Trascendenti ~ La Foglia Cadente. [IN REVISIONE]

Capitolo 8

I giorni sono fluiti lentamente. I miei compagni mi hanno aiutato ad accrescere i miei poteri, usarli in mezzo al verde, imparare formule magiche e abituarmi alle ali. Quest'ultimo è stato davvero molto difficile causandomi solo brutte figure e dolori: come quella volta che sono caduta incastrandomi fra i rami di un albero, o di quella volta che mentre atterravo sono inciampata e ho fatto un bagno nel laghetto. Inoltre ho imparato a comunicare con le piante solo toccandole e con gli animali. È incredibile tutto ciò che riesco a fare.

Cammino fra i lunghi corridoi della villetta. Una coda scondinzola al mio seguito. Non mi ha mai lasciata sola. Perfino durante l'allenamento mi ha sempre seguito.Osservo i quadri finché non ne noto uno, che cattura la mia attenzione. Un uomo e una donna, a me familiari, si abbracciano tenendo in braccio una bambina. La donna dai lineamenti dolci e timorosi, l'uomo dai tratti austeri ma amorevoli. Guardo curiosa la bambina cercando di ricordare dove ho visto i suoi occhi. Le immagine sfocate mi ricordano il sogno.Guardo  l'etichetta in fondo al ritratto.

"Il Re Edward e la Regina Allison con la piccola Liliana."

Non è possibile. Da poco tempo i miei compagni mi avevano raccontato la storia della mia famiglia, i sovrani di Mystical. Adrian e Flagrantia mi avevano descritto con minuziosi dettagli la figura di mia madre e di mio padre, ricordandone il periodo florido che stava attraversando il regno durante il loro governo.

<<Mia madre racconta spesso quando fosti rapita.>> comincia a raccontare Flagrantia. <<Era lì quel giorno, come tutti gli altri sovrani. Sarebbe stato il tuo secondo compleanno. Era accanto a tua madre: erano amiche, si erano cresciute insieme. Si consideravano sorelle. Era una bellissima giornata e ti stavano preparando fuori sulla terrazza per l'annuncio della tua età come una vera principessa. Avevano preferito così. La regina Allison aveva un brutto presentimento e quel giorno il Re le stesse accanto non lasciandola mai e optando di stare sotto il sole pensando che il contatto con la natura l'avrebbe aiutata a tranquillizzarsi. I sovrani guardavano il frutto del loro amore, ammaliati dal suo sorriso e dal modo carino di tenere un dito in bocca. Finché tutto si oscurò: il sole sparì, nuvole scure rixoprirono il cielo, gli animali si zittirono diventando inquieti e le piante sembravano senza vita. I tuoi genitori ne cominciarono a soffrire perché tutto ciò che dipende l'oggetto della tua magia si ripercuote su di te. Tua madre disse alla mia di andarsene e di nascondersi portando con lei te. Ma prima che potesse toccarti, il tuo corpo si potesse sprigionando una bolla di intensa magia. Sapeva che c'era poco tempo per agire e che sarebbe finito cercando di prenderti e portarti al sicuro, perciò corse via per cercare aiuto. Ma quando arrivò con le guardie era ormai troppo tardi: ti aveva presa e uccisa. Mia madre corse dalla tua, a terra straziata dal dolore. Si racconta che le sue urla furono udite in tutta Mystical. >> finisce di parlare.

Li guardo pensando a come persone buone abbiamo subito tutto quel male. Nonostante sia stata con loro solo prima dell'accaduto, ma non ricordo nulla, adesso ho un solo desiderio: quello di vendicarli.

Mi dirgo nella mia camera, cercando di cambiare l'argomento dei pensieri, ma mi ricordo del peggioramento del mio rapporto con Adrian.

Da tempo ho l'impressione che lui non sia realmente innamorato di me, che mi abbia mentito. Inoltre i suoi gesti continuano a non provocarmi nulla.

Elektra si è trovata bene insieme a noi: ha socializzato subito. Ho notato che riserva molti sorrisi a Mark che ricambia.

Domani si andrà al palazzo di Adrian dove si celebrerà un ballo chiamato Mermaid. Perciò io, Elektra, Flagrantia e Lucilla siamo scese sulla Terra per cercare dei vestiti da indossare durante il ballo.

Guardo gli scoiattoli saltare da un ramo all'altro. Vorrei essere come loro, libera da ogni responsabilità, libera da ogni dovere, libera da questo destino, libera di essere una semplice umana, ignara di tutto.