*io mi chiamo...*
Un tuono invase la stanza e vidi subito il ragazzo accovacciarsi per terra e mettersi le mani tra i capelli tirandoli pian piano sempre più forte ogni ciocca .
Mi affrettai a prenderlo tra le mie braccia e a tranquillizzarlo al meglio che potevo ma non notando cambiamenti decisi di prendergli la mano fredda e tremante e lo portarlo nella mia camera da letto, la stanza era più accogliente e i tuoni arrivavano meno forti e lui sembrò calmarsi.
-Tieni questi vestiti che sono più pesanti e vai a farti una doccia, ne hai bisogno.- gli dissi indicando la porta del bagno.
Lui annuì e senza dire nulla andò in bagno.
Pochi minuti dopo lo vidi uscire e mi stupì di cosa stessi vedendo, non potevo immaginare che dietro a quel vicolo buio si nascondeva una ragazzo tanto bello e per un attimo mi dimenticai di Jimin di Yoongi e di tutta la sofferenza provata precedentemente.
Lui un ragazzo di cui non sapevo nemmeno il nome che avevo scambiato per una donna al suo tocco così delicato ,era davanti a me con una maglia bianca ,un po troppo corta per lui , dei pantaloni neri da tuta e i capelli castani bagnati che gli cadevano sulla fronte.
Feci un passo verso di lui ma lo vidi indietreggiare, ne feci un altro e questa volta rimase fermo, continuai piano fino a che non mi trovai a qualche centimetro da lui e allora lo guardai dritto negli occhi.
I sui occhi erano castani scuro ed era così bello guardarlo, mi feci coraggio e lo abbracciai forte a me, lui ricambiò subito e strinse più forte.
-Ora andiamo a letto, domani mi racconterai tutto okay?.-
**-Va bene**-
la sua voce era diventata come musica per le mie orecchie la ascoltai per poco ma già il mio cuore suonava forti battiti.
\\\\\\
Jimin's pov
Ormai ero con Yoongi disteso sul letto con la sua mano che mi accarezzava i capelli, non mi ero mai sentito così amato da una vita, mi rannicchiai verso di lui e subito le sue grandi mani mi circondarono la schiena .
Mi svegliai con il forte suono di una sveglia, cercai di muovermi ma qualcosa me lo impediva o meglio qualcuno, un profondo respiro si posava sul mio collo e delle mani mi stavano stringendo a quel corpo chiamo Yoongi. Mi rilassai immediatamente e cercai di svegliare il mio ragazzo, gli diedi piccole scosse ma nulla.
Lo scossi più forte e finalmente un mugolio usci da quella bocca posata sul mio collo.
-Yoongi...è suonata la sveglia, dovresti andare a lavorare...-
-J-Jiminah..ah...-
Improvvisamente mi ritrovavo ancora più vicino a lui e sentivo le labbra sfiorarmi le mie ,improvvisamente quella distanza scomparse e incominciò una danza lenta ma appassionale fino ad arrivare a baci meno casti, ormai solo il rumore delle nostre labbra che si toccavano risuonava nella stanza.
Dopo aver passato a coccolarci un altro pò Yoongi si alzò dal letto e uscì dalla stanza convinto che finalmente si stesse preparando per andare a lavoro ma risentì la porta riaprirsi e un profumo di cioccolata invase la stanza.
Y- Jimin ti ho portato la colazione , dopo ti porto a casa i tuoi genitori saranno più che preoccupati.-
-Y...Yoongi io non ho genitori ma grazie comunque.- disse accennando un sorriso tirato
Il silenzio imbarazzante calò nella stanza .
Ci stavamo rendendo conto di non conoscerci affatto ...
Yoongi intento a sapere più cose su di me mi convinse a dargli l'indirizzo di casa , così avrebbe assaporato un pò il Jimin di tutti i giorni così aveva detto lui, dopotutto la propria casa rivela anche come è una persona,no?
salimmo sul motorino ,il vento soffiava forte e le mie braccia erano intorno al busto del mio ragazzo , stare su quella moto insieme a lui riusciva a darmi una sensazione di piacere e libertà mai provava fino a quel momento.
--------------------------------------------------------------------------------------------------
Mi scuso infinitamente con tutti per eventuali errori grammaticali.
Vi voglio bene <3
Lasciate tante stelline e commenti ,che adoro leggere<3
bye
STAI LEGGENDO
Lie
Fanfiction(MyxPJ) vkook /conclusa/ Jimin un ragazzo che frequenta l'ultimo anno la scuola si trova ad affrontare ogni giorno la sua disabilità di non vedente. Si sente intrappolato in un mondo di cui a solo il vago ricordo. Disperato e dopo l'ennesimo caso d...