Capitolo 18

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«Iniziamo con un riscaldamento, è da 2 mesi che sei "ferma"»
«Non vedo l'ora di iniziare, mi è mancata tanto la musica.»
Inizio a fare il solito riscaldamento che mi accompagna da anni, non resisto, voglio cantare, voglio prendere in mano quel microfono e raccontare le canzoni, far sorridere la gente, ecco quello che voglio fare. È bellissimo quando qualcuno di fa sorridere, vai in un altro mondo, e io l'ho provato con Riccardo. Non so il motivo, ma ultimamente i miei pensieri ricadono sempre su di lui. Non lo sento da un po', non si è fatto sentire e io non voglio scrivergli, non voglio essere invadente, però mi manca. Vorrei rivederlo, vorrei rivedere quegli occhi azzurri come l'oceano, a volte calmi, silenziosi e a volte sembrano degli tsunami, che luccicano e ti raccontano mille cose.

«Ei Federica, sveglia.» Lara mi riporta sulla terra, ero persa a pensare a lui.
«Oh... scusami.»
«Tutto ok?»
«Sì, stavo pensando a un compito che devo fare entro la fine delle vacanze...» che bel paragone che ho fatto, proprio perfetto... I compiti sono cose noiosissime, mentre Riccardo no, starei con lui ore e ore.
«Su cosa vorresti scrivere le tue canzoni?»
«Sull'amore. Non per forza l'amore in una relazione, ma anche di amicizia, l'amore verso qualcosa.»
«Si vede che stai crescendo.»
Sorrido e inizio con varie canzoni, vado in un altro mondo.

«Dai molte emozioni.» mi dice Lara a fine della lezione.
«A cosa è dovuto?»
«Se vuoi far emozionare la gente con la musica, devi emozionarti prima tu. E secondo me fare nuove amicizie ha scatenato queste emozioni.»
Annuisco, sono d'accordo con lei. Mi sento rinata.

***

«Comunque grazie Vale.»
«Mh?» si gira verso di me con la bocca sporca di gelato, è troppo buffa.
«Di avermi spinto a conoscere Riccardo.»
Accenna un sorriso e continua a mangiare il gelato, mi sarei aspettata una reazione del tipo "OMMIODDIO TI PIACE STARE CON RICCARDO" e invece no...
«Come sta Nico?»
Sono felice che si preoccupi di lui.
«Sempre così, non peggiora e non migliora, ha iniziato la chemio e i primi giorni stava davvero male...» rispondo dispiaciuta, vorrei migliorasse.
«Ma tu e Miki?» cerco di cambiare discorso, non mi va di parlare di Nico.
«Niente...» alza le spalle. Ho capito, oggi non vuole proprio parlarmi.
«Io vado.» dico alzandomi dalla panchina e prendendo la strada di casa. Non la capisco proprio, abbiamo parlato via messaggi in queste due settimane, ma di cose normalissime, come la musica... E le ho detto grazie per Riccardo in faccia, non con un messaggio. Beh dopo questa non la inviterò a uscire, se lei vorrá, mi inviterá lei.
L'aria stasera è fresca, gradevole, è quasi settembre, e tra due settimane inizia la scuola, per fortuna non avevo molti compiti, alcuni li ho fatti prima di andare a Latina. Spero di cambiare, e spero cambino anche le persone che mi insultano. Non è che sia il massimo camminare alle 23 per le vie di Roma, però la mia casa è vicino e per fortuna arrivo sana e salva.
I miei genitori dormono giá e mia sorella è fuori con il suo ragazzo.

Dopo essermi messa il mio pigiama mi butto sul letto con il cellulare. Nessuna notifica. Neanche da parte di Valentina per chiedere scusa. E neanche quella che attendo da tanto, quella di Riccardo. Ah ecco cosa mi sono dimenticata, volevo chiedere a Valentina il numero di Riccardo, lei gli ha dato il mio, però non mi è arrivato niente. Vorrei entrare su facebook, se solo mi ricordassi la password, Miki durante le vacanze ha usato facebook dal mio telefono, mettendo il suo account e ora non ricordo la password. E non voglio creare un altro profilo.
Vorrei dire a Riccardo che in questi giorni l'ho pensato, e quando penso a lui, sento una strana sensazione, come le farfalle nello stomaco, penso che mi piaccia un po', ma lui non ricambierá mai. Ha il mio numero e non mi ha scritto per settimane.

Idea. Mettiamo su carta i pensieri su Riccardo.
Mi alzo goffamente per raggiungere la scrivania abbastanza disordinata.

Ti voglio dire che ti ho pensato.
Ti voglio dire che sei bello.

No, non va bene, la prima frase ci sta, ma è da cambiare...

Ti avrei voluto dire "ti sto pensando"

Questa è più diretta, mi piace di più.

Avrei voluto un tuo messaggio, ma se non rischi vuol dire, che non vuoi.

Mh... Forse così è troppo diretta.
Scrivo cose a caso, frasi senza senso, domani la porteró a Lara, mi deve aiutare. La prima frase mi piace, quindi questa canzone la chiameró Ti avrei voluto dire. Ho i brividi ho scritto delle frasi per la mia prima canzone che completeró, non é come quelle che facevo da bambina e le cantavo a Nico, questi sono i miei pensieri.

Ritorno a letto e controllo se mi é arrivata la notifica tanto attesa. Ma niente, solo Valentina che come ogni sera mi da la buonanotte... Non rispondo, per questa sera io non ci sono per lei.
Sinceramente non la capisco, anche quando siamo uscite la scorsa settimana con le nostre mamme a fare shopping, lei non parlava molto, era seria... Di solito é solare. In vacanza si confidava sempre con me, ora si é allontanata proprio nel momento in cui ho maggiormente bisogno.
É ancora piú brutto quando hai degli amici che ti fanno sentire sola.

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