Capitolo 27

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Finalmente dopo alcuni battibecchi, i nostri piatti vengono serviti così da iniziare a mangiare.

《Ci sarai sabato sera?》lo guardo perplessa incosciente dell'argomento aperto. 《Al ballo intendo?》

《Non lo so.》 rispondo indifferente.

《Non vuoi venire perché non hai l'accompagnatore o perché c'è un altro motivo?》ghigna divertito.

《Non ti basta sapere che non voglio venire?》esasperata lo fisso intensamente.

《No.》risponde dopo pochi attimi. Il Principe chiama un cameriere che dopo pochi attimi porta una bottiglia di vino, mentre maledico il ragazzo seduto a me di fronte. 《Giochiamo?》chiede indicando la bevanda.

《Uhmmm..... va bene.》 sbotto scocciata.

《Perché non vuoi venire al ballo?》chiede dolcemente.

《Non amo le feste, soprattutto quelle affollate. Perché vuoi sapere se io venga o no?》

《Voglio sapere il motivo perché rifiuti.》 Mi scruta interessato e imbarazzata addento un raviolo.

《Quali sono stati i sentimenti che hai provato alla vista di Melly?》chiede. Non voglio rispondergli, ma non posso neanche cedere e bere. Così capirà che provo qualcosa di non identificato nei suoi confronti.

《Gli stessi che tu provi per Filippo.》rispondo decisa e sicura. Continua a mantenere il suo sguardo fisso sul mio corpo, scrutandomi e cercando di trovare un punto debole. Continuo a mangiare con il viso diretto al piatto, imbarazzata di essere osservata così a lungo.

《Quante ragazze hai portato a cena in questo ristorante?》chiedo.

《Credo siano state una cinquantina, o forse di più. 》risponde calmo.

La cena continua silenziosa. Finito, mi alzo ed esco fuori sul balcone. Sospiro cercando di calmarmi. Pian piano, rinchiudo l'odio e l'ira trattenuti così da far in modo che i miei capelli tornino castani. Dirigo il mio sguardo il più lontano possibile, immaginando Marie e i miei amici. Un senso di colpa mi squarcia l'anima come se avessi dimenticato qualcosa, o qualcuno.

I sorrisi di Hileria, gli scherzi di Margó, le sgridate di Roxy, le scommesse con Connor, il viso di Filippo. Un giorno dovrò lasciarli, mi schiereró contro di loro, contro coloro che mi hanno dato sostegno, che mi hanno aiutato in questo mondo, che mi hanno protetto...da coloro che mi hanno amata.

Una lacrima scende candida rigando la mia guancia. Una calda mano la afferra prima che questa possa cadere nel vuoto. Mi volto verso il suo viso sorpresa dal gesto. Lui interessato la scruta come se volesse scoprire quale fosse stata la causa che l'ha fatta cadere.

Di lui mi mancherà tutto. Il suo essere scorbutico e arrogante, ma anche dolce e premuroso, mi mancherà il lui minaccioso e violento, ma allo stesso tempo anche protettivo, i suoi occhi la mia luce nel buio pesto, il suo profumo, la sua voce,il suo ghigno accompagnato raramente da un sorriso ma soprattutto la sua musica. Mi mancherà quel dolce e nostalgico violino che fa nascere in me quei sentimenti così profondi. Cerco di ritornare alla calma scacciando via quegli addii e ritornare la strega decisa e sicura di sé che tutti vedono e ammirano.

《Perché hai scelto lei?》chiedo timorosa dopo lunghi attimi di silenzio.

《Non è stata una mia scelta.》 sussurra. 《Nella dimensione oscura, i fidanzamenti e i matrimoni sono organizzati dai genitori così come era per tradizione sulla Terra fino al XX secolo.》Lo guardo impietrita riflettendo sul rapporto fra Roxy e Connor.

《Quindi tu mi stai dicendo che i rapporti carnali non significano niente?》sbotto tutto d'un fiato.

《Fare sesso con qualcuno per noi significa solo divertimento. Cosa ti aspettavi del resto?》sbuffa.

《Con la prima che passa vi divertite senza che vi rendiate conto quanti ci sono passati prima di voi e privi di quel sentimento che vi spinge a fare quell'azione?》 sospiro schifata.
Lui rimane zitto pensieroso.

《Sai preferisco di gran lunga le fate.》ribatto acida.

《Tsk......Allora perché non te ne vai da loro? Credi che i maghi siano dei puritani?》sbotta irritato.

《Magari se non fossi prigioniera di una dimensione con un re pazzo di potere e me sottoveste di una strega, guarda ci avrei già pensato.》mi dirigo verso la stanza nervosa. Un'anta scorrevole della finestra mi si para davanti come spinta da un forza improvvisa. Lo sento sogghignare. Chiudo gli occhi per concentrarmi. I vetri si rompono e io passo spedita attraverso il varco.

《Ti aspetto nel parcheggio.》dico per poi prendere la borsa ed uscire. Vedo la sua espressione stupirmi e seguirmi con due gemme attente.

Esco fuori camminando verso la lussuosa macchina. Il parcheggio è molto buio, mentre rammento il posto dove il Principe ha lasciato la sua auto.

《Ehi bellezza!》sento urlare alle mie spalle. Delle mani mi afferrano le braccia legandole con qualcosa di lungo ma setoso. Mi giro su me stessa ma l'uomo dietro di me mi blocca buttandomi su una macchina. Quando le sue mani sudicie mi alzano la gonna, tiro un forte calcio. Ciò mi permette di fuggire, ma i tacchi mi ostacolano così da cadere a terra. L'uomo mi afferra dal collo puntandomi il viso con un pezzo di vetro appuntito.

《Non fuggire, stasera sarai tutta mia.》mi sussurra all'orecchio. Il panico si impossessa di me e piccole gocce di sudore iniziano la loro discesa sulla mia schiena. Col pezzo di vetro graffia il mio collo e il dolore mi fa stringere i denti mentre il sangue cade copiosamente.

Ad un tratto vedo un'ombra nera dirigersi verso l'uomo, prenderlo e scaraventarlo metri e metri di distanza. Chiudo gli occhi spaventata quando un urlo si alza nel parcheggio e sento una tenera carezza sulle mie guance. Riapro i miei smeraldi bloccando la ferita al collo. Osservo il suo sguardo irrigidirsi e colorarsi di rosso. Si allontana di scatto buttandosi in quegli alberi che circondano il ristorante. Io, di corsa, entro nell'edificio e mi dirigo nel bagno dove, dopo aver pulito la ferita, ricopro il collo con delle bende.

《Come stai?》mi chiede una volta fuori.

《Un pó stordita per quello che è successo. Grazie mille.》lo guardo con espressione grata. Lui sale in macchina iniziando così la corsa del ritorno. Io, mi limito ad osservare la terra scomparire lasciando spazio ad posto ricco di desolazione, mentre due zaffiri mi guardano preoccupati.

Trascendenti ~ La Foglia Cadente. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora