La morte bianca

- Il caso-

Più tardi arrivò il sig. Burb, lo sceriffo della zona. Lui e i suoi uomini rabbrividirono alla vista di quella scena.
《In trent'anni della mia carriera di sceriffo, non avevo mai visto una cosa del genere!》esclamò.
《Iniziamo a perlustrare la casa signore!》esclamò uno dei suoi uomini.
Lui fece cenno col capo, segno della sua approvazione, e si diresse fuori ad interrogare i testimoni.
Nessuno aveva sentito o visto niente, e non potevano nemmeno immaginare che uno dei compaesani avesse potuto compiere un atto così atroce. In quel minuscolo paese tutti si conoscevano, e nessuno mai si sarebbe sognato di fare del male a qualcuno dei compaesani stessi.
Gli interrogatori durarono per qualche ora, fino a quando uno di loro esclamò qualcosa di sensato.
《Questa è opera di quella strega!! È ritornata, e la sua anima non avrà pace finché non ci uccidere tutti, uno ad uno. Solo allora la sua vendetta sarà completa. Siamo tutti in pericolo!!》esclamò impaurito.
《Vorrebbe farmi capire che questo duplice omicidio è stato causato da un fantasma?》rispose lo sceriffo.
《Non è un fantasma qualsiasi..》esclamò il compaesano.
《Baggianate! Un fantasma non può fare una cosa del genere, e soprattutto i fantasmi non esistono! Adesso basta con queste stupidaggini e tornatevene a casa!》urlò.
Oh, ma quanto si stava sbagliando il nostro caro e vecchio sig. Burb. Ero capace di fare questo e molto altro ancora! E presto, ne avrebbero avuto la certezza!
La prima vittima della mia lista era morta, adesso era il turno della ragazza che mi aveva tradito.

I funerali di mia madre e del suo compagno vennero rinviati, lo sceriffo aveva ancora bisogno di lavorare a questo caso per trovare il colpevole e rinchiuderlo in cella. Ma ovviamente fu tutto inutile, non c'erano né impronte né traccia dell'assassino, sembrava  come se egli si fosse volatilizzato….come un fantasma.
Le ricerche andarono avanti per giorni, finché il caso venne archiviato.