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Il castano aprì la porta e rimase di sasso
Le porte dell'ascensore erano aperte e dentro di esso c'era una ragazza, inerme sul pavimento
Il castano si avvicinò per osservarla
La ragazza nell'ascensore è Sabrina Cereseto, 22 anni, abita anche lei a Milano, abita da sola, insieme al suo cane zacko e ai suoi gatti, leone, Mirta, Salem, buz, woodie.
Come ci era finita lei lì?
Era sera e stava tornando a casa dopo una giornata passata da sua sorella, Nicole Cereseto, erano circa le 23 non c'era nessuno per strada, quella era una zona tranquilla, una Delle meno trafficate di Milano
All'improvviso sentì qualcuno urlare, l'urlo proveniva da un vicolo senza uscita, lei decise di andare a vedere cosa succedeva, ma dopo pochi secondi qualcosa gli venne iniettato nelle sue vene e poi buio
All'improvviso si svegliò, il castano si allontanò istintivamente, senza un motivo
La rossa non riusciva ad aprire bene gli occhi dalla forte luce
Dopo poco riuscì ad aprirli e appena vide Stefano si allontanò il più possibile da lui dalla paura che fosse lui il suo rapitore
Il castano senza aspettare disse alla rossa
"Non devi avere paura di me, anche io come te sono stato portato qui"
La rossa, ancora un po' titubante disse al castano "e come faccio a saperlo che non sei stato tu a rapirmi!"
Il castano alzò la manica della maglia che aveva e mostró il buco che gli provocò il tizio che lo rapí
La rossa vedendo quel buco iniziò a fidarsi un po' del castano, ma improvvisamente si se riva bruciare la testa, e per questo portò le mani alla testa
Il castano sapendo quello che gli stava succedendo gli disse
"Tranquilla il bruciore passa dopo pochi minuti"
Detto questo il castano andò ad esplorare quel appartamento, o meglio quel bunker
Entrò nella camera davanti alla Camera dove mi sono svegliato poco fa, era una camera da letto, uguale ed identica alla sua, andò a quella successiva, e anche quella era una stanza da letto uguale alla precedente, e anche le altre quattro stanze, invece l'ultima stanza era il bagno, non era nulla di ché, c'era una vasca da bagno, un lavandino, tutti e due neri è un bidé bianco
Sopra al lavandino c'era anche un piccolo specchio
Il pavimento di tutto il bunker era in parquet chiaro, tranne nel bagno che era in marmo
Il castano si diresse verso la cucina, dove c'era anche la rossa che gli disse
"Ma non c'è niente da mangiare?"
Il castano la guardó e gli disse
"No"
La rossa senza rifletterci due volte disse al castano
"Ma senza cibo moriremo!"
Il castano gli rispose freddamente
"Perché credevi di sopravvivere?"
Il castano la guardó negli occhi e subito dopo uscì dalla cucina seguito a ruota dalla rossa
La rossa andò ad ispezionare l'ascensore, non era grandissimo
Dopo poco notò che c'era appeso un block Notes, e subito gli venne in mente un'idea
"Ehy, ma se scriviamo quello che vogliamo qui su questi fogli non credo che lui ci dia le cose che chiediamo?"
Il castano la guardó negli occhi e gli rispose
"Non è una favoletta questa"
Gli dissi continuando a guardarla negli occhi
"Tentar non nuoce"
Disse con tono ovvio
"Ok, cosa scriviamo?"
Disse il castano svogliato
"Io direi di chiedergli magari, del riso, del the"
Disse la rossa e il castano gli rispose
"Io direi di chiedergli della pasta e magari del pane"
Disse il castano e la rossa gli disse
"Per me va bene, ma direi di non chiedere tanto che poi magari non ci dà niente"
Il castano la guardó negli occhi, e alla rossa gli venne un brivido
Il castano gli rispose
"Scrivi quello che abbiamo detto"
Disse per poi andare nella sua camera
La rossa fece come gli aveva detto il castano
Il resto della giornata non era un granché, non si sono più parlati e verso le 21 l'ascensore salì, e verso le 23 tutte e due stavano dormendo









Spero che questo capitolo possa piacervi, fatemelo sapere con una stellina e un commento
Non vi rubo altro tempo
Sam

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