Dalya's POV
Illawong beach, quanti ricordi.
Il sorriso di mio padre, unito al mio e a quello di mia madre.
Non ho più visto la mamma felice da allora, dalla morte di mio padre.
Si tolse la vita, gettandosi da un ponte, e tutt'ora non sappiamo perché l'abbia fatto, che cosa lo abbia portato ad un gesto così estremo.
In famiglia si faceva vedere sempre sprizzante di felicità, positività e gioia; chissà cosa lo opprimeva dentro.
Sicuramente un fardello troppo pesante, troppo difficile da sostenere da solo; ma lui non era solo, aveva noi.
Si sentiva solo?
Non lo saprò mai.
Non saprò mai perché ha deciso di abbandonarci così.
Ma non posso incolparlo.
Ogni volta che penso a lui, inizio ad immaginarlo mentre pianifica la sua uscita di scena, i dubbi e le paure che sicuramente gli sono passati per la mente, frasi come «non posso farlo» o «non posso lasciarle sole» o ancora «devo farlo, io non appartengo a questo posto».
Vedo lui che piange, dà colpi al muro, esce di casa con passo veloce e continua a pensare tra sè e sè se la decisione da lui presa sia quella giusta.
Lo vedo che riflette ossessivamente sui problemi che lo porteranno a compiere quell'azione gravissima, problemi dei quali non saprò mai la natura.
Dopo tali scene solitamente la mia mente ritorna ai momenti felici passati nella nostra spiaggia preferita.
Ci andavamo costantemente nonostante fosse abbastanza lontana dal nostro paesino.
Io e la mamma ci siamo trasferite a Mackay proprio per Illawong beach, per ricordarci di papà, in modo che il suo bellissimo sorriso rimanga per sempre impresso nelle nostre memorie.
Mi tornano alla mente le passeggiate lungo il bagnasciuga, le gare a chi arrivava per primo dall'altra parte della spiaggia, mio padre che sorridendo sposta una ciocca di capelli dalla faccia della madre e la bacia.
Mi ricordo ancora che li guardai disgustata, mentre ora pagherei qualsiasi prezzo per rivederli insieme così.
Perché te ne sei andato? Perché ci hai lasciato sole?
È difficile non addossarti la colpa della mia infelicità dato che ciò che hai fatto ha portato l'oscurità nella mia vita.
Rivoglio quei momenti felici, spensierati, i bei tempi in cui i problemi potevano essere risolti in un batter d'occhio.
Cosa ti ha spinto a farlo?
Continuo a vederlo, ogni notte prima di andare a dormire; vedo il suo viso, posso perfino sentire la sua voce che sussurra «scusa», ed infine il suo sorriso.
Mi domando se anche nell'ultimo istante della sua vita lui abbia sorriso.
Mi manchi, ogni giorno sento la tua mancanza sempre di più.
Mi manca vedere il sorriso di mia madre; il suo e quello di mio padre erano unici.
Loro erano anime gemelle, si completavano a vicenda; dopo ogni litigio il loro legame diventava sempre più forte.
La domanda continua a rimbombarmi nella testa: si sentiva solo?
People need people dopotutto.
Forse non siamo riuscite a vedere ciò che il suo sorriso nascondeva.
Forse le persone che sono sempre sorridenti sono quelle che in realtà soffrono di più.
