capitolo 14

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28 giugno 2016

Proprio oggi che avevo programmato di andare a correre per distrarmi, si mette a piovere.
Questa è ciò che chiamo la mia fortuna.

Dal giorno in cui André Silva mi disse quelle parole, il loro rapporto era ancora più distaccato da come lo vedevo prima.
Non può essere per colpa mia, è impossibile come cosa, anche perché, che potere avrei io?

Vado per appoggiare il cellulare sul comodino e il mio sguardo si posa su quella lettera mandata da mia madre.
A volte, prima di andare a dormire, la rileggo più volte possibili, mi dà la sensazione di essere più vicina a me.

Sento la porta aprirsi e vedo che è Beatrice.
<<Tutto bene?>> dico con un po' di preoccupazione visto che è entrata in camera senza sorridere, cosa che non fa mai.
<<Ho solo bisogno di sfogarmi>> dice con la voce spezzata camminando avanti e indietro per la stanza. Io subito mi alzo per andarla a calmare, o almeno per provarci.
<<Cosa è successo?>> le domando mentre tutte e due ci sediamo sul suo letto.
<<Credo che André non mi voglia più>> dice tra le lacrime e io per un attimo resto schioccata.
Allora forse è colpa mia.

<<Come fai solo a pensarlo>> dico mentre metto una mano sulla sua spalla. Non penso che lui sarebbe stato così stupido da  accennare tutto quello che stava nella sua mente. 
<<E' palese>> dice ancora fra le lacrime <<si vede da lontano che non è un rapporto da veri innamorati e poi, lui è sempre fra le nuvole quando li parlo>> aggiunge subito dopo e io resto zitta dicendo un solo 'andrà tutto bene'. 

Passammo un altra mezz'ora sedute su quel letto senza dire una parola, lasciando che il silenzio risolvesse tutto, fino a quando non è lei a rompere il silenzio. 
<<Stasera si va in discoteca>> dice di punto in bianco Beatrice. 
<<Non è meglio che tu stia qua a riflettere o farti un giro invece di andare in discoteca?>> le chiedo visto che questa cosa mi sembra un po' strana. 
<<Nono, me l'hanno chiesto i ragazzi giù>> dice con voce calma <<vogliono andare in discoteca e io ho intenzione di andarci tu?>> mi domanda successivamente. 
<<Va bene vengo, però ad una condizione>> dico guardandola mentre lei alza il sopracciglio come per aspettare la mia condizione. 
<<Non ti devi ubriacare, sei già messa in queste condizioni, non voglio che poi ti penta di ciò che hai fatto>> dico e ciò che ho detto lo penso veramente, non voglio che poi si trovi distrutta per qualcosa che non voleva, già sta mele per qualcosa dove, anche se in piccola parte, centro anche io. 

Dopo una buona oretta sono pronta, questo però non si uò dire di Beatrice che sta ancora in bagno a fare non so che. 

<<Ho quasi fatto tranquilla>> mi dice dal bagno come se avesse letto nella mia mente. 
<<Tranquilla>> dico semplicemente mentre io mi guardo allo specchio per l'ultima volta. 

Indosso dei semplici jeans con un top bianco aderente e scarpe col tacco, semplice e bello Non mi andava di mettere vestiti corti che non ti coprono niente e cose simili. 

I capelli invece sono tirati in una coda di cavallo molto morbida e ho applicato solo un po' di eyeliner e del rossetto rosso. 

<<Possiamo andare>> dice Beatrice una volta uscita dal bagno per poi prendere la sua borsa e aprire la porta della stanza. Lei ha optato per un vestito color giallo accesso che le arriva alle ginocchia molto morbido con scarpe col tacco dieci nere. 
<<Era ora>> le dico mentre ci avviamo nella hall dove troviamo anche alcune fidanzate di altri giocatori. 

<<Io mi allontano per ballare>> dicee Bea tutta sorridente mentre appoggia sul balcone il bicchiere per poi allontanarsi. 

sono sicura che tra qualche ora mi ritroverò con un fortissimo mal di testa, le discoteche non fanno per me. 

<<Mi puoi dire cosa prende a Bea?>> dice la voce di Cristiano, mi giro e vedo lui che si siede accanto a me. 

<<Cosa sta facendo di male?>> domando mentre bevo un sorso della mia birra. 
<<Proprio niente si sta solo divertendo, solo che ho l'impressione che le è successo qualcosa>> dice guardandomi per poi spostare il suo sguardo verso Bea. 
<<Non ti sei mica innamorato?>> dico quasi ridendo immaginando lui innamorato. 
<<No, è solo che anche André è così quindi pensavo che mi avresti dato tu la risposta>> dice semplicemente <<non balli?>> dice e io faccio cenno di no per poi vedere lui mentre sparisce tra la folla.

Finisco di bere il mio bicchiere di birra per poi uscire fuori per prendere aria nuova visto che qui dentro non si respira.
Esco fuori e mi siedo in una panchina che non so perché sta qui e chiudo per un attimo gli occhi.
Lascio che il silenzio prenda possesso di me per poi lasciarmi tra i miei pensieri, quei pensieri che non se ne andranno mai.
<<Come mai non sei dentro a divertirti?>> sento domandarmi da una voce che in questo periodo sembra perseguitarmi. Apro gli occhi e, come immaginavo, mi ritrovo André Silva.
<<Potrei farti la stessa domanda>> li dico guardandolo.
<<Non fa per me, mi ha costretto Cristiano>> dice guardando il cielo.
<<Benvenuto nel club>> dico ironicamente e tutti e due ridiamo.
<<Beatrice mi ha detto che il vostro rapporto non va>> dico decidendo di aprire questo tasto.
<<Non ha mai funzionato e lo sai>> dice con voce calma, ma infondo anche un po' triste.
<<Sta male >> dico guardando il cielo pieno di stelle.
<<Lei sta sempre al centro>> dice improvvisamente  <<fa sempre la parte della vittima, ci soffro anche io non è che sono immune a questa situazione, però lei è troppo ottusa da capirlo. Mi sono stancato di tutto e con lei non è mai stato vero amore>> dice e vedo che aveva bisogno di dire quelle parole a qualcuno, le ha mantenute dentro di sé da troppo tempo.
Dopo dieci minuti di silenzio si alza di colpo.
<<Ritorni dentro? >> li domando mentre io sto ancora seduta su questa panchina.
<<Balla con me>> dice semplicemente mentre mi da la mano, e io resto un po' sorpresa da questo gesto.
<<come?>>
<<Balla con me, solo questo, qua, ora>> dice e io gli prendo la mano per poi farmi trasportami a passi di danza da lui.
<<Dentro c'è musica completamente diversa dal lento che stiamo ballando>> dico ridendo di questa situazione, ma infondo mi piace.
<<Noi siamo fatti per essere diversi da tutti gli altri>> dice tranquillamente per poi fare una cosa del tutto inaspettata.
Sento le sue labbra premere sulle mie. Mi sta baciando, e io non lo respingo,a bensì ricambio.
Il mio più bel bacio, e in quel momento non esiste più nessuno, siamo solo io e lui e nessun altro.

onde||André Silva (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora