Chapter Seventeen;

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«Brutto lurido di un Kim Jae Ho!», sbottai furiosa, quasi con il fumo alle orecchie.

Erano questi i pensieri che mi affliggevano, ancora, cinque giorni dopo l'accaduto.

Come aveva potuto... con il consenso di chi, poi?!

Non che io mi stessi lamentando... be', forse un po' sì, mi stavo lamentando; ma questo solo perché quello stupido prendeva sempre l'iniziativa sbagliata!

Baciare una ragazza in quel modo non è baciarla... un'aspirapolvere avrebbe potuto solo accompagnare!

In tutto questo, ovviamente, le mie due care amiche - Ji An e Jay Min - non avevano capito un emerito caspio di ciò che frullava nella mia testa. La prima si guardava intorno spaesata, come se fossi improvvisamente inpazzita (o chissà che altro), mentre la seconda lasciava che un sorrisetto malefico le si incurvasse sulle labbra.

D'altronde, come biasimarla? Era a conoscenza del fatto che - alla fine - io, pochi giorni prima, fossi uscita con Jae Ho, anziché con Jong Suk (il quale mi aveva completamente piantata in asso, a causa di un impegno improvviso con quella ragazza... Yeo Jin, credo).

Troppi pensieri giravano per la mia mente ed erano appena le otto, - per la precisione, l'orologio segnava le 08:27, e della fatina rosa neanche l'ombra... dovva averla persa anche lui, come Peter Pan.

Mi sbattei una mano sulla fronte, per la battuta stupida e squallida che avevo appena fatto e cominciai a guardarmi intorno.

Esigevo delle spiegazioni, almeno quella volta, diamine.

Ma nulla, sembrava come se Jae Ho quel giorno non avesse intenzione di venire a scuola.

«Eun Chan-ah, qualcosa non va?», mi domandò Ji An, preoccupata e dolce come sempre.

«Um?» feci un verso di dubbio significato, voltandomi complusivamente verso di lei e smettendo di guardare dietro di me. «Oh, sì, è tutto a posto... credo», risposi poi, incerta, sperando di aver capito pienamente la domanda che mi aveva rivolto.

«Sembri troppo distratta, concentrati, domani faremo le prove generali», e, a quella rivelazione, il mio cuore perse un battito. Giusto, non potevo farmi trascinare da quello stupido.

«Sì, hai ragione», la tranquillizzai, mostrandole un piccolo sorriso di incoraggiamento.

«Io credo di sapere perché la nostra Bella addormentata- oh, perdonami, Wendy, faccia così», se ne uscì subito dopo Jay Min, prendendomi in giro come al solito. Tesi le orecchie all'ascolto e le rivolsi un'occhiata micidiale, della serie "attenta a quello che dici, o ti spiezo", che non le fece né caldo né freddo. «Avanti, Eun Chan, dopo tutto questo tempo, ci pensi ancora?»

Ji An spalancò gli occhi, stupita. «A cosa?»

«È normale che ci penso ancora!», mi difesi io, ignorando momentaneamente la povera castana. Purtroppo, non ero riuscita a raccontare nulla di quel giorno alle mie due care amiche, le quali (soprattutto Ji An) avrebbero voluto sapere tutto anche nei minimi dettagli.

«Allora perché non ci racconti cosa è successo quel giorno? Con Jae Ho», proseguì il suo discorso, Jay Min, incrociando le braccia al petto, con quella sua tipica aria da boss.

«Jae Ho? - fece allora, Ji An, più confusa di prima. - Ma non era uscita con Jong Suk?»

«Non ho voglia di parlarne», proruppi, scostando la testa di lato, al limite dell'imbarazzo.

«Ma, Eun Chan! - squittì di nuovo Ji An, spalancando gli occhi. - Noi ti abbiamo semprr raccontato tutto, anche di quella volta in cui Song ha beccato Jay a baciare Yi Jeong!», a quella rivelazione - i sopracitati - si voltarono simultaneamente (e anche tutto il resto dei ragazzi nella sala), e la povera Ji An si ritrovò a doversi fare piccola piccola dall'imbarazzo.

Opera || Kim JaehoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora