Il Corvino era nell'ascensore e stava salendo, non sapeva dove sarebbe uscito, ma non gli importava, doveva riuscire a scappare e chiamare la polizia
Quando le porte si aprirono si ritrovò in una sottospecie di magazzino, molto grande e quasi vuoto, tranne per qualche scatola qua e là
Uscì dall'ascensore e iniziò a girare per il magazzino ma non trovava nessuna via d'uscita, fino a quando non divenne tutto buioIl Corvino era legato ad una sedia, aprì gli occhi lentamente, la luce che c'era lo acceca e faceva fatica a tenere aperto gli occhi, ma quando riuscì ad aprire bene gli occhi aveva qualcuno davanti a lui, con un passamontagna in testa, un pantaloncino di jeans e una maglietta bianca, era molto alto, almeno 1,90 m aveva della braccia robuste e un corpo snello
"Voi tre siete molto stupidi"
Iniziò a girare intorno al Corvino, il quale non sapeva cosa aspettarsi da lui
"Cosa credevate di fare? Credavate davvero che tu saresti riuscito a scappare? Poveri illusi"
Tirò uno schiaffo al Corvino, non era stato fortissimo, ma il Corvino si iniziò a dimenarsi cercando di liberarsi, ma i nodi che gli bloccavano le braccia e le gambe erano molto stretti
Il tipo iniziò a sghignazzare guardando il Corvino cercare di liberarsi, sapeva che era impossibile che si sarebbe liberato di quei nodi"Dimenati quanto vuoi tanto non riuscirai a liberarti"
Si girò e se ne andò da quella stanza, chiudendo la porta a chiave
Il Corvino si svegliò improvvisamente, era di nuovo nel bunker, era nel suo letto, la testa gli faceva malissimo, come se qualcuno continuasse a martellargli la testa, tutto intorno a lui girava, così chiuse gli occhi
Sentì qualcuno che lo stava abbracciando, e si stacchi subito, pensava fosse il tipo di prima, ma in realtà era solo il Castano che voleva confortarlo, visto che prima di svegliarsi stava urlando delle parole sconnesse mentre era svenuto, "aiuto" "ci riuscirò"
Queste erano alcune delle cose che aveva detto mentre stava sognando
Quando il Corvino aprì gli occhi e vide che c'erano il castano e la rossa si tranquillizzò, anche se la testa continuava a fargli male, anche se solo un po' di menoIl Corvino guardò i due nella stanza, cercando un qualcosa da dire, ma non sapeva cosa dire, così tutti e tre stettero in silenzio, fino a quando non sentirono un urlo, il castano si precipitò subito nella stanza della bambina, e vedendola nel letto che piangeva si sedette di fianco a lei e l'abbracciò, la bambina mise la testa contro il suo petto e continuò a piangere, e con una mano stringeva la maglietta del castano, mentre lui la teneva stretta a se
La rossa si sedette di fianco al corvino e lo guardò, il Corvino la guardava, e stettero in silenzio a guardarsi
"Che cosa stavi sognando?"
Il Corvino distolse lo sguardo da lei e guardò la parete di fronte a se
"Non penso che era un sogno"
La rossa lo guardò stranita, se non era un sogno che cos'era?
"E che cos'era?"
Il Corvino si girò e la guardò negli occhi
"Penso fosse un flashback, di quando ho cercato di scappare"
La rossa lo guardò e gli prese una mano, si guardarono per qualche secondo fino a quando la rossa non si alzò
"Vado a prendere dell'acqua"
Uscì dalla stanza e andò in cucina, prese un bicchiere e lo riempì fino all'orlo, e lo bevve tutto in un sorso, in quei momenti passati col Corvino la rossa si sentiva strana, quando guardava il Corvino, non sapeva neanche lei come si sentiva, era forse amore? La rossa non aveva pensato neanche un secondo a questa opzione, e non ci voleva pensare
Il castano asciugò le ultime lacrime della bambina
"Ti senti meglio?"
La bambina lo guardò per qualche secondo annuendo con la testa e poi nascose di nuovo la testa nel suo petto
"Riusciremo ad uscire?"
La bambina guardò negli occhi il castano, lui con una mano gli accarezzò una guancia
"Si, te lo prometto"
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bunker ||mates||
Fanfictionstefano lepri, 18 anni, vive a Milano, è un ragazzo come gli altri, vive da solo, ed è single un giorno mentre camminava per le strade fredde e grigie di Milano, viene trascinato in vicolo buio, non riusciva a liberarsi, sentì qualcosa entrargli nel...