Capitolo 16

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"Io..." balbettai "io..certo che lo sono.. Perché mai non dovrei esserlo?" dissi, arretrando.

"La macchina aveva ragione: Lynn è decisamente l'uomo della mia vita, e io sono molto felice con lui" dissi con un sorriso *mi sembra un po' forzato questo sorriso, Lea* AHH coscienza, e basta! Già sto combattendo con Cory che mi sta troppo vicino, che si vuole prendere l'influenza?

*Lea, lui non ti sta vicino per prendersi l'influenza...*

E perché senno scusa?

*niente lasciamo stare.. ora cavatela da sola che le farfalle nello stomaco stanno impazzendo e le devo calmare*

"Ah, bene allora, sono felice per te.." disse Cory, scendendo dal letto e avviandosi verso il televisore per riprendersi il dvd.

"Senti, io ora devo proprio andare, se hai bisogno chiamami" disse con una flebile voce Cory, riprendendosi la sua roba e le carte da buttare.

"Devi proprio? Vabbe se hai da fare ti lascio andare, spero sia una cosa davvero importante!" dissi, sorridendogli.

"Allora ciao" disse, voltandosi indietro ormai sulla soglia della porta.

"Ciao honey" dissi, raggiungendolo e lasciandogli un bacio sulla guancia.

Se ne andò silenzioso: potevo sentire i suoi sospiri echeggiare nella tromba delle scale.

Chiusi la porta e incominciai a mettere a posto tutto il disordine che avevamo lasciato: carte ovunque, lattine ormai vuote, buste di carta.. Un disastro insomma!

Nel mettere a posto la stanza notai un post-it giallognolo attaccato ad un bigliettino: deve essergli caduto quando ha cacciato tutta quella roba da mangiare.

"28-12 Ore 15:30 Memorial Hope - molo 19"

28? Ma è oggi! Oggi ci sarà il Memorial della sorella! Ecco cosa doveva fare! E io come una stupida che gli ho anche chiesto se era una cosa importante! Egoista che non sono altro!

Che ore sono?

Le 13:45! Devo scappare! Anche se non mi ha "invitato" devo esserci, glielo devo.

_________

15:27

Sono una maga della puntualità!

*Lea, hai letto male l'orologio, sono le 15:37, sei in ritardo di 7 minuti esatti*

Oh fuck! Speriamo che non sia iniziato!

Mi misi a correre come una disperata per le vie della nevosa cittadina, sperando vivamente di non aver sbagliato strada.

No, eccolo li! Meno male! Oh, ma è da solo.. Allora non ho fatto così tardi! Vedi coscienza, sono brava anche quando sbaglio!

*sisi certo..*

"Hey" gli dissi, sfiorandogli le spalle con una mano.

Lui si voltò sorpreso "e tu che ci fai qui? Dovresti essere a letto a riposare! Non stai bene!" disse allarmato.

"Non ti preoccupare per me.. Ho trovato per sbaglio questo bigliettino - glielo porsi - e ho pensato di raggiungerti, pensavo avessi bisogno di un supporto morale" dissi con un sorriso.

"Grazie, io non so che dire, davvero" balbettò.

"Allora, gli altri non sono ancora arrivati?" dissi, scaldandomi le mani con il fiato.

"Altri? No, è una cosa che faccio da solo, gli altri non ne vogliono sapere, è troppo doloroso.." dissi, con gli occhi spenti.

"Oh. Mi dispiace. È una cosa che vuoi fare da solo allora? Se vuoi me ne vado.." dissi, facendo per andarmene.

"No!" mi bloccò il braccio "No, ti prego, resta."

"Okay."

"Okay."

Passò qualche minuto finché Cory non parlò "Sai, lei amava tantissimo leggere.. Così il mio Memorial consiste nel venire qui e leggerle un pezzo di un libro che sto leggendo o che ho appena finito di leggere.. La gente mi prende per pazzo ma oggi ci sei anche tu, forse non la penserà così !"

"No, io penso che con la tua faccia la gente penserà lo stesso che sei pazzo" ironizzai, dandogli un leggero spintone

Scoppio a ridere di gusto e mi prese la mano. Con l'altra cacciò dalla tasta un libro azzurro e incominciò a leggere

"Cos'altro dire? È così bella. Non ti stanchi mai di guardarla. Non ti preoccupi se è più intelligente di te: lo sai che lo è. È divertente senza essere mai cattiva. Io la amo. Sono così fortunato ad amarla, Van Houten. Non puoi scegliere di essere ferito in questo mondo, vecchio mio, ma hai qualche possibilità di scegliere da chi farti ferire" lesse, con voce tremante e gli occhi lucidi.

"The fault in our stars" sospirai "è bellissimo"

"Già" disse "l'ho 'preso in prestito' dalla biblioteca privata di Jeremiah, spero non gli dispiaccia". Abbozzò un sorriso poi rivolse il suo viso verso il mio.

"Grazie davvero che sei venuta.. Hope sicuro sarà contentissima di vedere la sua sosia" disse, guardando in alto "e di sicuro io ti sono davvero molto grato per questo, davvero"

"Ma di nulla, insomma, io l'ho fatto per te, lo sai che in fondo ti voglio be"

Non feci in tempo a finire la frase che vidi il suo viso avvicinarsi sempre di più e in un attimo mi ritrovai le sue carnose labbra sulla mie.

Nessuna distanza fra noi.

Nè vestiti nè aria, nulla.

Solo la pelle.

Cioè Cory mi sta baciando. *E tu ricambi pure, Lea, mica scherzi, le farfalle qua ballano la samba*

Oh no. E adesso?

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Salve a tutti :3

Alloooora, finalmente questo capitolo che penso tutti aspettavate! ahahhaah

Sappiate però che non è mica il finale questo, succederà dell'altro! ehehe

Volevo innanzitutto dedicare questo capitolo a tutti i miei lettori che amo ogni giorno di più, ma soprattutto volevo dedicarlo a chi mi vuole male perché è solo grazie a voi che riesco a migliorarmi nella vita, ALLA FACCIA VOSTRA! muhauah

Grazie mille ancora per i commenti e i voti

Baci,

Gaia <3

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