capitolo 11

777 51 32
                                    

18 giugno 2016

Sono esattamente le mezzanotte in punto, quindi adesso è il mio compleanno. 
Non so se essere felice o triste, in questi due giorni Beatrice mi ha scambiato si e no due parole e Cristiano è stato piuttosto freddo nei miei confronti. Non è stato il solito rapporto che abbiamo, di solito con lui scherzo sempre e vedo che non gli pesa, ma dopo la notizia che Bea mi ha dato quella notizia tutto un po' è cambiato. 

André, invece,è sempre stato sorridente nei due giorni a seguire. Non abbiamo parlato molto anche perché non voglio che Bea pensi male e soffra di più di quello che sta passando adesso. 
Certo, poteva anche evitare di andarci, ma non so precisamente come sia andata. 

Oggi oltre al mio compleanno i ragazzi sono impegnati nella partita contro l'Austria e come regalo spero che vincano visto che l'altra l'abbiamo pareggiata. 

Prendo il cellulare e le cuffie per poi mettere 'all of me' ogni volta, so che questa canzone non è delle più allegre, ma la amo, amo la voce e amo il testo. 

Mi sveglio dopo che sento un rumore e vedo che sono solo le otto.
<<Scusami e che non so cosa mi prende oggi e ho fatto cadere la piastra>> dice scusandosi per poi prendere la piastra e dirigersi verso il bagno. 
<<Non è successo niente di male>> dico nel tentativo di rassicurarla e guardandola mentre passa la piastra nei suoi capelli color biondo. 
<<Ho tradito il mio ragazzo e non mi dovrei sentire una merda? Cosa farò se  lo scoprirà?>> dice con la voce un po' tagliata nello sforzo di non mettersi a piangere, odia farsi vedere piangere. 
<<Tu ed André avete un rapporto belle quindi pensaci su, tranquillizzati e poi decidi se dirglielo o meno>> dico e lei annuisce. Quello che ho detto non è del tutto vero, non credo che loro due abbiano un rapporto da vero amore, ma non posso di certo dirglielo in questa storia ci sono di mezzo anche io. Prendo il cellulare e vedo che ho un nuovo messaggio da parte di mio padre, non l'avrò sentito vibrare. 

Papà: In ansia per la partita? 

Sinceramente mi aspettavo gli auguri per il mio diciottesimo e non un semplice 'in ansia per la partita?'. Che si stanno dimenticando del mio compleanno? Cioè non sono una che da molta importanza agli auguri, ma almeno da mio padre e da Bea me li aspettavo di riceverli. Mia madre è da tanto che non la sento e sinceramente mi manca un po', spero di andarla a trovare i prima possibile. 

<<Scendiamo per fare colazione, io sono pronta>> dico prendendo la tessera per portarla alla reception. 
<<Si arrivo>> mi dice Bea dal bagno, sembra che si deve preparare per un matrimonio. Io mi sono messa dei pantaloncini neri e una maglia gialla, tutto abbinato alle mie superstar, mentre i miei capelli sono sciolti. 

<<Me la pagherà si è presa l'ultimo cornetto al cioccolato>> dice ironicamente riferendosi a una ragazza dai capelli castano chiaro. 
<<Dai il cornetto alla crema non è male>> le dico sorridendo mentre metto lo zucchero nel mio cappuccino. 
<<Non mi piace alla crema>> dice tranquilla mentre lo mangia e io non capisco il senso. 
<<Allora perchè te lo sei presa?>> le domando con curiosità. 
<<Perchè c'era o questo o quello alla marmellata di cigliege e preferisco questo, visto che ho voglia di cornetto>> dice spiegandomi. 
<<Oggi ho intenzione di andare a divertirmi>> dice Bea finendo di bere il suo caffè amaro <<Ho scoperto che poco distante da qui c'è un parco divertimenti, ci andiamo>> aggiunge subito dopo alzandosi e prendendo la sua borsa. 
<<E i biglietti?>> le domando visto che non c'è li abbiamo. 
<<Tranquilla li ho presi io ieri, volevo svagarmi non pensando a niente>> dice mostrandomi i biglietti e a quel punto sorrido e mi alzo per poi uscire dall'hotel. 



<<Non ci salirò mai più su queste montagne russe>> dico una volta uscite da esse. 
<<Ma, dai sono così belle>> dice con un sorriso a trentadue denti <<sei tu che ti fai prendere dalla paura di cadere>> aggiunge riferendosi al fatto che prima che partissero le avevo fatto sempre la solita domanda, ovvero 'sono sicure?'. 
<<Dove vogliamo andare adesso?>> le domando, sono curiosa di andare alletazze anche se è un po' da bambini. 

<<Direi che è ora di tornare se vuoi andare a vedere la partita in tempo>> mi dice guardando l'orologio. Sinceramente qua mi sto troppo divertendo anche se è dalle dieci che stiamo qua, quindi non ho voglia di andare a vedere la partita. 

<<E se restiamo ancora qua? In  fondo c'è ancora un'altra partita>> dico guardandola e lei annuisce sorridendo, forse neanche lei aveva voglia di andare a vedere la partita.

<<Mi sono veramente divertita>> dico sedendomi sulla poltrona <<adesso voglio solo riposarmi>> dico subito dopo chiudendo per un attimo gli occhi. Prendo il cellulare dalla borsa vicino a me per vedere se qualcuno si è ricordato del mio compleanno, ma niente di niente. 
<<Che riposarti! tu adesso ti alzi e ti vesti in modo elegante, la giornata non è ancora finita>> dice mentre caccia dall'armadio un vestito blu notte. 
<<Che hai ancora in programma?>> le domando ancora seduta sulla poltrona. 
<<Dopo scoprirai, adesso vestiti che tra poco dobbiamo andare>> dice facendomi un gesto con la mano di alzarmi. Mi alzo e vado verso l'armadio per vedere cosa ho di decente. 

<<Sei pronta?>> mi urla Bea nel momento in cui mi sto mettendo il mascara. 
<<Un attimo!>> le dico per poi guardarmi per l'ultima volta allo specchio. Alla fine ho optato per un vestito nero aderente fino al ginocchio  scollato dietro, le scarpe di tacco dieci di colore oro e i capelli sciolti come questa mattina. 
<<Andiamo nel tuo posto segreto>> dico in modo ironico chiudendo la porta. 
<<Ti piacerà fidati>> dice mentre entriamo in ascensore. 

<<Bea ti prego sai che non mi piace quando non so le cose>> dico mentre scendo dall'auto per poi dirigermi verso un ristorante.
<<Che ci facciamo qua? Se proprio volevi mangiare potevamo farlo in hotel>> le dico non capendo il senso di tutto questo.
<<Che barba che sei, sta zitta per un momento>> dice rimproverarmi mentre entriamo, ma non c'è nessuno. Nessuna persona e nessun personale.
<<Sei sicura che hai prenotato qui?>> le domando mentre mi guardo intorno.
<<BUON COMPLEANNO>> urlano tutti uscendo da sotto i tavoli per poi venirmi ad abbracciarmi, allora non se lo sono dimenticato.
<<Grazie grazie grazie>> dico ancora incredula <<ecco perché mi hai portato fuori>> dico sorridendo a Bea.
<<Buon compleanno>> mi dice Cristiano abbracciandomi  <<pensavi che me n'ero scordato? Era tutto programmato>> dice rendendomi confusa.
<<Dovevi uscire con me in modo che avresti creduto che loro due fossero andati a letto insieme per poi consolare Bea e accontentarla, così avrebbe potuto allontanarti intanto che noi ci preparavamo>> questa volta a parlare fu André. Sono dei pazzi, quindi era tutto una finzione.
<<Grazie ancora siete dei pazzi>> dico abbracciando sia Bea che Cristiano.
<<Buon compleanno>> mi dice André abbracciandomi <<comunque il secondo appuntamento lo voglio>> aggiunge senza farsi sentire.

Spazio mio
Ei, come state?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, alla fine si scopre che era tutto organizzato ❤
Secondo voi cosa succederà dopo?
Se pubblico una storia su lewandowski la leggereste?
Un bacio da
Elena

onde||André Silva (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora