Capitolo 4

194 10 8
                                    


Mia madre ha preparato una specie di aperitivo, per primo, la pasta ai funghi, per secondo, vari tipi di carne e infine la torta alla menta con sopra nutella e cocco, solo come lei sa fare. Non vedo l'ora di finire questa cena per sapere quello che mi dirá Vale, non mi può mettere cosí in ansia.

Quando finiamo il dessert, vorrei prendere Vale per un braccio e portarla in camera, ma per educazione sto calma e seduta. Ad un certo punto mi giro verso mio padre e lo guardo con fare supplichevole, so che capirá infatti...
«Ragazze, se volete potete andare su.»
«Si grazie.» rispondiamo io e Vale e corriamo su come se stessimo facendo una gara.
Neanche chiudo la porta che le chiedo cosa mi deve dire di cosí tanto bello.
«Allora, prima di tutto, siediti e stai calma - mi siedo sul letto, lei è di fronte a me sulla sedia - io ogni estate vado con i miei genitori e mio fratello al mare, abbiamo una casa lí. Quest'anno i miei hanno da fare con il lavoro e Karl va in vacanza con i suoi amici, perciò mi hanno detto che posso andare con i miei amici in quella casa.»
«Cosa? Stai scherzando? Adoro il mare!»
«Non sto scherzando... Quindi, rullo di tamburi - rido per la sua simpatia in ogni situazione - voglio invitare te, ovviamente, un mio amico, che porterà il suo migliore amico, e...» si ferma subito.
«E...» la incito.
«Riccardo.»
«Davvero? Ti prego no.»
«Ti prego io, dai che sarà mai...»
«Che sarà mai? Io devo condividere la stessa casa per 1 mese e mezzo, con Riccardo?»
«Fede, ascoltami, non lo conosci bene, ci hai scambiato qualche parola, quindi non puoi giudicarlo... Di questo passo è ovvio che non ce la farai con i ragazzi.»
Ci penso, e su questo non posso darle torto, se voglio approcciarmi con i ragazzi, devo provarci non mi devo tirare indietro.
«Mi hai convinta, vengo volentieri.»
«Grazie!» vedo i suoi occhi illuminarsi, e il sorriso esce spontaneo.

«Aspetta... - si allontana da me e mi ascolta - quindi vedrò di nuovo il tipo dagli occhi azzurri che se la tira?»
«Mi hai fatto preoccupare! Pensavo avessi cambiato idea, comunque sí stupidina.»
«Partiamo questo week-end, quindi fai le valigie, i tuoi sanno giá tutto.» dice come se niente fosse guardandosi le unghie, i miei erano complici? Wow...
«Ok tipetta»
«Vale! Si è fatto tardi, andiamo!» Gregor, suo padre grida dal piano di sotto.
Ci abbracciamo e la accompagno in salotto.

Vale e i suoi genitori se ne sono andati, e mentre sto salendo le scale mi fermo
«Ma dove andremo con Vale? Mi sono dimenticata di chiederle il posto.»
«A Latina»
Appena sento quella parola, i miei occhi si illuminano e il sorriso esce spontaneo.
«Si Fede, è dove abita Nico» mio padre mi capisce al volo.

Finalmente rivedo Nico, è il mio migliore amico, anzi, l'unico amico che ho, ci conosciamo da quando eravamo piccoli, neonati. Erano i nostri vicini di casa, ma si sono trasferiti e la sua mancanza si è sentita. È come un fratello che non ho mai avuto, lui ha 2 mesi in piú di me. Si è trasferito con la sua famiglia da circa 1 anno e da lí non l'ho piú rivisto, questa è la prima estate senza di lui, anzi, andrò io da lui. Mi ricordo che appena finiva la scuola stavamo sempre insieme, andavamo in giro e combinavamo qualche guaio.

So che è tardi per chiamarlo, ma sono sicura che è sveglio, quindi afferro il mio telefono e senza esitare lo chiamo.

«Ica, è successo qualcosa? Non mi chiami mai a quest'ora.» mi chiama Ica, perchè da piccolo, non riusciva mai a dire Federica, e gli è rimasto chiamarmi cosí e a me piace molto.
«No, tranquillo devo dirti solo una cosa che ti piacerá.»
«Vai piccola Ica»
«Questo week-end sarò a Latina, e ci starò per un mese e mezzo con i miei amici» miei amici mi suona strano dirlo, anzi poi sto con la mia migliore amica, Riccardo non è mio amico, e tanto meno l'amico e l'amico dell'amico di Valentina.
«STAI SCHERZANDO? NON CI CREDO!»
«Si Ico, verrò lí.»
«Ci vediamo in stazione, Ica mia»
«Ok, sabato per le 10:30 dovrei essere lí, ci vediamo Ico mio»

***

La valigia è pronta, è piena di roba, all'inizio non sapevo che portare, poi dopo aver aperto l'armadio, tutto dentro. Ho lasciato un pò di spazio per eventuali acquisti.

Gentilmente papà la carica in macchina, e dopo aver salutato mia madre e mia sorella, ci salgo anch'io. Sono un pò in ansia, non ho mai avuto amici tranne Nico, e questa cosa mi preoccupa, stare in una casa con loro, se ci fosse stata solo Valentina sarebbe stato meglio. Non conosco neanche i suoi due amici, non so che tipi sono, se sono buoni e gentili... E poi Riccardo, spero che non mi romperá, sono vacanze, e mi devo rilassare. Ma ora il mio unico pensiero è Nico, tra poche ore lo rivedrò.

Saluto mio padre, che mi fa la solita ramanzina e corro da Valentina, di fianco a lei ci sono due ragazzi. Per il momento nessuna traccia del tipo dagli occhi azzurri che se la tira, meglio. Stampo un bacio sulla guancia di Vale, e poi lei mi presenta i due ragazzi.
«Lui è il mio amico Miki, lui invece è Tommy»
«Piacere, Federica» dico per poi stringere la mano dei due.
Sono entrambi due bei ragazzi, Miki ha gli occhi azzurri-verdi e capelli castano scuro. Il secondo, due occhi verdi da paura ed è biondo scuro.

«Oh c'è Riccardo!» esclama Vale, indicando un punto tra la folla, mentre mi guarda. Sta giá a cosa sto pensando.

«Ciao ragazzi! Ah ma sono l'ultimo arrivato?»
«A quanto pare si.» rispondo secca.

Finalmente il treno arriva, giá non sopporto il caldo, figuriamoci se al caldo si aggiunge un ragazzo dagli occhi azzurri.

C'è un tavolo e tre posti ai lati, ottimo staremo tutti vicini...  Miki e Tommy si siedono da una parte, mentre Riki è dall'altra accanto al finestrino, aspetto che Valentina si metta in mezzo, ma niente.
«Devi fare pratica con i ragazzi, quindi vai tu in mezzo» mi sussurra.

In fondo ha ragione, non posso odiare cosí tanto un ragazzo senza conoscerlo. Allora mi siedo in mezzo, e vedo Riccardo come sorpreso.

Manca meno di un ora e saremo arrivati, tutti dormono tranne io e Riccardo. È impegnato a guardare fuori dal finestrino mentre ascolta la musica. Io invece, ho finito di guardare una rivista e mi sto annoiando.

«Ehi che musica ascolti?» quelle parole escono spontanee non volevo parlargli, non volevo disturbarlo. Si gira verso di me, ancora sopreso.
«Ed Sheeran»
Mi si illuminano gli occhi.
«Dalla tua espressione direi che ti piace»
«Sí» dico sorridendo.
«Tieni» mi porge un auricolare. Adesso quella sorpresa sono io, è davvero cosí gentile? Non sembra cosí tanto male.

«Fede...» dopo pochi minuti mi chiama.
«Si?» mi giro verso di lui, e incontro quegli occhi azzurri come il mare che mi piace tanto.

***

Ehi! Questo capitolo è piú lungo rispetto agli altri, mi sono venute un sacco di idee, e non vedo l'ora di scrivere gli altri capitoli, penso di scriverli lunghi come questo.

Vi sta piacendo per il momento? Questo è solo l'inizio ne vedrete delle belle.

Baci! 

Stammi Vicino || Fede&RikiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora