La verità

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Uscimmo dal locale e Tae mi stava tenendo ancora la mano.

Tae-AAH è già così tardi , è quasi buio sbrigamoci Jimin.-

-Tae come è il tramonto?-

 -Come è?-

-Sì descrivimi tutto ,le nuvole gli alberi, il sole e il cielo.

Per favore ormai non ricordo più come sono e ...-dissi incominciando a singhiozzare.

-V-va bene Jimin non piangere vedrai che troveranno una cura per farti tornare la vista, ne sono sicuro...

Allora..come posso dirtelo, le nuvole sono di un colore roseo e si mischiano con il cielo che ormai sta tendendo dal rosa al rosso, il sole è grande e illumina  tutti gli alberi circostanti che sembrano di un verde chiaro anche se sarebbero scuri ma  grazie alla luce  possono manifestare molti colori anche quelli più nascosti.-

-Cavolo Tae ti avevo chiesto ti descrivermi il cielo non di farmi una lezione di vita,ma comunque grazie...Sei davvero un amico fantastico- 

Dopo di che gli strinsi più forte la mano e camminammo fino alla fermata del bus.

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La mattina seguente entrai come al mio solito in classe e andai al mio posto ,ma c'era qualcosa di strano quando mi sedetti, 

mancava il mio banco.

Purtroppo non sapevo dove era andato e sarebbe stato davvero pessimo muovermi per la classe per trovarlo.

Un aria gelida regnava in quel luogo e degli sguardi minacciosi mi scrutavano, improvvisamente un anima che non prometteva nulla di buono mi si avvicinò e con uno spintone mi buttò a terra, poi un pugno accarezzò la mia guancia sinistra e poi quella destra, altri colpi arrivarono allo stomaco 

Per fortuna  la voce squillante del prof Jin lo fece fermare, lo  ringraziai tantissimo mentalmente.

Le guance mi bruciavano da morire e qualcosa di caldo stava colando su di esse, ma la priorità era lo stomaco, in quel momento pensai che non sarei  sopravvissuto dal dolore.

Cercai di mettermi a sedere e con una manica della maglia pulì il sangue .

Jin prof-Jimin ecco qui il tuo banco, mi dispiace molto...I-io non so più che fare, suo padre è un pezzo grosso e neanche dopo le mie incessanti lamentele hanno preso provvedimenti.-

Mi sussurrò all orecchio mentre mi aiutava ad alzarmi, si sentiva che era molto preoccupato per me  e io lo ringraziai molto per il suo gesto. 

Le lezioni passarono e io pensavo solo a uscire da quella scuola, volevo andare in quel bar e sentirmi accolto e rilassato, mi sentivo bene lì e poi volevo anche ri sentire  quel piano. ..quella voce.

L' ultima campanella suonò e Tae mi venne a prendere, aveva un'allegria che sprizzava da ogni parte del suo corpo , ma quando  si avvicinò a me il suo animo emanava tutt'altro,

rabbia e tormento presero il sopravvento.

Non riuscivo a capire il motivo finché non parlò.

Tae-Chi diavolo ti a fatto quest--anzi lo so! Ora vado a picchiarlo, guarda che faccia ti ha ridotto!-

Rimasi perplesso a quella affermazione finchè non mi toccai la guancia destra e sentì un forte dolore, mi buttai in avanti e presi un braccio di Tae e lo tirai velocemente verso di me visto che si era già mosso per andare chi sà dove.

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