capitolo 9

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14 giugno 2016

Tra quattro ore comincerà il cammino del Portogallo in questo europeo, e io tanto per cambiare, sono in ansia.

Sto nella hall dell'hotel per passare il tempo da sola, Beatrice è uscita per prendere aria nuova, e io ne approfitto per pensare a tutto quello che mi è capitato in questo ultimo periodo.

Non ho ancora capito chi mi ha mandato la lettere, nessun nome scritto e nessuno corrispondeva alla calligrafia usata in quella lettera.
L'unico che è entrato è stato André, ma che senso avrebbe avuto? Lui è fidanzato e non lascerebbe mai una lettera alla sua compagna di stanza.
Deve essere qualcun'altro, magari uno che ha sbagliato stanza.

Sento il mio cellulare vibrare, penso che togliere questa vibrazione che mi disturba ogni cinque minuti.

È una chiamata da parte di mio padre e per un minuto penso a non rispondere, ma dopo accetto la chiamata.

<<Ciao papà>> dico guardando la televisione a volume minimo.
<<Ciao piccola, come stai?>> mi domanda.
<<Tutto apposto, come è stata la partita 'Belgio-Italia'? Non l'ho vista e non so il risultato>> dico pensando a ieri sera quando Cristiano mi aveva invitato a restare a guardare quella partita, ma io rifiutai visto che avevo troppo sonno.
<<Ha vinto l'Italia e secondo me meritava di vincere>> disse con tono calmo.
<<Non era favorito il Belgio?>> domando
<<Essere i favoriti non significa vincere>> dice mio padre e credo che non c'è niente di più vero.
<<Ho sentito tua madre>> dice con voce seria facendo una piccola interruzione <<secondo me ti farebbe bene andarci questo inverno>>
<<Sì dai, dopo natale vado da lei>> dico e mio padre attacca la conversazione dopo avermi detto un semplice ok.
Controllo l'orario e vedo che mancano solo tre ore al nostro inizio.
Salgo su in camera e mi metto dei pantaloncini corti e la maglia del Portogallo numero 7 firmata da lui.
Mi lego i capelli e metto solo del semplice mascara e un rossetto sul carne.

Sento la porta della stanza aprirsi e vedo che è Beatrice.
<<Sei tornata, come è andata?>> le domando mettendo i trucchi nella loro trousse.
<<Bene, tranne il troppo caldo>> dice sedendosi e prendendo il suo cellulare.
<<Alla fine hai scoperto chi ti ha mandato la lettera?>> domanda e io faccio segno di no.
<<Penso che abbiano sbagliato stanza>> dico semplicemente <<ci sarà un'altra ragazza di nome Leila in questo hotel>> aggiungo dopo guardandomi allo specchio.
<<Troppa fantasia>> dice metre si mette la maglia di André Silva.
<<Ti aspetto nella hall, intanto chiamo un taxi>> dico semplicemente prendendo la borsa e il cellulare.

Portogallo Islanda, una partita dove dovremmo vincere facilmente quindi mi aspetto un bel 3 0.
<<Stiamo al decimo minuto e ancora non segnamo>> dice Beatrice con la stessa ansia di stare al minuto 80 ancora fermi sullo 0 0.
<< È appena cominciata, dagli tempo>> dico sorridendoli.

La partita è finita con un pareggio 1 1, mi aspettavo molto di più soprattutto contro questa squadra dove noi eravamo molto più forti.
Stiamo ritornando in hotel e molto probabilmente vado da Cristiano per vedere come sta, conoscendolo non sarà molto contento di un pareggio.
<<Ho mandato un messaggio ad André dove li ho chiesto se andava bene  se andavo da lui prima di andare a dormire, ma ha detto di no>> dice con un po' di tristezza nella sua voce.
Non so perché ma loro due non mi sembrano una coppia fissa, forse ha ragione Cristiano, in fatto di relazioni lei non è affidabile.
<<Sarà stanco per la partita>> dico per rassicurarla.
<<Bo non so, mi sarà che in questo periodo si sta allontando>>
<<Forse è solo una tua impressione>> dico e lei annuisce.
<<Saliamo sopra dai>> dice mente si dirige verso l'ascensore.
<<Io vado da Cristiano>> dico con voce piccola e lei annuisce.

Mi dirigo verso la camera di Ronaldo e durante il cammino noto André Silva seduto su una poltroncina bianca a fissare la televisione.
<<Bello il programma?>> li domando sapendo che però non lo stesse guardando. Si gira verso di me per un attimo per poi ritornare a guardare la televisione.
<<Non so neanche di che cosa parli>> mi risponde facendo un sorriso leggero.
<<Come mai qua?>> Li domando.
<<Troppe cose a cui pensare>> risponde semplicemente.
<<Perché non ne parli con Beatrice? Tra fidanzati si raccontano i problemi>>
<<Beatrice è uno dei problemi>> mi dice e io sono un po' confusa, pensavo che le cose andassero bene.
<<Meglio no? Chiarisci con lei>> Li dico e non so cosa mi sta prendendo.
<<Se la prenderebbe troppo>> dice <<che ne dici se domani sera andiamo a farci un giro>> mi chiede dopo e io non so cosa rispondere.
<<mi stai invitando ad un appuntamento? Non stiamo a temptation island>> dico e ci mettiamo a ridire tutte e due.
<<prendila come un uscita con un amico>> dice e io annuisco.
<<allora a domani>> dico alzandomi e salutandolo. Non so perché, ma al pensiero che domani devo uscire con lui mi mette ansia, ma mi fa sentire anche male nei confronti di Beatrice.

Spazio Mio
Ei, come state?
Ancora non si sa chi ha mandato la lettera a Leila😌
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto
Un bacio da
Elena

onde||André Silva (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora