capitolo 1

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Midoriya giunse alla conclusione che ovunque fosse andato Katsuki avrebbe fatto lo stesso.

Non perché volesse realmente seguirlo, forse era solo che nel profondo non erano così diversi come potevano sembrare.

Quel giorno la pioggia si abbatteva con violenza sull'asfalto e Izuku si trovava sotto un portico in centro città per proteggersi dall'infradiciarsi completamente.

Nella mano destra stringeva una borsa leggera di plastica, con all'interno le verdure che la madre gli chiese di acquistare e Midoriya non ebbe il fegato di dire no alla dolce donna che l'ebbe cresciuto.

Si perse a contemplare la distesa nuvolosa che lo sovrastava e con esso un nodo allo stomaco lo fece sentire vuoto, ricordare come era stato rifiutato da Kacchan lo trovava insostenibile, l'umiliazione di esprimere dei sentimenti che in pochi secondi vennero ridotti a cumoli di risate e sguardi divertiti.

Gli fu stato sbattuto in faccia tutto l'odio che il ragazzo dai capelli color grano provava nei suoi confronti e Midoriya credette che quella fase della vita del suo amato fosse stata ormai superata, ma si sbagliava.

Poco dopo udì qualcuno raggiungerlo con il fiatone a sfinirlo.

I suoi capelli erano imperlati da gocce d'acqua, quei capelli bicolori che si erano confusi tra loro infrangendo la riga che gli separava di tonalità a causa di un'eventuale corsa contro il tempo.

Aveva le palpebre chiuse mentre si reggeva con le mani sulle ginocchia, piegato.

Era solo Todoroki, si disse Izuku.

"Midoriya?" gli chiese Shouto e tutto ciò che riuscì a vedere Deku fu l'occhio azzurro di egli scrutarlo dalla bassa posizione in cui si trovava.

"Todoroki, anche tu senza ombrello?" fu tutto ciò che riuscì a dire, leggermente arrossito con un sorriso imbarazzato.

Per qualche motivo riuscire a sostenere lo sguardo del giovane Shouto era arduo, Izuku si sentiva inferiore, quasi invisibile, ma si accorse che l'unica persona alla quale Todoroki aveva narrato la propria infanzia non era che solo lui.

"volevo fare una breve visita in ospedale, ma ci ho impiegato più del previsto" gli sorrise alzandosi.

Shouto era più alto di Kacchan, più emotivamente stabile e forse affidabile.

Izuku non provava rancore per quello che Katsuki gli aveva fatto, in fondo, quale ragazzo vorrebbe un altro del suo stesso sesso confessarsi a lui?

Probabilmente in quel momento Bakugo lo odiava ancor di più a causa del suo orientamento sessuale.

A quel punto Midoriya sospirò affranto dai suoi pensieri.

"Qualcosa ti turba Midoriya?" Todoroki gli si avvicinò, lo guardò in un modo che mai Izuku avrebbe potuto comprendere, ma non gli dispiaceva affatto.

"La pioggia, mia madre sarà in pensiero" mentì.

Era diventato amico di Todoroki, non voleva peggiorare anche la sua vita sociale a causa delle sue preferenze.

"io credo invece che mia sorella si troverà sulla soglia di casa in attesa del mio arrivo infuriata" disse pacato, sembrò non turbarlo ciò che lo aspettava.

Midoriya rise di gusto e di questo Todoroki se ne rallegrò.

"mi è stato detto da Iida che Kirishima vuole organizzare un pigiama party a casa sua" mentre parlava Shouto guardava dritto di fronte a se, dove dall'altra parte della strada vi era un negozio di dolciumi di ogni genere.

"Ha invitato tutta la classe, ma sappiamo tutti che il suo obbiettivo è Kacchan" il tono di Izuku calò nel nominare le vere intenzioni del ragazzo dai capelli rossi.

Todoroki abbassò lo sguardo su di lui e riuscì a vedere il suo sguardo spegnersi di quella luce che solo Izuku riusciva a manifestare.

Per quanto a Bakugo potessero disgustare i gay, Eijiro rimaneva un suo amico e Midoriya si sentì deluso da come lui, che era stato al suo fianco dall'infanzia, fosse stato scartato in quel modo, invece di  Kirishima che aveva appena conosciuto quello stesso anno.

"Mi chiedo il motivo di tanta perseveranza per persone che non meritano" Todoroki non mentiva, mai, anche quando doveva esprimere il suo giudizio, severo che fosse, ma questa non era una giustificazione se si parlava male di Katsuki di fronte ad Izuku.

"Kacchan merita attenzioni come chiunque altro" il suo corpo si irridì e senza accorgersi stringeva con forza le mani in due pugni.

"scusami, non era mia intenzione offenderti" Shouto voltò il capo, dando quasi le spalle ad Izuku, il quale sentì di aver creato un'atmosfera pesante.

"Tu- Io- Hai offeso Kacchan, non me, non devi chiedermi scusa" Izuku abbassò lo sguardo sul cemento scheggiato in cui sostava in quella tempesta.

"Midoriya, hai delle situazioni particolari con Bakugo, lo comprendo, ma chi non sa apprezzare ciò che gli viene donato, non è una persona dalla quale mi aspetti grandi cose" non lo guardò più, anche se Todoroki desiderava farlo ardentemente.

"Kacchan ap-" ma non terminò, Shouto non gliene diede il tempo.

Osservare da così vicino una persona meravigliosa logorata da un ragazzo che non meritava la metà dei suoi sentimenti lo infastidiva, e un tumulto di rabbia lo sormontava quasi incoscientemente.

"Ha smesso di piovere, ci vediamo al pigiama party, sempre se hai la forza di presentarti" e se ne andò, nell'improvvisa nebbia che si era alzata come un velo tetro su tutta la città.

Quell'ultima frase gli ricordava la spavalderia di Kacchan, se non fosse stato per quel tono debole, quasi malinconico.

Con una certa ira si presentò a casa, bisbigliando tra se e se su come avrebbe dimostrato a Todoroki che lui non era debole come si pensava fosse.

"Grazie Tesoro per la spesa, meno male non ti sei bagnato, sai che malanno ti saresti preso" ma il volto tenero della madre all'entrata lo rilassò completamente.

L'unica che riusciva a farlo sentire abbastanza, anche forse troppo, in quella casa, era solo lei.

"Tranquilla mamma" la rincuorò.

Stava per tornare in camera sua, quando si ricordò di ciò che Todoroki disse.

Voltò appena il capo "è un problema se vado a un pigiama party di classe?" si sarebbe pentito dopo della sua decisione, ma in quel momento si sentiva come se potesse dare una svolta alla sua vita.

"certamente, ti farebbe bene stare con i tuoi compagni e la dolce ragazzina" acconsentì lei, facendogli l'occhiolino.

Midoriya arrossì violentemente.

Era capitato di portare Uraraka in casa propria per delle ricerche di gruppo, ma di certo non avrebbe mai immaginato che sua madre accogliesse quella presenza in quel modo.

Lei gli sorrise un'ultima volta e scomparve dietro il bancone della cucina.

Con un respiro profondo scrisse sul gruppo della classe che avrebbe partecipato.

Tutti risposero entusiasti, anche Kacchan con un emoji indifferente, tranne Todoroki, lui non fiaò tutta la giornata.


So che è un disastro, ho revisionato il capitolo parecchie volte quindi spero non aver commesso errori di battitura.
Amo questa couple e fare questo triangolo amoroso non era la mia idea principale ma spero non bloccarmi qui.
Essendo questa la prima volta su Wattpad che scrivo una fanfiction andateci piano con me :')

Comunque, spero vi sia piaciuto al prossimo capitolo ♡ ~

Se fosse per me // TODODEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora