Capitolo 52

14 2 0
                                    

Scuri rami crescono verso il cielo trafiggendo le sue soffici nuvole e uccidendole.
Pongo il mio sguardo sugli alti e appuntiti archi rampanti che si diramano verso il cielo scuro e tetro quando la macchina si ferma sotto l'imponenza oscura del palazzo.
Scendo dal mezzo ascoltando la rossa sbuffare alle mie spalle.
Dirigo lo sguardo assorto verso il cielo, notando la luce dietro il folto muro di nuvole.

《Andiamo.》mi sussurra Roxy spingendomi a varcare l'atrio.

Annuisco muovendomi vero la sala delle riunioni dove lì ad aspettarmi ci sono decine e decine di stregoni pronti a chiedere la mia mano. Il mio passo risuona nel silenzio tombale della Reggia, finché non si smorza anch'esso quando mi blocco davanti al portone.

《Fatti controllare.》Roxy si avvicina sistemandomi i capelli sulle spalle.
《Sei bellissima. Ora entra e trovati un marito.》mi spinge dentro quando le porte tutto d'un tratto si aprono.

Uomini dalla pelle scura, altri dalla palle chiara, alcuni dagli occhi rossi, altri verdi, altri grigi, vestiti di tutto in punto, distolgono la loro attenzione da quello che stavano facendo rivolgendola tutta sul mio corpo.

《Non restare ferma. Cammina!》 sbotta Roxy.

Prendo coraggio e con passo fiero e felino mi dirigo verso la mia piccola seduta, dietro la quale ad aspettarmi in piedi vi è Connor.

Lo saluto con un cenno per poi prendere posto sul trono. Guardo incerta sul da farsi la rossa, la quale mi spinge a cominciare un discorso. Sospiro per poi prendere parola.

《Uomuni di Dark Shadows, benvenuti nell'umile reggia del nostro Re. Spero che la sua ospitalità sia molto gradita.》guardo ognuno di loro vedendo solo vecchi balordi bramanti di potere. Mi alzo in piedi, camminando sul podio del trono.

《Come ben sapete oggi ci sarà il rito per poter diventare nuova principessa. E come vuole la tradizione, durante i festeggiamenti, dovrò dire il nome di colui che sarà il mio sposo. So che siete venuti tutti qui per chiedere la mia mano e dimostrare quale fra di voi sia quello adatto, in futuro, per diventare nuovo principe di questa dimensione. Perciò cosa dire altro: in bocca al lupo e che vinca il migliore.》chiudo il discorso risedendomi al mio posto e vedendo lunghe fila di stregoni avvicinarsi per chiedere di sposarli.
Un uomo si inchina al mio cospetto mentre lo scuro mantello si alza come spinto dal vento per poi riabbassarsi e poggiarsi sul suo corpo, ormai adulto.

《Principessa, il mio nome è Gale. Sono lo stregone della vendetta. Posseggo terre e schiavi. E questi sono i miei doni per voi.》sussurra indicando un grosso forziere pieno di vestiti di seta previste e gioielli. 《Vi darò tutto quello che più desiderate. Tutto ciò che sarà mio sarà vostro.》

《Non desidero ricchezza come ogni singolo uomo presente in questa stanza. Come ho già detto nell'ultimo incontro, ripeto che ho già abbastanza e quello mi basta.》sussurro infastidita dai loro singoli desideri.

《Allora qual'è il suo desiderio?》ad un tratto una voce risuona nel silenzio causato dalle mie parole.
Alzo il viso in cerca del possessore di quella giovane voce.

《Chi sei? Avvicinati al mio cospetto, stregone.》una capigliatura rossa si fa strada fra la folla, seguita da commenti e insulti.

《Principessa.》si inchina al mio cospetto lasciandomi interdetta. Non avrei mai pensato di vedere un volto come il suo. Un viso da ragazzo ma in grado di nascondere anni di esperienza, contornato da capelli color del fuoco e occhi senza una minima macchia, bianchi come la neve d'inverno, puri.

《Chi sei?》sussurro intimidita dai suoi occhi.
Dietro la mia seduta sento Connor irrigidirsi e la rossa sussultare.

《Giusto. Da quando sei arrivata qui, non ci siamo mai incontrati. In questo periodo sono stato molto inattivo, però credo che oggi mi divertiró molto.》 ghigna guardandomi malvagio.
《Io sono colui che gli umani rappresentano come uno scheletro incappucciato di nero con in mano una grande falce e due grandi ali nere dietro la schiena.》stringo, tesa le unghie al trono, cercando di nascondere le mie paure. 《Io sono colui che chiamano Morte. A dire il vero il mio nome non sarebbe quello, ma non è questo l'importante. Sono un essere neutro, così come lo è anche Destino, viaggio nelle varie dimensioni sempre a mio piacimento.》dice guardando gli stregoni che si sono allontanati da lui.

Trascendenti ~ La Foglia Cadente. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora