Audition

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Piove e sono in ritardo una combinazione quasi perfetta, dico quasi perché a renderla perfetta c'è di mezzo il mio vestito primaverile, che fa si che io mi inzuppi di pioggia in meno di un secondo, proprio quello che volevo prima di un'audizione.

Una band che io ormai seguo da più di un anno sta cercando una nuova cantante, quale migliore occasione per me che ho appena perso la mia di band?

Arrivo di corsa nell'auditorium dove hanno deciso di tenere le audizioni, non è molto grande per essere un auditorium, sembra più uno di quei posti dove si tengono le riunioni degli alcolisti anonimi.

Grazie al cielo non sono poi così in ritardo, chiedo ad una ragazza se hanno già chiamato il mio nome, lei dice di no, decido di sedermi e guardare le mie rivali, sono tutte perfette, l'immagine perfetta della frontman pop, curate da testa a piedi, inizio a sentirmi a disagio, così prendo il telefono e chiamo Ronnie, una delle mie due migliori amiche.

"Hey! Hai già finito? Come è andata?" Mi chiede.

"Non ho nemmeno iniziato, sono appena arrivata, sono fradicia e intimidita, qui sono tutte più belle di me, più brave non so ma più belle di sicuro."

"Non dire stupidaggini e poi Sophia te lo aveva detto che avrebbe piovuto! Andrai benone vedrai..."

"Lo spero, la mia vita è finita se no, non so nemmeno se riuscirei a pagare il prossimo affitto se non mi prendono."

"Non ti stressare su queste cose, comunque ho novità, ma te le dirò a casa!" Posso sentirla sorridere dall'altro capo del telefono.

"Amelia Stone?" Mi chiama una ragazza aprendo la porta che dà alla sala dove la band sta facendo le audizioni.

"Ronnie mi stanno chiamando, ci vediamo a casa, tieni le dita incrociate per me."

Lei mi saluta velocemente, io riaggancio e seguo la signorina, che guarda i miei vestiti ancora bagnati e sorride.

Quello che mi aveva colpito di questa band era stata la composizione, era stata formata da due ragazzi coreani, per il primo anno erano stati solo loro due, poi si era aggiuta una bassista, un batterista e una cantante femminile, ma erano nati come duo, Suga suonava il piano e rappava e V cantava e suonava, piuttosto raramente e malamente, la chitarra, avevo trovato i loro primi video interessanti, ma era evidente che mancava qualcosa, con l'aggiuta dei vari elementi la band aveva un senso, poteva diventare famosa, ma proprio nel momento in cui le cose avevano iniziato ad andar bene la cantante aveva lasciato tutto, si dice per colpa di una rottura con il batterista.

Attraverso un corridoio stretto e la signorina mi apre una porta per farmi entrare.

Entro e mi presento ai membri della band, che mi guardano incuriositi, V sorride addirittura.

Mi posiziono davanti a loro e Amber, la bassista, chiede alla signorina, che scopro chiamarsi Beth di portarle gentilmente un asciugamano.

Nella mia testa mi chiedo dove troverà un asciugamano la povera Beth, ma spero che lo trovi perché i miei capelli sono fradici.

Mi presento, loro mi fanno delle domande sulla mia esperienza come cantante, domande personali e sui miei gusti musicali.

Suga non mi pone una singola domanda, lui ascolta e basta, con sguardo serio, ad un certo punto si alza, mi supera e raggiunge un piano a coda marrone dietro di me e inizia a suonare "Love the way you lie" che è una delle cover che suonano sempre.

Mi guarda e mi dà l'attacco.

"Just gonna stand there and watch me burn

but that's alright because I like the way it hurts

Just gonna stand there and hear me cry

but that's alright because I love the way you lie

I love the way you lie"

E poi lui inizia a rappare e mi accorgo che il resto dalla band ha preso gli strumenti e inizia a suonare.

Mi sento completamente connessa con loro, con questo momento, il modo in cui si muovono sul palco è incredibile.

La canzone finisce e Suga mi rivolge un sorriso da Stregatto.

"Beth, di alle altre ragazze che non abbiamo bisogno di loro." Dice Suga.

Non credo di aver ben capito.

"Ci vediamo qui domani alle 16:00. Cerca di non arrivare bagnata." Mi sorride Amber appoggiandomi l'asciugamano che, non so dove, Beth ha trovato.

Saluto tutti intontita ed euforica e sto per uscire quando una mano mi blocca, mi volto e V mi porge un ombrello.

"Non vorrei che tu perdessi la voce, non ne troveremmo mai un'altra che vada bene a Yoongi."

Lo ringrazio e lo saluto.

Esco di lì, fuori piove ancora e da quanto sono felice vorrei correre sotto la pioggia, ma apro l'ombrello che mi ha dato V, che è di un colore giallo acceso, come il colore dei girasoli.

Cammino sotto la pioggia, salgo sulla metro, cammino sotto la pioggia, canticchiando tutto il tempo.

E' stato incredibile, insomma loro sono tutti fenomenali, la parte rappata da Suga era fenomenale, ogni parola aveva un'intenzione, sembrava un proiettile che arriva al centro del bersaglio, mi sono sempre chiesta come faccia.

Arrivo davanti al portone, lo apro e corro su per le scale sperando di trovare le mie coinquiline.

Ronnie e Sophia sono davanti alla tv che giocano a Just Dance, una specie di tradizione antistress per quando una di noi ha una audizione o un colloquio.

Chiudo la porta e loro si voltano, non mi fanno alcuna domanda, si limitano a guardarmi con aria interrogativa e io faccio loro un gran sorriso.

"Sì lo sapevo che ce l'avresti fatta!" Dice Ronnie.

"Non ci credo che lavorerai con loro, mi devi far conoscere Suga!" Mi abbraccia Sophia.

Racconto loro come è andata l'audizione e a fine racconto Sophia esulta con un: "Vedi fa proprio ste mosse da fico, che insomma, ma poi quella cover lì è stupenda."

"La tua frase non ha un senso compiuto." La deride Ronnie.

Ridiamo tutte e tre.

"Comunque ho una novità." Esordisce Ronnie.

Noi attendiamo in silenzio.

"E' arrivato il ragazzo dello scambio con l'accademia di danza moderna di Seoul, si chiama Park Jimin e io non so cosa abbiano fatto agli asiatici in questi ultimi anni, ma è proprio bello ragazze, cioè oggi mi sono sentita una teenager, lo fissavo peggio delle stalker."

"Uuuuh." Commentiamo io e Sophia, le guance di Ronnie sono rosse e non è una cosa che si vede spesso, questo può voler dire che lo trova davvero bello e possibilmente degno del suo tempo.

Passiamo la serata a giocare a just dance e a ridere e da questa giornata non potrei chiedere niente di meglio di questo.

Raining Days// BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora