Capitolo 19

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Ero paralizzata, non sapevo cosa fare alzai le mani e nel frattempo cercai in tutti i modi di convincere April a ritrovare la lucidità; anche se in realtà pensai che fosse abbastanza lucida.
Amanda:" April perché stai facendo tutto questo? Che cosa ti abbiamo fatto?"
April:" Voltati."
Rimasi li immobile, lei si arrabbiò e mi urlò contro.
April:" Avanti voltati!"
Feci ciò che mi venne ordinato, mi voltai e sentii la punta del coltello sulla mia schiena. Ero abbastanza spaventata; tanti, troppi pensieri si affollavano nella mia mente; pensavo ai miei genitori se erano riusciti a sopravvivere ma pensai anche che stavano passando tutto questo solo ed esclusivamente per colpa mia.
April:" Forza cammina."
Alzai gli occhi al cielo cercando di trattenere le lacrime ma senza alcun risultato, scesero veloci sulle mie guance. Cercai di non far capire nulla ad April che non smetteva di puntarmi addosso quel coltello. Mamma, papà dove siete pensai quasi urlando nella mia mente, non avrei mai immaginato di passare io in prima persona e di far passare tutto questo alla mia famiglia; dissi a me stessa di essere solo una grand'egoista e da quando iniziai questo viaggio non smisi nemmeno per un secondo di colpevolizzarmi.
Amanda:" April, ti prego, dove mi stai portando? Cosa vuoi fare?"
April:" Fa silenzio! Avete rovinato il mio piano. Era davvero perfetto e ben progettato, mi sono fatta assumere da Jennifer con il solo obiettivo di recuperare la sfera e portarla qui, non ci sarebbero state conseguenze, ma invece sei arrivata tu ed il tuo stupido desiderio ed avete rovinato tutto. Beh pazienza ho solo tolto di mezzo quattro persone, é stato un'incidente, il ponte era instabile ed é crollato.ah ah ah"
Fece una risata alquanto terrificante e nel frattempo continuavamo a camminare. Non avevo idea di dove mi stesse portando ma dal modo in cui riusciva ad orientarsi capii che non era la prima volta che veniva qui. In effetti avrebbe spiegato il fatto che lei sapeva perfettamente dove erano posizionate le trappole.
Amanda:" Questa non è la prima volta che vieni qui, giusto?"
April:" Esatto, da cosa l'hai capito?"
Amanda:" Dalle trappole, sapevi benissimo dove erano posizionate e come farle scattare."
April:" Brava, se solo avresti ascoltato tua madre a quest'ora forse mi avresti fermata."
Continuammo a camminare ma non appena arrivammo davanti ad una specie di santuario ci fermammo. Sull'altare vi era uno scrigno e da li capii che poteva trattarsi del forziere oscuro.
April si avvicinò al forziere per aprirlo, ma prima che lei potesse farlo mi avventai su di lei lottando e cercando di prenderle il coltello ma riuscì a liberarsi dalla mia presa gettandomi a terra, fu capace di bloccarmi entrambe le mani. io cercai disperatamente di liberarmi ma non ci riuscii, lei tirò fuori una corda e mi legò. Avvicinandosi di nuovo al forziere disse
April:" Veles Budak, ti ho portato la sfera!"
Vb:" Eccellente."
Rispose quella voce inquietante, era bassa ma faceva gelare il sangue. April si riavvicinò a me e prese la sfera portandola nella direzione dell'altare.
Amanda:" No April, sei impazzita? Non vorrai sul serio farlo uscire?"
Vb:" Forza April, portami la sfera. Apri il forziere."
Amanda:" Non farlo!"
Ma April non ascoltò nemmeno una parola di ciò che le dissi ed aprii il forziere. Tutta l'isola cominciò a tremare, l'oscurità ricoprì tutta Tanah Lot ed un vento impetuoso si abbatté dove eravamo noi. Non riuscii a vedere niente perché chiusi gli occhi per evitare che ci andasse la terra, tanto era forte il vento. Avevo paura di cosa sarebbe accaduto da lì ai minuti successivi che erano come un buco nero di cui non sai assolutamente nulla.

Jennifer POV
Stavo nuotando, poiché dopo che siamo precipitati dal ponte a causa di April, una forte corrente ci spinse fuori dall'isola facendoci finire in mare aperto, così mi ritrovai a lottare con l'alta marea presente a quell'ora del giorno sull'isola.
Jennifer:" Papà! Michael, Francesca!
Urlai cercando disperatamente una risposta da mio padre e gli altri.
Paul:" Jennifer!"
Jennifer:" Papà! Dove sei?"
Paul:" Sono qui!"
Mentre nuotavo girai il volto a destra e a sinistra per cercarlo e finalmente lo vidi. Nuotai nella sua direzione anche se fu abbastanza faticoso per via delle onde e dell'acqua molto alta ma riuscii comunque a raggiungerlo.
Jennifer:" Tutto bene?"
Paul:" Si, anche se ormai dovrei ritirarmi, sono troppo vecchio per questo genere di avventure."
Mi voltai guardando in direzione dell'isola e vidi qualcosa che mi turbò parecchio. Un'enorme nuvola di fumo nero raffigurante un teschio aleggiava sull'isola. Capii che poteva essere accaduto solo una cosa per cui poteva esserci quel teschio, qualcuno aveva aperto il forziere oscuro liberando così Veles Budak.
Jennifer:" Hai visto papà?"
Paul:" Si l'ho visto."
Jennifer:" Qualcuno ha aperto il forziere."
Paul:" andiamo non penso che April sia così stupida da aprire il forziere."
Jennifer:" Pensi sia stata lei?"
Paul:" A chi altri potrei pensare? É stata capace di farci precipitare giù tagliando le corde del ponte, pensa se non sarebbe capace di fare un gesto stupido come liberare un malvagio e metterci in un pericolo più grosso."
Mentre mio padre parlava io mi ricordai di Michael e Francesca,non avevo la minima idea di dove potevano essere finiti.
Jennifer:" Oh no, ci siamo dimenticati di Michael e Francesca."
Io e papà iniziammo ad urlare i loro nomi sperando che rispondessero. Passarono un paio di minuti ma finalmente al nostro appello, ottennimo risposta.
Michael:" Siamo qui! Paul, Jennifer."
Fui sollevata dal vedere che entrambi stavano bene.
Jennifer:" Per fortuna state bene."
Michael:" C'é stato un terremoto fortissimo e quello scheletro che aleggia lassù, cosa sta succedendo?"
Jennifer:" Crediamo che April abbia aperto il forziere."
Paul:" Io direi che é certo che l'abbia fatto."
Francesca:" Quindi Amanda potrebbe essere in pericolo?"
Jennifer:" Si, dobbiamo affrettarci a tornare sull'isola così da poterla aiutare e fermare April."
Michael:" Ok, allora sbrighiamoci."
Nuotammo tutti verso la riva, con non poca difficoltà, una volta raggiunta la riva cercammo di trovare un'altra strada per rientrare nel tempio, perché  l'entrata principale fu bloccata da delle rocce franate a causa del terremoto.
Jennifer:" Perfetto, la strada é bloccata."
Francesca:" Come facciamo adesso?"
Jennifer:"Ci toccherà cercare un'altra entrata."
Paul:" Se troviamo un piccolo corso d'acqua potremmo trovare un' entrata. Di solito é così."
Jennifer:" Bene, allora dividiamoci; papà tu vai con Michael ed io andrò con Francesca, ci ritroviamo qui."
Paul:"Va bene. Forza Michael andiamo."
Ci dividemmo prendendo direzioni opposte nella speranza di riuscire a trovare una seconda entrata al più presto, ero molto preoccupata per Amanda, perché se April ha aperto il forziere potevano trovarsi seriamente nei guai.
Jennifer:" Non posso crederci che April ci ha fatto una cosa del genere."
Francesca:" Eppure non mi sembrava una ragazza in grado di tradire qualcuno."
Jennifer:" Non so cosa le passi per la testa."
La guardai eripresi a parlare con lei ma nel frattempo continuammo a cercare.
Jennifer:" Allora, come sta andando tra voi due?"
Francesca:" Come? A chi ti riferisci?"
Jennifer:" A te e a Michael."
Francesca:" oh beh, non c'é molto da dire non abbiamo avuto l'opportunità di conoscerci abbastanza, anche se ci conoscevamo già ma per me é come incontrarlo per la prima volta."
Jennifer:" ti sei sposata molto giovane credo che hai visto qualcosa di speciale in quest'uomo o non avresti fatto un passo così grande."
Francesca:" Non so esattamente come spiegarlo, lui mi piace moltissimo e riesce a comunicarmi moltissime cose attraverso un solo sguardo e mi sento al sicuro. Anche quando parla, la sua voce riesce a trasmetterti un senso di sicurezza."
Jennifer:" Dal modo in cui parli si capisce che sei innamorata, e che sei davvero folgorata da ogni aspetto della sua persona."
Sorrise
Francesca:" É vero, ma mi piacerebbe parlargli di più."
Jennifer:" Ti capisco ma d'altronde siete tutti e due impegnati ad aiutare vostra figlia. É sempre così, i genitori mettono il bene dei figli prima del loro ma non preoccuparti finita questa missione avrete tutto il tempo per stare insieme."
Francesca:" Lo spero."
Jennifer:" Andrà tutto bene, riusciremo a risolvere questo inconveniente."
Francesca:" Si, meglio essere positivi."
Jennifer:" Continuiamo a cercare."
Passammo il tempo a cercare ma niente, del ruscello nessuna traccia. Decidemmo di tornare indietro per vedere se papà e Michael avessero trovato qualcosa invece. A quanto pare loro ebbero più fortuna di noi, riuscirono a trovare il ruscello che conduceva ad una seconda entrata, così potevamo raggiungere Amanda e fermare April e Veles Budak. Mi chiedevo dove fossero e cosa stava accadendo mentre noi eravamo qui intenti a ripercorrere i passi per raggiungerla.

Amanda POV
Non appena il vento cessò si poteva intravedere quell'ombra oscura che fluttuava nella caverna e sempre con quella voce raccapricciante le disse di consegnargli la sfera. April gli si avvicinò senza esitazioni consegnandogliela, subito dopo aver toccato la sfera lo spirito riassunse le sue sembianze.
Vb:" April, sapevo che potevo contare su di te."
April gli sorrise ma sul suo volto vedevo stampata la cattiveria e la malvagità.
April:" Lieta di esserti d'aiuto"
Amanda:" April, perché lo hai liberato?"
Vb:" Diciamo che le ho promesso di aiutarla, ma in cambio lei doveva farmi un piccolissimo favore.
Disse avvicinandosi al collo di April respirandole sopra, e passandole la mano sotto il mento la quale in risposta alzo la testa come se fosse inebriata da quella sensazione.
Amanda:" Non posso crederci che ti sei fidata di un malvagio come lui, quando lo sanno tutti che non appena avrà ottenuto ciò che vuole ti darà un bel calcio nel di dietro."
Vb:" Hai una bella lingua lunga. Forse é per questo che sei finita nei guai."
Amanda:" Come fai a saperlo?"
Vb:" Di solito non rivelo mai le mie fonti e non lo farò neanche adesso. Oh Amanda, riesci a sentire questo rumore? Tic tac, tic tac, si esatto é il rumore dell'orologio, indica che il tuo tempo sta per scadere. Ah ah ah"
Fece una risata piuttosto malefica ed agghiacciante.
Vb:" più tempo passerà, più t'indebolirai e certamente.. scomparirai."
Si inginocchiò di fronte a me e mi prese il mento con le dita ma io mi liberai subito dalla sua presa con un rapido gesto della testa.
Vb:" Sei molto cocciuta vedo.Ops che scortese sono stato, sei venuta a trovarmi fin qui e non ti ho nemmeno preparato un posto dove poter riposare, beh lasci che rimedi al mio errore."
Si alzò e dalle sue mani uscirono dei fasci di luce che si unirono fino a creare un'enorme gabbia, poi voltandosi verso di me con determinazione disse
Vb:" Ecco la tua calda ed umile dimora, forza April falla accomodare in modo che possa sentirsi a suo agio."
April:" Muoviti!"
Amanda:" Lasciami!"
April mi trascinò a forza dentro la gabbia, io continuai a ribbellarmi ma lei riuscì comunque ad imprigionarmi. Mi aggrappai alle sbarre della gabbia e cercai di convincere April a darmi ascolto.
Amanda:" Per favore April sii ragionevole, perché vuoi schierarti dalla parte dei malvagi? Cosa otteresti in cambio? Assolutamente niente solo delle bruttissime conseguenze."
Vb:" Sta zitta!"
Disse scagliandomi una sfera di luce contro, facendo in modo che la mia schiena si scontrasse con le sbarre. Mi lamentai per il dolore visto le varie botte prese in questi giorni."
Veles Budak si avvicinò a me e con un tono di voce basso ma comunque pieno di rabbia mi disse
Vb:" Ora non fai più la dura? Non fai più l'eroina della situazione? La paladina della giustizia, hmm? Ora tutti voi pagherete per avermi tolto ciò che di diritto mi spettava. Ora scoprirai Amanda che il prezzo dei desideri va pagato, esattamente come ho dovuto pagarlo io."
Respiravo a fatica per via del dolore alla schiena
Amanda:" Mamma, papà."
Le lacrime scesero veloci sulle mie guance e non solo per il dolore ma anche perché pensavo ai miei genitori."
Vb:" Si soffri esattamente come ho sofferto anch'io."
Disse alzandosi ed allontanandosi, puntando la mano verso la gabbia con i suoi poteri psicocinetici, fece in modo che la gabbia potesse fluttuare così che potevano incamminarsi, ma non so bene dove volesse andare. Mi rannicchiai cominciando a sentirmi debole, avevo le braccia avvolte su me stessa, ne liberai uno e guardandomi la mano vidi che scompariva e riappariva in meno di qualche secondo. Non so bene come sarebbe andata a finire ma pregavo che mamma e papà venissero presto a liberarmi.

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