Chapter Twenty - Part I

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Opera – Chapter Twenty; FINAL – Part I

L'entrata in scena di una Jay Min nelle vesti della piccola Trilly tanto carina e coccolosa(esattamente il contrario di colei che la interpretava) ebbe il potere di fare venire un bello spavento a metà delle famiglie degli alunni del liceo, tutta trafelata com'era.

Gesticolava come una furia, passando in mezzo ai ''bimbi sperduti'' tutti sparsi per il palco: chi su dei finti alberi e chi per terra, tirando un calcio ben piazzato al povero Yi Jeong non appena passò di fianco a lui... in principio con l'intento di svegliarlo.

Il ragazzo cercò di soffocare un urlo di dolore, portando inevitabilmente una mano sul punto dolorante: ovvero la sua gamba destra, e si mise seduto, sforzandosi con tutte le forze di assumere un'espressione relativamente assonnata (cosa che non gli riuscì molto bene...) «Oh, Trilly, sei tu», constatò di conseguenza, con molta enfasi. «Come mai sei qui? E dov'è Peter?»

Jay prese a gesticolare come una pazza psicopatica, riuscendo a catturare anche l'attenzione di tutti gli altri bambini sperduti.

Io me ne stavo con le mani tremanti dietro le quinte, affiancata dal biondino apparentemente tranquillo.

E la cosa era abbastanza strana, data la sua personalità molto -e sottolineo ''molto'' con più colori- eccentrica e melodrammatica.

Joji corrugò la fronte, quasi avesse capito qualcosa del ''discorso'' della fatina (che, precisiamo, almeno per quella volta non era Jae Ho... ve lo immaginate con addosso un vestitino verde?). «Un uccello?»

«Di nome Wendy?»

«Vuoi che gli spariamo?»

Yi Jeong spalancò le labbra, dopo alcune domande da parte dei bimbi sperduti. «È stato Peter a dirtelo?», Jay Min annuì con un'espressione del viso al limite della convinzione. «Allora dobbiamo farlo! È un ordine di Peter!»

Jae Ho prese ad annuire con un sorrisetto stampato sulle labbra; evidentemente quel ruolo non gli dispiaceva affatto... ma, d'altronde, cosa ci si poteva aspettare da uno come Kim Jae Ho? Il quale orgoglio camminava praticamente a braccetto con le sue manie di protagonismo?

Mi ricordai appena in tempo di dover fare la mia entrata sul palco. Alcuni secondi dopo, i bambini stupi- ...volevo dire, bambini sperduti, si misero in piedi, acclamando l'ordine di Peter con delle urla di approvazione.

Feci qualche passo avanti (teoricamente seguita da Jae Ho, ma praticamente sola, senza nessuno alle mie spalle; e non appena i bimbi mi notarono non persero neanche un secondo per scagliarmi contro con delle specie di fionde delle... noccioline. Morbide al tatto, ma all'apparenza fatali. In realtà non ricordavo nemmeno con cosa avesse intenzione di sostituirle tempo fa Seo Joon, l'unica cosa sicura era che -dopo averne ricevute una bella manciata sia sulle braccia, che sulla testa- la figura di un aitante (si fa per dire) Peter Pan mi si posizionò davanti, pronto a difendermi da quella mandrie di demonietti. «Fermi, fermi, cosa state facendo?! Wendy è qui per raccontarvi una storia e voi la trattate in questo modo?!»

Yi Jeong si fece avanti. «Ma... Trilly ci ha detto che tu ci hai ordinato di abbatterla!»

«Trilly? -ribatté il biondo- E dov'è adesso?!», in tutta risposta, una di quelle noccioline ebbe il potere di volare da una parte all'altra del palco e colpire inevitabilmente la testa del povero (mica tanto) Peter, gesto che gli aveva provocato un evidente dolore alla tempia, date le manie da boxeaur della cara Jay Min, la quale sbatté un piede per terra e incrocio le braccia al petto. «Trilly!», le urlò contro Jae Ho, esibendosi in una vocina talmente acuta che avrebbe fatto invidia ad un delfino. «Ma sei cretina?! No, dico, ti scorreggia il cervello? Mi hai fatto male!»

Opera || Kim JaehoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora