Vedo una sagoma sul divano, luci spente. Per poco non prendo un colpo. È Tom.
«Ei bambolina, vieni quí.»
Non so chi mi stia comandando, non voglio stare con lui in questa stanza, ma le mie gambe vanno da sole.
«Posso fare una cosa? Ma non arrabbiarti.» mi chiede. Annuisco. Anche se è buio, mi riesce a vedere, e io riesco a vedere leggermente i suoi occhi verdi, grazie alla luce della luna che entra dalla finestra.
Mi abbraccia. Mi ha chiesto se poteva abbracciarmi? Questò è pazzo.
Sento il suo profumo, sará di quelli costosi, è uno dei pochi ragazzi che se ne spruzza poco, perchè è piacevole, starei lí per giorni interi. Ma si allontana da me, non troppo. Le nostre labbra sono vicine, troppo vicine per i miei gusti.
Vorrei scappare, ma la sua mano dietro alla mia schiena non me lo permette. L'altra la appoggia delicatamente sul mio viso.
Pian piano si avvicina per me per poi...Mi sveglio. Era solamente un sogno, per fortuna. Ancora non l'ho perdonato del tutto, ci parliamo pochissimo.
È mattina. Vale,Miki e Tom sono in spiaggia. Mentre io e Riccardo siamo quí a casa. Oggi pomeriggio vado al mare con Nico e Luke, per questo ho preferito starmene a casa a dormire. Guardo l'orologio, sono le 9:50. Non so se Riccardo stia ancora dormendo.«È permesso?» sento da dietro la porta.
«Sí.» urlo un pochino per farmi sentire. E mentre entra sbadiglio.
«Oh la principessina si è appena svegliata.»
«Parla quello che per alzarsi ci mette 30 minuti, come minimo.» rispondo secca.
«Una domanda... Sei vestita o ti devo alzare con tutte le coperte?» la sua faccia divertita a me non fa per niente ridere.
«Sono vestita.»
Odio parlare alla mattina, appena sveglia, e si vede. Soprattutto se a parlarmi è il tipo dagli occhi azzurri che se la tira, che è sempre pronto con una battuta.
«Ora posso alzarmi o vuoi continuare a guardarmi signor-rompi-di-prima-mattina?»
«Beh in realtá c'è una cosa per te, vieni.» mi porge la mano.
«So alzarmi anche da sola, per fortuna gli squali non mi hanno ancora mangiato le gambe.» dico ironica.
«Scusami miss gentilezza.»
«Ti ricordo che quando ti sei tagliato il tuo povero ditino, ti dissi che quella probabilmente era la prima e ultima volta che usufruivi della mia gentilezza.»
Non risponde, si mette dietro di me e mi copre gli occhi. Mi guida in cucina, ormai conosco a memoria questa casa.
«Tan tan!» esclama divertito togliendo le mani dai miei occhi.
Ha preparato la colazione. Un ragazzo che prepara la colazione? Verrá a nevicare, me lo sento. Lo sento dentro. Però è stato carino, non lo si può odiare per tutto il giorno. È strano, anzi con Riccardo mi sento strana, certe volte vorrei abbracciarlo per 10 minuti, altre lo ignorerei per molto tempo.Sul tavolo c'è latte, spremuta, biscotti, fette biscottate, nutella, di tutto...
«Grazie.»
«Ora possiamo sederci, ho una fame.»
«Allora non sono l'unica mangiona quí.» commento.
«Ti ho messo quattro cucchiai di zucchero nella spremuta, come piace a te.»
«Che stalker...»
«Modestamente.»
Ecco che se la tira.«Pensi che continueremo a vederci dopo questa vacanza?» riposa il bicchiere sul tavolo.
Sinceramente non ci avevo pensato a cosa succederá dopo questa vacanza tutti insieme. Valentina, ovviamente, la vedrò sempre, ormai i nostri genitori sono amici e a volte escono insieme alla sera. Tom boh, non so se saremo di nuovo amici. Miki lo vedrò con Vale, Nico rimane quí e Riccardo lo vedrò. Siamo tutti di Roma, quindi se il gruppo rimane unito usciremo insieme.
«Mah... Tu vuoi vedermi?»
«Si... Tu?»
«Chissà.»
Lo vedo sorridere sotto i baffi, che non ha. Da una parte gli piace questo lato di me, sospettoso.***
Nico è piú magro, cosí fragile e debole. Non lo riconosco piú. Se dovessi cercarlo in spiaggia, non lo troverei.
Luke è magro anche lui, non ha muscoli, meglio cosí, non mi piacciono i ragazzi muscolosi.«Ci facciamo una nuotata?» propone Luke con sguardo pieno di sfida. Come ho giá detto in precedenza, non sono molto brava a nuotare, ma se mi ci impegno, posso anche farcela.
«Ai vostri posti, via!»
Partiamo tutti e tre, in testa c'è Luke, io sono seconda stranamente. Rimaniamo in queste posizioni per tutto il "percorso".
«Tutto bene Nico?» chiede preoccupato Luke vedendolo in affanno.
«Sono solo un pó stanco, andiamo in spiaggia?»
«Certo» lo prendo per mano. Non l'ho mai visto cosí, è sempre stato attivo, sarà la sua giornata no. Però è anche pallido.
«Avevi mangiato tanto prima di venire?»
«No quasi niente, quindi non è un ingestione.»
«Forse ti senti male perchè non hai mangiato tanto e hai la pressione bassa.»
Prendo un succo dalla borsa frigo, e una merendina, cosí starà meglio.
«Dai, non si può morire per un ingestione, però. È una cosa ingiusta» commenta Luke.
«In effetti...» rispondo. Nico annuisce solamente, sembra triste, so che si sente male e quindi non può ridere e scherzare, ma qualcosa non va.Nico dopo aver mangiato si addormenta sotto l'ombrellone, almeno sta al fresco.
Fede quando ritorni a casa ti devo dire una cosa!!
Ok, tipetta. Non vedo l'ora.
«Come hai conosciuto Nico?» chiedo a Luke, voglio sapere di piú su loro due.
«Andiamo in classe insieme, il primo giorno eravamo seduti vicini. È stata una mia scelta, quella classe non mi fa impazzire e sapendo di avere un compagno nuovo, ho provato a fare amicizia. E ci sono riuscito.»
«Bello.»
Ripenso alla mia classe, ho parlato pochissimo con tutti. Sono sempre stata isolata, ad ascoltare la prof. per questo ho dei buoni voti in tutte le materie. Molte persone non si trovano bene nella propria classe, devi essere fortunato a trovare quella classe che sta bene insieme, ci saranno sempre battibecchi, ma comunque è unita. Ogni persona ha un soprannome dato dalla classe, ed è bello, perchè è una cosa come personale. Devi trovare anche persone giuste, vanno bene solo quelle 3-4 a cui vuoi un mondo di bene, e tu stai bene. Magari fosse cosí la mia.Luke sta giocherellando con la sabbia, lo guardo. Certe volte non ci si rende conto delle persone che hai vicino. È successo tutto cosí velocemente, grazie al festival che ho vinto, è iniziato a tutto. Grazie alla scaletta, che Valentina era prima di me. E adesso sono quí con persone al mio fianco, prima avevo solo Nico, ora sono aumentate. Ma con i ragazzi che ho vicino ancora non ho quel rapporto da chiamare amicizia, ancora mi sento insicura, come impaurita. Ma come ha detto Valentina, mi abituerò.
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Stammi Vicino || Fede&Riki
FanfictionFederica, ragazza di 16 anni e una passione, la musica. Finalmente dopo anni si esibisce su un palco e fa anche nuove amicizie. Ormai è giunto il momento di abbandonare la cameretta e affrontare la vita, anzi l'adolescenza. Che per lei, poco prima...