Kirishima passava i pomeriggi a correre, un po' per sfogarsi, per staccarsi dagli impegni e da Bakugo.
Il quale assediava tutt'ora i suoi pensieri.
Il rosso era rimasto perplesso dal comportamento pacato e controllato del biondo.
"idiota" lo chiamò una voce dietro di lui.
Eijiro si fermò, voltandosi vide Bakugo con due borse della spesa.
"dammi una mano, visto che vuoi tenerti in forma" fu tutto ciò che disse, ma sorprendentemente senza alcun disprezzo nella voce.
Così il rosso fece, non era perdonarlo aiutarlo, pensò.
Afferrò una borsa di plastica e si incamminarono.
"avevi ragione" Bakugo fissava dritto di fronte a sé "mi sono mosso troppo tardi".
Kirishima sapeva perfettamente a cosa si riferiva.
Dentro di se gioiva e si sentì terribilmente egoista.
"mi dispiace" riuscì solo a dire Eijiro.
"non è vero" gli sorrise Bakugo voltando il capo verso di lui.
"già, mi dispiace anche per questo" rispose imbarazzato.
Bakugo si fermò.
"devi smetterla di dispiacerti per tutto e stare ad aspettare" lo rimproverò.
"da quando sei così saggio Bakugo?" rise l'altro.
"devi prenderti ciò che vuoi Kirishima" era la prima volta che parlava seriamente con lui dopo il pigiama party.
Kirishima rifletté bene su quelle parole "mi stai dando il via libera di sbatterti in un vicolo?" chiese ridendo.
Ricominciarono a camminare e per quel che poteva valere, il ghiaccio tra loro si era spezzato.
Dopo scuola Midoriya aveva in programma di stare a casa Todoroki per il pranzo.
Era nervoso e di questo Shouto si era accorto.
"ci sarà solo mia sorella" tentò di rassicurarlo.
Ma Izuku sapeva di avere dei trascorsi con la ragazza, come darle indirettamente della stupida e entrare in casa senza permesso.
"tuo padre non vi sarà?" chiese per alleviare il suo tormento.
"no, non dovrebbe" rispose con un certo disgusto nella voce.
Izuku sapeva che Shouto non era in buoni rapporti con il padre, perciò evitò di chiedere altro.
Gli bastava sapere che per lui c'era e avrebbe retto qualunque segreto sulle spalle.
Todoroki voltò il capo a scrutarlo e vide i capelli di lui volteggiare sopra i suoi passi, le lentiggini evidenti decorare il suo volto e le dita intrecciate alle sue.
Due giorni prima non avrebbe mai creduto che tutto ciò sarebbe mai stato possibile.
Tra i sentimenti burrascosi che gli impedivano di dichiararsi e la paura di venir rifiutato non avrebbe mai ceduto e se non fosse stato per Midoriya, il quale tra i due aveva avuto il fegato di introdursi in camera propria cambiando ogni cosa, nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile.
"perché mi guardi così?" chiese Izuku con le gote arrossate.
"mi è sembrato di vedere un fiocco di neve" mentì poco credibilmente.
Midoriya lo spinse ridendo.
Giunsero a casa di Shouto e Fuyumi gli accolse con un caloroso sorriso.
Midoriya si tolse le scarpe e la giacca, felice di sentire il calore casalingo avvolgerlo dopo la rigida temperatura esterna.
Con gran sorpresa di entrambi i ragazzi, a capo tavola vi stava seduto il grande lottatore di box Endeavor.
Izuku sentì Shouto irrigidirsi, ma si sedette, come se la situazione non lo turbasse.
Fuyumi servì il primo e fu il principio, di una lunga decadenza.
"dimmi Midoriya" disse Enji "cosa farai dopo aver finito di studiare?".
Izuku quasi si strozzò, ma tentò di assumere una posizione abbastanza garbata "terminate le superiori, farò domanda alle università di psicologia della regione, Signore" rispose.
Mancava poco e Midoriya si sentiva pronto ad affrontare le realtà da universitario.
"capisco, Shouto intraprenderà le mie orme, invece" il suo tono era come se stesse tentando di sfidarlo in una partita che ancora non era iniziata "cosa ne pensi al riguardo?" chiese infine.
Midoriya si sentiva a disagio, non solo per le domande, ma per ciò che esse gli scatenavano.
"mi trova contrariato, signore" abbassò lo sguardo.
A Fuyumi cadde il cucchiaio nel brodo con un tonfo secco.
"come mai giovanotto?" lo scrutò bene l'uomo.
"non dubito delle capacità del mio compagno, Signore, ma trovo il suo impiego violento" spiegò Izuku.
Shouto rimase impressionato da come Midoriya non si trovasse impressionato da suo padre a tal punto da non poter parlare.
"Izuku? se non erro" fece l'uomo.
"esatto" piegò appena il capo Midoriya quasi in una riverenza.
"devi comprendere che Shouto è stato preparato per questo dall'infanzia" spiegò guardandolo negli occhi "e come tale preparazione è stata prestabilita, altrettante decisione sulle sue preferenze" cominciò a mescolare il brodo in movimenti lenti.
"sto cercando di dirti, giovane, che tu non sei previsto dentro la vita di mio figlio"
—
Rendere le cose romantiche spero non vi annoino, ma ci pensa Endeavor a rovinare tutto.
Comunque l'età in cui si aggirano i ragazzi sono tra i 17/18 anni, molto differenti dall'anime, spero non vi turbi.
Al prossimo capitolo ♡
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Se fosse per me // TODODEKU
FanfictionMidoriya ha sempre creduto di amare incodizionatamente Bakugo, tra le angherie di lui e le conseguenze che i suoi sentimenti suscitavano era rimasto all'oscuro di altre differenti realtà che avrebbero potuto salvarlo da ciò che credeva di sentire. T...