Capitolo 18

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Todoroki non riusciva a prendere sonno.

Tra il risentimento che Enji provava per lui e il rifiuto di Midoriya, si sentiva soffocare.

Finché non vide la porta della stanza aprirsi e una figura introdursi sotto le coperte.

Avrebbe riconosciuto quel groviglio di capelli tra mille.

"Midoriya?" chiese sorpreso.

"non dire nulla, solo, fammi restare per un'ultima volta" disse appoggiando le dita sul suo petto.

E Todoroki obbedì, ma non per molto.

Allungò le braccia e lo trascinò più vicino, dove poté sentire il corpo di lui aderire al suo, la voglia insana di possederlo e il profumo dolce di mango e cocco dello shampoo.

"Midoriya, io ti amo" lo disse con una certa malinconia.

Izuku non rispose.

"ma ci ho pensato per tutto il giorno e" si bloccò, deglutendo.

Midoriya se possibile si strinse ancor di più, non voleva finisse la frase, perché sapeva come sarebbe andata a finire.

Il suo calore lo tranquillizzava e il sol fatto di poterlo avere al suo fianco lo rendeva la personificazione della felicità.

"ho deciso che la cosa migliore sarebbe lasciarti andare" riprese a respirare dopo quella frase.

Ormai era finita, pensò Izuku, non importava cosa sarebbe accaduto, Enji esisteva e come tale avrebbe rovinato ogni cosa.

"no" fece secco Midoriya.

Ma non loro.

"scusa?" lo allontanò Shouto.

"ho detto di no, credi che abbia commesso un'effrazione, ti abbia ospitato e preso a schiaffi per essere lasciato andare?" lo guardò serio, con gli occhi che brillavano sotto la luce soffusa della luna che penetrava dalla finestra.

"hai paura di me, hai paura che ti possa fare del male" rispose irritato Shouto.

"non è così, tu non sai di cosa io abbia paura" alzò la voce Izuku.

"io non sono che un mostro, Midoriya, stare con me non ti può far altro che male" dichiarò in fine.

"no, non lo sei" gli portò il palmo della mano sulla guancia "sei il ragazzo che al pigiama party mi ha fatto dormire sulla sua spalla, sei il ragazzo che mi ha baciato per la prima volta, sei il ragazzo che mi ha tenuto la mano nei corridoi della scuola senza vergogna, tu non sei un mostro, Shouto" gli sorrise "tu sei l'unico capace di sconvolgere la mia vita e se devi combattere per sopravvivere Shouto, io sarò al tuo fianco" Midoriya vide gli occhi di Todoroki farsi liquidi.

"non importa quanto tuo padre si metterà in mezzo, o se Momo vorrà stare con te" ringhiò appena e Shouto gli sorrise.

"io non smetterò di amarti, qualunque cosa accada" asciugò una lacrima, sfuggita al controllo di Shouto, con il pollice.

"tu non sei un mostro, tu sei il mio ragazzo" e lo baciò.

Sentire le sue labbra non era stato tanto esaltante come in quel momento.

Todoroki portò le mani al suo collo, accarezzando quella pelle che per giorni aveva evitato.

Midoriya mise le ginocchia ai lati dei fianchi di Todoroki, stando a cavalcioni sopra di lui, mentre con foga entrambi perdevano la concezione della realtà.

Izuku introdusse le mani sotto la maglietta pesante di Shouto, sentendo sotto i propri palmi la consistenza degli addominali, accarezzando ogni angolo del suo busto.

Todoroki gli sorrise.

"ti fai attendere" sussurrò sulle sue labbra, Shouto.

Todoroki sfilò la maglietta a Midoriya, riprendendo a baciarlo.

Izuku si fece sfuggire un gemito di piacere, sentendo il bacino di lui scontrarsi con il proprio.

E forse quella distanza gli aveva tenuti lontani così a lungo da fargli esplodere con una forza tale da perdere il senno per una notte.

"credi che abbiano risolto?" chiese Kirishima sovrappensiero accarezzando i capelli di Bakugo.

"non mi può fregare una merda se hanno risolto o no" rispose l'altro con le palpebre serrate e il capo sopra il petto nudo del rosso.

"mi preoccupano, il padre di Todoroki è seriamente un bastardo" fece scosso Eijiro, ancora stupefatto dalla reazione di Enji il giorno precedente.

"penso dovrò presentarti a mia madre allora" disse pacato, per poi sgranare gli occhi in preda al panico.

"che succede?" rise il rosso vedendolo saltare dal letto.

"non l'ho avvisata che sarei rimasto fuori" fece mettendosi dei boxer casuali trovati sul comodino.

"devi ancora avvisare mammina?" lo prese in giro Kirishima.

Bakugo si voltò a guardarlo attentamente, assottigliando gli occhi "quindi non vuoi più scopare a quanto vedo, nessun problema" lo minacciò afferrando il telefono.

"lo sai che scherzo" tentò di rimediare il rosso aggrappandosi alla sua schiena.

"continua a prenderti gioco del sottoscritto e il tuo amico rimane a secco" si scostò alzandosi, notando le cinquanta chiamate perse della madre.

La richiamò e fu la perdita dell'udito di Katsuki.

Kirishima tentò di non scoppiare a ridere, ma senza alcun successo.

Midoriya si svegliò al fianco di Shouto, il quale dormiva serenamente alla sua destra.

Scese dal letto, con l'intenzione di trovare in cucina qualcosa con cui fare colazione e si rese conto che erano le dieci di mattina passate.

Avviandosi in salotto udì qualcuno bussare con forza alla porta.

Izuku sapeva che la madre sarebbe tornata dopo capodanno, quindi era sicuro non potesse essere lei, ma probabilmente l'avevano dimessa anticipatamente.

Aprì la porta e sgranò gli occhi.

"rivoglio mio figlio" impose Enji con sguardo furioso.

Non mi maledite per aver tagliato la parte smut pls :DD
mancano davvero pochi capitoli alla fine, spero davvero che vi abbia preso questa ff ♡ tra gli errori e le i salti temporali

Se fosse per me // TODODEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora