome Samuel. Non fraintendere, niente di amoroso! È timido come non so cosa, e ha sul serio paura di tutto! Almeno credo.

Poi oggi ho conosciuto un Serpeverde di nome Derek. Si è seduto al tavolo con noi. So che sembra strano, ma non ha strillato nessuna scemenza sui 'sangue marcio'. Forse mi sto facendo inculcare troppi stereotipi...

In tutto ciò, passo sempre del tempo con Fred e George, anche se vederli mentre si allenano a Quidditch non è proprio passare il tempo con loro. Ogni tanto, quando non ho niente da fare leggo i libri babbani che mi sono portata appresso. Domani ho una verifica di Pozioni, brrrr.

Comunque, c'è una cosa di cui volevo parlarti. Una cosa che è successa qui. Non voglio allarmarti, ma preferirei parlarne con qualcuno di "adulto".

Ma forse è meglio in un'altra lettera.

Sarah"

***

Anche quel giorno gli allenamenti di Quidditch erano noiosi.

Sarah era abituata a sopportare i continui scherzi dei gemelli, ma ormai ne facevano sempre meno, sia fuori dal campo che durante gli allenamenti, quindi si limitava a guardarli volare su quelle loro fantastiche scope.

Accidenti, le sarebbe piaciuto volare su una di quelle.

Guardò Fred dare un cinque in volo ad Angelina, e questo bastò ad irritarla.

Fred era il suo migliore amico, perché cavolo quella non girava a largo?

Guardò Madama Bumb, intenda a segnare qualcosa sul suo blocco magico, fluttante nell'aria, ed ebbe l'ispirazione.

Scese per gli spalti velocemente, e la raggiunse.

-Professoressa!

-Oh salve, signorina Kudo. Perché non guarda come al solito quei due scellerati?- Borbottò ironica la donna.

-Volevo chiedervi se erano ancora disponibili i provini di Quidditch. Voglio entrare nella squadra dei Corvonero.- Disse tutto d'un fiato la figlia di Athena.

La professoressa la guardò.

-Come, prego?

-Crede che possa farcela? Non volo così male. E poi non ho neanche più paura dell'altezza. Almeno non troppa. E poi mi piacerebbe sul serio...- Ricominciò tutto d'un fiato lei.

Madama Bumb la fermò mettendole un dito sulle labbra.

Prese un respiro profondo, mettendo il blocco da parte.

-Signorina Kudo?

-Sì?

-Bastava semplicemente dire che voleva fare un provino.

Sarah sorrise, annuendo.

Quindi, da lì a poco avrebbe provato ad entrare in una squadra di Quidditch.

Non sapeva perché lo aveva fatto, forse per volare finalmente su una scopa in maniera "spericolata", o forse per provare finalmente il brivido di una partita vissuta in prima persona.

Restava il fatto che adorava la sola idea di indossare la divisa dei Corvonero, e si dimenticò per un po' la Camera dei Segreti, senza calcolare Ginny che si era scontrata con lei a testa bassa, in uno dei corridoi.