Capitolo 7

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Una volta conclusa la loro esibizione, feci loro un clamoroso applauso.
Amanda: " É stata la cosa più strabiliante che abbia mai visto"
Jackie:" Grazie del complimento"
Amanda:" Siete fantastici! Dovreste andare in televisione"
Tito:" Addirittura?!"
Amanda: " Si! Avete talento da vendere"
Michael: " Lei crede?"
Amanda: " Certo che lo credo, e secondo me dovreste partecipare a dei talent show o cose del genere"
Dissi conoscendo abbastanza bene il futuro.
Amanda: " E perché no, firmare un contratto con la Motown"
Michael:" La Motown?!"
Jermaine:" Wow sarebbe stupendo, ma lo trovo un tantino esagerato"
Amanda: " Invece non lo é, avete tutte le capacità per farlo"
Jackie:" Si, già riesco a vedere la scena, tutti quanti gridano il nostro nome"
Michael: " Dovremmo ascoltarla, perché non ci proviamo?"
Amanda:" Ha ragione perché non provarci? Io dico che ci riuscirete
Tito: " Se lo dice lei, ma poi chi lo dirà a Joseph?"
A sentir dire quelle parole allo zio Tito mi svegliai. Smisi di vivere la favola e tornai alla realtà, mi alzai e corsi in giardino, naturalmente mio padre e i suoi fratelli mi seguirono.
Jermaine: " Amanda! é successo qualcosa? Perché sei fuggita via?"
Amanda:" Per favore, dimenticatevi quello che vi ho detto"
Tito:" Perché dovremmo farlo?"
Amanda: " Dovete promettermi, che non diventerete famosi"
Jackie:" Per quale motivo? Fino ad un'attimo fa ci stavi incoraggiando"
Amanda:" É vero, ma vi prego dovete promettermelo"
Jermaine:" Non possiamo"
Amanda: " Scusate, ma il mio tempo é scaduto, adesso devo andare"
Jermaine:" Non così in fretta. Prima devi dirci cosa ti sta succedendo"
Amanda: " Non posso"
Tito: " Coraggio Amanda, sei coperta dal segreto professionale della famiglia Jackson. Non puoi incoraggiarci per poi cambiare idea e fuggire"
Amanda:" Non mi credereste mai"
Jermaine:" Prova, magari ti crediamo."
Feci un respiro profondo ed iniziai a parlare
Amanda: " la verità, é che io so perfettamente chi siete. Io vengo dal futuro"
Mi Guardarono e sul viso avevano un'espressione incredula
Jackie:" Ma cosa stai dicendo?"
Amanda:" quello che hai sentito"
Michael:" Perché non vuoi che diventiamo famosi?
Amanda:" Perché, Joseph vi preparerà per partecipare ai vari concorsi, ma io so che lui forzerà la mano per farvi provare e se non farete le cose giuste vi picchierà ed io non posso permetterlo"
Jermaine: " Va bene vieni dal futuro, ma come fai a sapere queste cose su di noi? Chi sei tu realmente?"
Amanda: " Il mio nome é Amanda Jackson. E sono la figlia di Michael Jackson."
Scioccati si girarono a guardare mio padre
Tito:" Tu sei la figlia di Michael?"
Amanda: " Si esatto"
Jackie: " Cavoli, quindi tu sei mia nipote?!"
Amanda: " Si mi dispiace zio Jackie"
Jermaine: " un secondo, se tu sei del futuro, cosa ci fai qui?"
Amanda: " É una lunga storia"
Tito: " Non vediamo l'ora di sentirla"
Amanda: " Ero arrabbiata con i miei genitori, la mia compagna di università dava una festa e dovevamo andarci con i genitori, ma la fama non ha permesso a  papà di accompagnarmi, perché aveva paura di essere riconosciuto ed assalito dalla gente; così per la rabbia ho espresso il desiderio che nessuno conoscesse la sua fama e che non si fosse mai incontrato con mia mamma. Ma nel fare questo i miei sono scomparsi e devo riportare tutto alla normalità, per questo avevo bisogno che voi diventaste famosi; ma adesso che mi sono ricordata di ciò che Joseph potrebbe farvi, non voglio più."
Michael:" Ma Amanda, se noi non diventiamo famosi, cosa ti succederà?"
Amanda: " Io scomparirò"
Michael: " Allora dobbiamo farlo!"
Amanda: " Cosa?!"
Marlon:" Ha ragione Michael, abbiamo la possibilità di migliorare le nostre vite non possiamo farci sfuggire una simile opportunità"
Amanda: " Non potete farlo"
Michael: " Si che possiamo"
Amanda: " No che non puoi, e non discutere"
Michael:" Non discutere tu"
Amanda:" No tu non discutere, sei più piccolo di me e non puoi decidere"
Michael:" É vero, sono più piccolo ma sono tuo padre, quindi in teoria tu sei costretta ad ubbidirmi"
Amanda: " il piccolo e tenero Michael, eh ? Ma cosa pensavano quando ti chiamavano in questo modo?!"
Michael:" Sai che non posso lasciare che tu scompaia"
Amanda: " Michael, io"
Michael: " Chiamami Papà, mi piace di più"
Amanda: " Papà, tu hai la possibilità di essere felice e di non subire certe cose"
Michael:" Questo é ciò che desidero fare, e poi, non voglio perdere la possibilità di avere una figlia come te. Perché io sono fiero di te Amanda"
Scoppiai a piangere,  singhiozzando ripresi a parlare
Amanda:" Non posso farlo, non posso permetterlo, non avrei mai dovuto parlare"
Michael: " Non piangere Amanda, ti prego"
Amanda: " E solo che sono stata egoista ad esprimere quel desiderio e adesso non posso permettere che voi veniate picchiati"
Michael:" Joseph lo farebbe comunque per altre cose. Io sarei molto felice di iniziare questo percorso e poi sopporterei i momenti più duri, che sono solo per un momento, ma se questo mi porterà ad incontrare tua madre ed essere tuo padre lo farò, costi quel che costi. "
Non riuscivo a smettere di piangere
Michael:" Andrà tutto bene, te lo prometto. Ti ho mai mentito?"
Amanda: " No, non lo hai mai fatto."
Mi sorrise dicendomi ancora
Michael:" Allora fidati di me."
Amanda: " Ok"
Jermaine:" Siamo d'accordo allora, faremo ciò che serve ed avremo un futuro migliore.
Erano felici, Mi voltai per tornare verso la macchina del tempo dato che papà mi aveva promesso di voler ripercorrere il destino che era stato scritto per lui. Era questo il piano, convincere i Jackson a diventare famosi, così che i miei genitori si potessero reincontrare e le cose sarebbero tornate al loro posto.
Michael:" Amanda!"
Mi voltai
Michael: " Adesso tu che farai?"
Amanda: " Tornerò a casa, le cose dovrebbero sistemarsi se voi ripercorrerete le tappe della vostra vita"
Michael:" Ti voglio bene"
Corsi ad abbracciarlo
Amanda: " Anche io papà, molto"
Li lasciai così, nel loro attimo di felicità. Arrivai alla macchina e digitai tutti i dati per tornare al presente; Anche qui una volta arrivata ho di nuovo avuto problemi con l'atterraggio e con il fumo. Ma pensai che non avrei dovuto più preoccuparmene, perché ormai era tutto risolto, o almeno così credevo. Tornai a casa e trovai le cose esattamente come le avevo lasciate, non era cambiato nulla.

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