Capitolo 35

2.3K 174 40
                                    

Jaycob reclinò la testa in avanti, lasciando che l'acqua calda scorresse tra i suoi capelli neri, bagnandoli.

Mancavano poche ore alla festa che avevano organizzato per il fidanzamento di Ike e Leroy e tutto ciò a cui aveva pensato era che quel tipo di rapporto così intimo e profondo lo avrebbe voluto con Jarred, il suo Jarred che non aveva pensato ad altro che non fosse Raphael.

Non provava gelosia, solo un pizzico di tristezza dettata dalla voglia di avere di più, si stava accontentando giorno dopo giorno di alcuni pezzi di lui, quando lo voleva tutto per sé.

Portò una mano ai capelli attaccati alla fronte e li trascinò dietro, alzando la testa, lasciando che le goccioline picchiettassero contro il suo viso.

Immerso nei suoi pensieri non si accorse della porta che veniva trascinata di lato, aprendosi e poi chiudendosi mentre un corpo fresco a differenza del suo, si accostava alle sue spalle.

Per un momento pensò di allontanarsi, di lasciarlo con l'amaro in bocca come lui stesso aveva fatto in quei giorni, ma il suo corpo reagì per conto proprio, incendiandosi ora sotto il tocco dei polpastrelli che seguivano le curve dei suoi fianchi, proseguendo per il ventre piatto e giù, afferrando il sesso che andava a indurirsi.

Rilasciò un sospiro, traendo la testa all'indietro, poggiandola sulla sua spalla, ma si accigliò improvvisamente quando si rese conto che quel corpo era più alto di Jarred, la mano più avida e la stretta.. diversa.

Girò la testa di scatto, spalancando gli occhi nel trovarne un paio azzurri a guardarlo con intensità.
"Raphael.." mormorò, credendo di avere avanti a sé un fantasma o qualcosa del genere,

L'altro non gli diede il tempo necessario a comprendere ciò che stava accadendo, lo voltò verso di sé e incollò le labbra sulle sue, trovandole calde e bagnate, con intriso il sapore di Jarred.

Raphael si chiese per una frazione di secondo se stesse facendo un torto a lui, in quel momento, con il suo ragazzo tra le braccia. Ma se ancora non riusciva a perdonarsi, se ancora non riusciva a toccarlo, Jaycob era l'unico modo per sentirlo accanto.
Un ultimo assaggio prima di partire..

"Lo voglio qui" gli sussurrò Jaycob sulle labbra, aggrappandosi alle spalle muscolose, sorreggendosi sulle punte finché Raphael non lo afferrò di peso, poggiandolo con la schiena al muro e sostenendolo con il proprio corpo.

"Lo vorrei tanto anche io, piccolo" rispose, intrappolando tra i denti il carnoso labbro inferiore di Jay, succhiandolo avidamente mentre con una mano andava ad afferrare il membro duro, indirizzandolo verso l'apertura dell'altro.

"È distrutto, ti prego rimani.." disse a fatica Jaycob, sentendo il glande spingere contro la fessura, senza entrare sul serio.
"Per lui..per noi" si corresse, ottenendo gli occhi dell'altro addosso.

Si morse il labbro inferiore in leggero imbarazzo, capendo finalmente che non era solo il profondo amore per Jarred a unirli ma anche qualcos'altro che al momento non sapevano descrivere.

Raphael lo baciò per fagocitare il gemito che seguì nel momento in cui entrò in lui, con una stoccata decisa, fino in fondo, mozzandogli il respiro.

Attese che le pareti calde si abituassero e si staccò dal suo viso per guardarlo negli occhi del  suo simile colore. Quante volte aveva invidiato e disprezzato quel ragazzino che si era preso gran parte del cuore del suo amato?

"Siete miei." si lasciò sfuggire mentre iniziava a muoversi al suo interno, lentamente, imprimendosi ogni dettaglio del viso, volendo lasciargli dei vividi ricordi la prossima volta che Jarred avrebbe preso quel corpo.

Six Letters 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora