Capitolo 10

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Museo J. Paul Getty, ore 17:00. La mostra stava per iniziare. Il posto era pieno di gente, tutte riunite per ammirare il nuovo ritrovamento di Jennifer Wallis. Archeologa di successo, divenne famosa per le varie scoperte archeologiche e ritrovamenti di famosissimi reperti storici mai ritrovati da nessun'altro archeologo. Jennifer Wallis, ha dato tutta la sua vita all'archeologia; non si sa bene il motivo della sua crescente voglia di nuove scoperte, ma sicuramente questa sua determinazione, ha dato un'ondata di aria fresca alla storia degli scavi archeologici.
Amanda:" C'é davvero tantissima gente."
Michael:" Già, oh guarda, sta per iniziare."
Curatore:" Madame et Monsieur, Benvenuti alla venticinquesima mostra annuale, organizzata dal nostro museo."
La Gente iniziò ad applaudire.
Curatore:" Quest'anno, il nostro museo potrà vantarsi di avere il grande onore e il privileggio di   possedere delle vere e proprie perle storiche.
Moltissimi dei famosissimi oggetti di cui abbiamo solo sentito parlare, oggi sono qui, nelle nostre mani e da stasera verranno esposte nel nostro museo. Ovviamente tutto ciò non sarebbe stato possibile, senza l'aiuto di una grandissima e competente donna, che ha sempre avuto una grande passione ed un grande zelo per questo lavoro, signore e signori, Jennifer Wallis.
Ed ecco che partì un'altro applauso.
Michael:" Così é lei Jennifer."
Jennifer:" Grazie mille curatore, per la sua impeccabile presentazione. Sono molto contenta di aver dedicato il mio tempo alla ricerca e all'organizzazione di scavi archeologici davvero all'avanguardia, lavorando a fianco di una squadra di professionisti anch'essi con la mia stessa passione e dedizione. Oggi durante questo evento molto significativo per noi, vi mostrerò qualcosa di veramente prezioso, ovviamente abbiamo trovato anche gioielli durante i nostri scavi, ma io considero questo ritrovamento il vero e proprio oro della storia; sto parlando di lui: Il libro delle Leggende."
Ecco che sollevarono il libro per mostrarlo alle persone presenti, si poteva osservare lo stupore nei volti degli appassionati, nel vedere quel libro che per molti poteva non significare nulla, ma per altri era qualcosa di estremamente raro.
Amanda:" Pensi che quella donna ci avrà fissato davvero un colloquio con l'archeologa?"
Michael:" Aveva promesso che lo avrebbe fatto, perciò, cerchiamo di essere fiduciosi."
Amanda:" Non mi fido molto di quella li, mi sembra un po' imbranata."
Michael:" Amanda?!"
Amanda:" Ok scusa."
Michael:" Guarda, eccola li."
Amanda:" Signorina!"
Si voltò verso di noi.
April:" Ragazzi! Allora alla fine siete venuti."
Amanda:" Si, ci aveva detto che avrebbe fissato  il colloquio con la signorina Jennifer, lo ha fatto?"
April:" Certamente, Jennifer parlerà con voi alla fine della mostra, quindi potete farvi un giro e godervi queste meraviglie, quando sarà il momento verrò a chiamarvi."
Michael:" Va bene, allora aspetteremo."
 Passammo buona parte del tempo ad ammirare tutti i reperti presenti al museo, nell'attesa che terminasse la mostra. L'evento stava giungendo al termine e pian piano la gente cominciava ad andare via, l'assistente di Jennifer venne a chiamarci per condurci da lei.
April:" Jennifer era molto contenta quando le ho raccontato che voi due, eravate interessati a conoscere le leggende del libro."
Michael:" Veramente?"
April:" Si, non vede l'ora di conoscervi. Lei é qui dentro, dovete solo bussare e dopodiché potrete parlare con lei, che chiarirà tutti i vostri dubbi."
Michael:" Grazie, possiamo sapere come ti chiami?"
April:" Certamente. Mi chiamo April, April Parker."
Amanda:" Allora Grazie April."
Bussammo alla porta e Jennifer ci invitò ad entrare.
Jennifer:" Prego entrate, accomodatevi."
Dal modo in cui ci ha ricevuti, mi sembrava di essere in uno studio medico.
Jennifer:"Io sono Jennifer Wallis e voi due siete?"
Michael:" Io sono Michael Jackson e lei é mia figlia, Amanda Jackson."
Jennifer:" Molto piacere. Sono felicissima di ricevere due giovani esploratori, con l'arte del sapere nel cuore, questo é ciò che mi rende felice e fiera di continuare a fare il mio lavoro con passione e dedizione."
Amanda:" In realtà, l'unico motivo per cui siamo interessati, é sapere se c'é un modo per annullare un desiderio."
Jennifer:" Hmm Veramente? Questo è l'unico motivo?"
Michael:" A dire il vero signorina Jennifer, io ho trovato molto interessante la vostra mostra e i vari reperti; sa io sono appassionato d'arte e quindi tutto ciò che avete esposto oggi, lo trovo estremamente affascinante."
Jennifer:" Sono molto contenta di sentirtelo dire. Benissimo, come posso aiutarvi?"
Amanda:" Ci piacerebbe sapere, se esiste un modo per rimediare al mio errore."
Jennifer:" Hai accennato ad un desiderio, ma che tipo di desiderio era?"
Amanda:" Ho desiderato che la fama di mio padre venisse cancellata e che lui e mia mamma non si fossero incontrati."
Jennifer:" Darò un'occhiata nel libro."
Prese il libro e cominciò a cercare.
Jennifer:" Se non sbaglio,qualche giorno fa, avevo letto qualcosa del genere, ah eccolo qui. Il libro dice che per annullare il desiderio espresso, tutti e tre dovrete recuperare la sfera dei desideri, ed andare al tempio  di Tanah Lot dove li invertirete il desiderio."
Amanda:" Dobbiamo fare tutte questa cose?"
Michael:" Ma come ci arriveremo al tempio? Non sappiamo nemmeno dove si trova, e la sfera dove dovremmo recuperarla?
Jennifer:" Domanda intelligente Michael, conosco qualcuno che potrà aiutarci a trovare la sfera e condurci al tempio."
Amanda:" Lei verrà con noi?"
Jennifer:" Sicuro, avrete bisogno di qualcuno che si intenda di templi, oggetti antichi e scavi e io sono la persona che fa al caso vostro, ovviamente se non reco disturbo."
Michael:" Assolutamente no, con il suo aiuto, potremmo solo guadagnarci, anzi la ringraziamo per la sua disponibilità."
Amanda:" E verrà con noi anche a cercare mia madre?"
Jennifer:" No, quello lo farete da soli, trovatela, convincetela e non appena sarete riusciti a fare queste due cose, tornerete qui e inizieremo la spedizione."
Amanda:" Perfetto, allora dobbiamo andare, così risparmieremo tempo."
Jennifer:" Buona fortuna, ragazzi."
Usciti dal museo, avevamo un solo pensiero ed un'unica missione, ritrovare mia madre raccontarle tutto ciò che era successo e  convincerla a venire con noi; cosa non tanto semplice, perché é una ragazza molto testarda. Il giorno dopo ci recammo in spiaggia, perché mia mamma ha sempre raccontato di aver fatto shopping per le vie di Los Angeles, e di essersi fermata in un chioschetto vicino la spiaggia per prendere qualcosa di fresco.
Amanda:" Dunque la mamma dovrebbe passare di qui, intorno a mezzogiorno."
Michael:" E che ore sono?"
Amanda:" Sono le 11:00 Am
Michael:" Abbiamo ancora un'ora, Cosa facciamo nel frattempo?"
Amanda:" Io suggerisco di mettere qualcosa sotto i denti, ho un leggero appetito."
Michael:" Sei sempre la solita."
Nell'attesa che il tempo passasse, presimo qualcosa da mangiare.
Amanda:" Ci voleva, il mio stomaco mi stava implorando di farlo."
Michael:" Certo, lo stomaco parla e tu ubbidisci."
Amanda:" Papà, tu fai questa sorta di digiuno per il tuo corpo, perché sei un ballerino; Ma dato che io non sarò una ballerina, continuo a mangiare."
Michael:" C'é qualcosa che dovrei sapere di tua madre?"
Amanda:" In che senso?"
Michael:" Beh per esempio, se c'é qualcosa che le piace particolarmente o se ci sono cose che dovrei evitare di fare."
Amanda:" Hmmm niente, é una ragazza dolce e intelligente; se vuoi rimanere vivo l'unica cosa che devi evitare, é di farti vedere in giro con altre donne. Quindi ti avviso signorino, cerca di  non flirtare con tutta la spiaggia."
Sorrise scuotendo la testa.
Michael:"Ok, che ore sono adesso?"
Amanda:" 11:56, dovrebbe arrivare a momenti."
Michael:" Sarà meglio riavvicinarci al chioschetto allora."
Amanda:" Si andiamo."
Stavamo tornando al chioschetto per aapettare che la mamma passasse. Camminavo con lo sguardo basso  guardando la sabbia, ma non appena mi rivolsi a guardare verso il chiosco, la vidi; era proprio lei.

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