Tutto gira intorno a lei

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~Come up to meet you, tell you I'm sorry
You don't know how lovely you are
I had to find you
Tell you I need you
Tell you I set you apart
Tell me your secrets
And ask me your questions
Oh, let's go back to the start
Running in circles
Coming up tails
Heads on a science apart
Nobody said it was easy
It's such a shame for us to part
Nobody said it was easy
No one ever said it would be this hard
Oh, take me back to the start~

Dalya: Scusa, ti ho svegliato. È che ogni mattina metto della musica ad alto volume per darmi la carica giusta.
Luke:Tranquilla! Erano i Coldplay?
Dalya:Esattamente. Cosa mangi solitamente a colazione?
Luke:Vorrei dei pancakes, mi piacciono un sacco.
Dalya:Vada per i pancakes allora!

Luke's POV
Era bello vederla cucinare. Si vedeva che ci stava mettendo passione nel farlo, o perlomeno impegno. Mi mancava osservarla, averla vicino. Aveva i capelli raccolti in una semplice coda e il pigiama ancora addosso, ma era comunque bellissima. Poggiò il piatto con i pancakes sul tavolo, si portò alle labbra una tazza e iniziò a sorseggiare del caffè.
Dalya:Ricordi qualcosa di ieri?
Io:Assolutamente nulla.
Dalya:Eri messo davvero male. Ashton mi ha detto che ci hai provato con un quadro!
Io:Cosa, scherzi!? Oh mio Dio!

Mi portai una mano alla faccia come per nascondermi e subito dopo iniziammo a ridere.
Rividi il suo sorriso.
Non merito di vederlo, sono colui che glielo ha tolto.

Dalya:Almeno non ti sei comportato da stronzo...il tuo ''alterego'' non si è presentato.
Io:Perché c'eri tu con me.

Ci fu un minuto di silenzio imbarazzante, finché non mi decisi a rompere il ghiaccio.

Io:Hey...forse non è una cattiva idea riprovarci. Insomma...provare a sistema le cose tra noi due.
Dalya:Luke...
Io:No, okay...Ti capisco, non ho il diritto di chiederti una cosa del genere.
Dalya:Non prendertela...
Io:Per ora mi bastano anche i piccoli momenti come questo. Io e te in una semplice cucina a mangiare pancakes.

Sorrise di nuovo.
Vorrei che sapesse che la amo, vorrei che sapesse che vivo per il suo sorriso.

Io:Chi ci ha riportato a casa? Tu non hai la macchina.
Dalya:È stato Marcus.
Io:Vuoi dire il vip della città?
Dalya:Non chiamarlo così! È stato gentile! Ieri ti ha dato persino consigli su come non sfasciarsi con l'alcol. Direi proprio che non li hai seguiti.
Io:Non prendo consigli da uno come lui.
Dalya:Smettila di parlare così. Fino ad adesso l'unico che mi ha dimostrato di essere infantile sei tu!
Io:Scusa.

Quanto vorrei dirle che ho visto Marcus con la biondina, ma direbbe che sono pazzo o che sono solo semplici amici, ma non so, non ho la più pallida idea di che pensare.

Io:Ora devo andare. Mia madre si starà chiedendo perché non sono tornato a casa.
Dalya:No, non andartene.

Voleva che restassi?

Io: Luke...possiamo parlare dei problemi.
Dalya:Dei tuoi problemi.
Io:Io non ho problemi.
Dalya:Tuo padre è scappato di casa.
Io:E allora?
Dalya:Senti, io con te posso parlare di questo genere di cose. Non voglio che tu ti senta solo. Ricordi, '' le persone hanno bisogno delle persone''?
Io:Non voglio coinvolgerti nel casino che è la mia vita.
Dalya: Troppo tardi, ci sono dentro dal momento in cui hai fatto quella pessima battuta sul trono di spade.
Io:Cosa vuoi che ti dica?Mio padre non c'è e non sono in grado di prendermi cura di mia madre.
Dalya:Sì invece. Ne sei in grado eccome. Certo, se continui a ripetere a te stesso che sei inutile allora non riuscirai a fare nulla di buono, ma se prendi coraggio ed esci dalla tua chiocciola, sono sicura che otterrai ciò che desideri e di più. Sei un bravo figlio, tua madre è fiera di te.
Io:Lo dici solo per non farmi sentire come una creatura insignificante.
Dalya:Non voglio che tu ti definisca insignificante mai più!

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