12.

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Se per Ian Gallagher rientrare a casa dopo due giorni di assenza ingiustificata con al seguito un evaso ricercato in tutta Chicago fu difficile, per Mickey Milkovich fu una vera e propria prova di coraggio. Di certo non si aspettava un gran benvenuto, ma la scena che gli si parò davanti lo fece sprofondare nell'imbarazzo più totale. Fiona se ne stava in cucina nel disperato tentativo di aprire un barattolo che cadde rovinosamente nell'esatto istante in cui il giovane Milkovich si chiuse la porta dietro le spalle. Debbie teneva una bambina tra le braccia e lo guardava confusa mentre la piccola si sbracciava per ottenere attenzioni, Liam lo fissava senza alcuna emozione e Lip si limitò a scuotere la testa evidentemente contrariato, di Carl nessuna traccia. Mickey avrebbe voluto davvero sparire in quell'esatto istante, che poi non sapeva nemmeno come avesse fatto Ian a convincerlo ad andare a casa Gallagher, non che non volesse rivedere quella famiglia, ma a dir la verità detestava quasi ogni singolo Gallagher ed era sicuro che il sentimento fosse ricambiato.
"Allora? Non vi siamo proprio mancati?" Ian fece un sorrisetto furbo e fissò lo sguardo dritto in quello della sorella maggiore con fare di sfida, cosa che a Mickey non sfuggì e si chiese se portarlo proprio lì non facesse parte di qualche subdola vendetta da parte del ragazzo nei confronti della sorella. "Bentornato, Mickey. È un po' che non ci vediamo eh?" Debbie sfoggiò un sorriso ammaliante cercando invano di far calmare la bimba che presentò come Franny, Mickey apprezzò il tentativo della giovane di sembrare naturale e rispose con uno dei suoi sorrisi alla Milkovich, intanto che Ian riprendeva parola "Mickey starà con noi per un po', immagino sappiate della sua piccola fuga. Non voleva venire, ma sono un mago nel convincerlo, vero Mick?" e detto ciò tirò a se il ragazzo circondandolo con un braccio e beccandosi una sonora gomitata sul fianco.
"E starà qui a fare la muffa mentre fuori la polizia lo cerca in ogni angolo del quartiere?" rispose Fiona con fare acido ignorando lo sguardo furioso del rosso che ribatté subito con freddezza "Si. Se necessario farà il soprammobile, ma non ho intenzione di lasciarlo in strada. Se non avete altre domande direi che possiamo andare, Mickey ha bisogno di vestiti puliti." e detto questo trascinò Mickey su per le scale.

"Mi dirai mai perché avete messo su quel teatrino o devo scoprirlo da solo?" Mickey, seduto sul letto nella stanza del più piccolo, guardava Ian cercare dei vestiti adatti nel suo armadio. Quest'ultimo si limitò ad una scrollata di spalle, ad uno sbuffo nervoso e ad un tuffo improvviso accanto al ragazzo. "Lei crede che tu non sia adatto per me e per la mia situazione" affermò in risposta posando la testa sulle gambe del moro e sbuffando ancora. "E non ha ragione?" chiese l'altro passando delicatamente una mano tra i suoi capelli, quanto gli erano mancati quei capelli, sorrise leggermente e aggiunse "Sono un ricercato, ho quasi ucciso la tua sorellastra, sono un Milkovich... devo continuare?"

"Non ha ragione. Cristo, Mick, non sono più un quindicenne in preda agli ormoni, so riconoscere quando una persona è giusta per me. Okay, ho un problema, ma lo sto pian piano sorpassando e non è così strano che voglia averti vicino mentre lotto per cercare di far prevalere la parte razionale di me. Quindi tu, Fiona e chiunque altro smettete di sparare stronzate." Mickey sorrise ancora e si abbassò per lasciargli un bacio sulla fronte, cosa che sorprese molto Ian, non era da Mickey Milkovich mostrare così tanto affetto. "Ed è stata la parte razionale a dirti che dovevi scappare in Messico con me?" chiese poi senza perdere quel sorriso dolce che non stava affatto male su quel volto stanco e martoriato, Ian allungò una mano per toccarlo come per constatare la sua presenza "No, ma ogni tanto è giusto tirare fuori anche la parte irrazionale. Altrimenti che divertimento c'è?" si tirò a sedere con uno scatto e sorrise raggiante prima di afferrare il moro per la maglia e tirarlo a se in un bacio che di innocente non aveva proprio niente.
N

el frattempo, al piano di sotto, Lip e Debbie Gallagher cercavano disperatamente di fermare Fiona che si era portata il telefono all'orecchio.
"So dove si trova Mikhailo Aleksandr Milkovich"


BUONSALVIA

Sono mesi che non aggiorno, ma ho i miei motivi

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Sono mesi che non aggiorno, ma ho i miei motivi. GIURO.
Intanto oggi sono iniziati gli esami di maturità e per riprendermi ho deciso di studiare per doma...no, ho deciso di finire questo capito che non ha molto senso, ma va bene così. Ho deciso di rendere Fiona il cattivo? No, non proprio. Ho un'idea o due, ma vedremo poi.
Beh comunque AL PROSSIMO CAPITOLO.
CIAH

Aspetterò | GallavichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora