12. Formicolio e cuscini

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Harry si allontanò di qualche millimetro dalle mie labbra valutando la mia reazione. Incrociai i suoi scintillanti occhi verdi e arrossii leggermente quando mi accorsi dell'intensità con la quale mi stava guardando.

Si chinò nuovamente sulle mie labbra dove lasciò un bacio veloce che mi fece provare lo stesso quella sensazione piacevole nello stomaco. Era come se avessi iniziato a vivere in quel momento, come se mi avessero dato una piccola scossa, come si fa per rianimare una persona che è andata in arresto cardiaco. Quella sensazione formicolante mi diede la forza necessaria per compiere tre giri di corsa su una pista da atletica, ma non avendo una pista a disposizione presi un profondo respiro per decelerare i battiti del mio cuore a calmare il formicolio allo stomaco.

Le braccia forti di Harry mi avvolsero e mi tirarono sopra di sé. Divaricò le gambe facendomi stare in mezzo e piegò il ginocchio sinistro creando una sorta di protezione per non farmi cadere dal letto. Misi una mano sul suo petto e ci appoggiai sopra il mento guardando il bellissimo ragazzo sotto di me. Mi passò una mano tra i capelli e mi sorrise dolcemente.

Rimanemmo in silenzio mentre lui mi accarezzava la schiena facendomi rilassare dopo la mattinata poco piacevole che avevo passato. La sua mano scese troppo e mi toccò il sedere facendomi sussultare, presi la sua mano e la portai più in alto.

   «La tua mano è scesa decisamente troppo», lo ripresi scherzosamente. Lo feci ridere e lui mi sistemò i capelli dietro all'orecchio.
Feci scorrere le dita sui suoi muscoli tracciando il contorno dei suoi innumerevoli tatuaggi. I suoi occhi seguirono attentamente ogni mio movimento studiandolo.

Le sue lunghe dita mi sollevarono il mento e mi trascinò più vicino a lui.
   «Sei al sicuro con me», mi baciò la fronte e io sorrisi. Era davvero così. Tra le sue braccia, vicino a lui sapevo di essere protetta, sentivo di potermi fidare, ero consapevole del fatto che Drew non mi avrebbe fatto del male se con me c'era Harry.

Mi mostrò le fossette e io sorrisi immediatamente alla loro vista. «Hai fame?», mi chiese. Scossi la testa e lui mi fece scivolare dolcemente via da lui, si mise in piedi e mi porse la mano grande per aiutarmi a scendere dal letto.

Lo guardai confusa e lui mi sorrise come per dirmi "Non preoccuparti". Misi la mia mano nella sua e lui la strinse mentre mi portava in cucina, mi fece sedere su uno sgabello mentre lui si destreggiava ai fornelli porgendomi infine il piatto finito.

Lo guardai a bocca  aperta alla vista di quel l'enorme quantità di pasta che mi aveva messo davanti.
   «Io non la mangio tutta!», protestai.
   «La finirò io», mi diede una forchetta tenendosene una per lui. Infilzò tre penne e se le mise in bocca mentre mi guardava in attesa che mangiassi. Infilzai una penna e la portai alle labbra rimanendo stupita dalla sua squisitezza.

   «Sono buonissime», mi congratulai.
   «Grazie», Harry aveva già mangiato circa un terzo del piatto e lo guardai stupita dalla velocità con la quale ingurgitava cibo. «Perché mi guardi?».
«Perché mangi tanto», dissi arrossendo facendolo ridere forte. I suoi occhi verdi si posarono sui miei e non resistendo alla profondità di essi, abbassai lo sguardo. Lo rialzai presto, però, perché una domanda si era fatta spazio nella mia mente prepotentemente e non mi dava tregua. Nonostante questo le parole non uscirono dalla mia bocca e ricambiando lo sguardo gli sorrisi timidamente.

«Vado a fare una doccia», mi alzai dallo sgabello lasciando il piatto a metà e mi rifugiai in bagno chiudendo la porta a chiave. Almeno in quella stanza non c'era la tensione che avevo avvertito in cucina. Mille domande e mille immagini si affollano nella mia mente cercando di prevalere una sull'altra.

Guardandomi allo specchio trasalii alla vista del mio occhio che stava diventando di una brutta colorazione tendente al blu. Raccolsi la boccetta del disinfettante che era caduta nel lavandino e al ricordo di Harry che mi curava mi portai una mano alla bocca sfiorando le labbra.

Upside down |H.S.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora